sabato 16 aprile 2011

BERLUSCONI, UN UOMO DEBOLE AL CAPOLINEA

Il Presidente Berlusconi continua nel suo delirante show mediatico. Come sempre, quando sente intorno a se, vacillare il suo primato, perdere progressivamente la sua leadership, inscena attacchi a ruota libera, nell'intento di dividere, contrapporre, accentuare le divisioni all'interno del Paese.
Ormai le sue sterili ed imbarazzanti esternazioni non convincono piu' nessuno, non suscitano piu' emozione, sono sempre piu' distanti dalla cruda realta' che affligge il Paese. I suoi illusionismi non producono piu' gli effetti sperati. I suoi lamenti, assomigliano piu' al latrato roco di un cane bastonato che al ruggito fiero del leone.
Attacca la magistratura, definendola il braccio armato della sinistra, la cui azione ha ormai le caratteristiche del terrorismo eversivo. Definisce la scuola pubblica la culla del sapere comunista, in cui viene plasmata la mente ed il cervello dei giovani della Nazione.
Davvero paradossale poi, la sua lezione sui valori etici e morali che dovrebbero essere alla base dell'insegnamento delle famiglie. Come fa un individuo simile, a suggerire le giuste condotte da tenere, proprie del buon padre di famiglia? Come si fa a sopportare la sua costruita ironia su improponibili comportamenti da lui stesso manifestati, ostentati ed assurti a modello?
Il Premier piu' parla e piu' danni arreca alla Nazione ed allo stesso centro-destra. I suoi autogol sono continui, umilianti anche per chi, anni addietro, ha sostenuto la sua candidatura. Penso che tra i suoi fedelissimi inizi a crescere progressivamente un sentimento di insofferenza per la sua indifendibile posizione. Berlusconi ha stancato tutti, tranne chi da lui continua a mungere senza sosta, il latte del potere.
Quest'uomo infinitamente ricco ma irrimediabilmente debole, e' al capolinea. Mai come oggi, anche lui ne e' consapevole.

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