Assistiamo passivamente allo sgretolamento delle Istituzioni. Il Paese e' sempre piu' allo sbando, vittima dei suoi governanti, incapaci di dare risposte e soluzioni ai problemi. Stesso dicasi dell'opposizione, manipolo di disperati vissuti per quasi un ventennio alimentandosi esclusivamente di un indigesto anti-berlusconismo.
Quando, questo popolo di pecore clonate, replicanti inermi mossi come burattini dai propri politici di riferimento, si svegliera' da questo stato di profondo coma indotto? Quando si riuscira' a ritrovare un briciolo d'orgoglio, per uscire dal fetido letamaio in cui siamo sprofondati per opera di chi invece, dovrebbe interessarsi al nostro destino?
Si e' festeggiata l'unita' d'Italia. Ma oggi, la Nazione da cosa e' davvero accomunata? Penso che l'unica caratteristica condivisa, sia la decadenza in cui siamo sprofondati, la mediocrita', il pressapochismo. Si vive alla giornata, senza la possibilita' di programmare il nostro destino. Gli orizzonti si sono accorciati, un senso di crepuscolo ci avvolge.
La cosa piu' preoccupante, e' che non si avverta piu' indignazione, vergogna. Non si ha ne' la forza ma nemmeno la capacita' di ribellarsi, di opporsi a questa forma di castrazione cognitiva.
Si e' smarrito anche il semplice concetto di contrastare questa violenza, di frenare questa costante e progressiva erosione, un silente preocesso di catarsi che ha annebbiato le nostre coscienze. Si e' arrivati ad accettare qualsiasi tipo di abuso, anomalia, emergenza, rinuncia, considerandole normali manifestazioni di un paese che fa della difficolta' e della limitatezza, la norma. Montagne che franano, fiumi che esondano, spazzatura che arriva ai primi piani delle case, siti archeologici che crollano, malati curati per giorni adagiati su barelle, laureati quarantenni che sperano almeno di essere precari e non disoccupati, politici che le mazzette non le incassano ma le pagano, puttane che diventano amministratrici della cosa pubblica.
Il nord-Africa ribolle. Popoli soppressi per decenni, da duri regimi dittatoriali, chiedono liberta' e democrazia, sperando in un miglior benessere. Da noi, una democrazia corrotta, i cui rappresentanti sono indicati dai partiti e non scelti dal popolo, ingessata da istituzioni deboli e sempre piu' distanti dalla cittadinanza, non assolve piu' le sue funzioni.
La politica, nel suo insieme, ha fallito! E' necessario ribellarsi a questo sistema.
Quando, questo popolo di pecore clonate, replicanti inermi mossi come burattini dai propri politici di riferimento, si svegliera' da questo stato di profondo coma indotto? Quando si riuscira' a ritrovare un briciolo d'orgoglio, per uscire dal fetido letamaio in cui siamo sprofondati per opera di chi invece, dovrebbe interessarsi al nostro destino?
Si e' festeggiata l'unita' d'Italia. Ma oggi, la Nazione da cosa e' davvero accomunata? Penso che l'unica caratteristica condivisa, sia la decadenza in cui siamo sprofondati, la mediocrita', il pressapochismo. Si vive alla giornata, senza la possibilita' di programmare il nostro destino. Gli orizzonti si sono accorciati, un senso di crepuscolo ci avvolge.
La cosa piu' preoccupante, e' che non si avverta piu' indignazione, vergogna. Non si ha ne' la forza ma nemmeno la capacita' di ribellarsi, di opporsi a questa forma di castrazione cognitiva.
Si e' smarrito anche il semplice concetto di contrastare questa violenza, di frenare questa costante e progressiva erosione, un silente preocesso di catarsi che ha annebbiato le nostre coscienze. Si e' arrivati ad accettare qualsiasi tipo di abuso, anomalia, emergenza, rinuncia, considerandole normali manifestazioni di un paese che fa della difficolta' e della limitatezza, la norma. Montagne che franano, fiumi che esondano, spazzatura che arriva ai primi piani delle case, siti archeologici che crollano, malati curati per giorni adagiati su barelle, laureati quarantenni che sperano almeno di essere precari e non disoccupati, politici che le mazzette non le incassano ma le pagano, puttane che diventano amministratrici della cosa pubblica.
Il nord-Africa ribolle. Popoli soppressi per decenni, da duri regimi dittatoriali, chiedono liberta' e democrazia, sperando in un miglior benessere. Da noi, una democrazia corrotta, i cui rappresentanti sono indicati dai partiti e non scelti dal popolo, ingessata da istituzioni deboli e sempre piu' distanti dalla cittadinanza, non assolve piu' le sue funzioni.
La politica, nel suo insieme, ha fallito! E' necessario ribellarsi a questo sistema.
3 commenti:
Non che me lo auguri, ma il guaio è che non abbiamo neanche Generali con le palle.
m.v.
Condivido pienamente Angelo, viviamo come in un coma vigile, il veleno che ci propinano ci avvelena piano piano, ci ha tolta la forza di alzarci in piedi, siamo rassegnati al peggio e subiamo passivi abusi, soprusi violenza. Auguriamoci cime diceva Rossella che "domani è un altro giorno!". ciao Angelo sono Maria Pia e speriamo che da anonima riesca a postarlo
hai visto maria pia? ce l'hai fatta, finalmente. che bello averti sul mio blog! la prossima, prova a lasciare il tuo account.
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