domenica 10 aprile 2011

CARESTIA ECONOMICA

Le imprese italiane sono sul lastrico. Molte chiuderanno a breve, la quasi totalita' e' indebitata.
Significative, forse un po' tardive, le parole della Marcegaglia. Per la Presidente di Confindustria, gli imprenditori sono stati laciati soli dal Governo.
L'Italia e' un paese fermo, sempre piu' in difficolta', sempre piu' piccolo tra i grandi.
Quali sono stati finora, i provvedimenti strutturali presi a tal scopo? Qual'e' l'effettiva politica economica di questo paese? Si erano promesse iniziative per le grandi opere, per l'edilizia popolare. Niente e' stato fatto in tal senso. Se il futuro di Fiat, Fincantieri ed il loro indotto, rimane assai incerto, quello di tante medie e piccole aziende, e' irrimediabilmente segnato.
Il problema dell'immigrazione clandestina, e' l'ennesimo escamotage per non parlare dei reali drammi vissuti dagli italiani. Un paese di cassintegrati, precari e di giovani che neanche lo saranno, destinati a rimanere con ogni probabilita', disoccupati cronici. I soldi, sono proprio finiti. Da un bel po'. Stesso dicasi per il pantano legislativo, in materia di giustizia, per assecondare le esigenze primarie del Presidente del Consiglio, ossia garantirgli l'impunita'. L'interminabile guerra sulle sorti di un solo uomo, ha fatto dimenticare quelle primarie, di milioni di cittadini.
Dinanzi a tali difficolta', la politica dovrebbe assumersi la responsabilita' di scelte coraggiose. Soprattutto dovrebbe ritrovare coesione e condivisione per alcune tematiche foriere dell'interesse generale.
Purtroppo i personalismi e le lacerazioni restano insanabili. Ognuno guarda soltanto il proprio orticello non rendendosi conto che la desertificazione economica avanza. A breve, una "carestia" per mancato raccolto, travolgera' l'intera collettivita'.

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