Ma davvero e' così importante sapere se il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, di tanto in tanto, si facese fare una "ripassatina" da una fisioterapista di mezza eta' ?
O se, spingendosi oltre, partecipasse ad incontri per così dire, piu' piccanti?Il condizionale e' d'obbligo in questi casi. Ma ormai si sa, per una consolidata abitudine italica, le intercettazioni per incanto, dalle procure si volatilizzano invadendo i media, aggredendo e plasmando il comune pensiero di noi semplici cittadini inermi, riceventi il mesasaggio.
Su queste accuse poi, viene a costruirsi un acceso e rissoso dibattito politico, fatto di scontro sterile, fine a se stesso, con l'unico scopo di delegittimare l'avversario, demonizzandolo.
Da un lato il Premier accusa l'intera magistratura di complotto golpistico. Dall'altro l'opposizione, per opera del suo braccio armato, Di Pietro, agita le manette, chiedendo dimissioni a raffica. Peccato pero' che in Campania, per le prossime regionali, l'ex pm si sporchi le sue mani pulite, appoggiando un candidato, De Luca, che sul suo groppone ha gia' in corso due processi pendenti.
Diversa sarebbe la posizione di Bertolaso, se si appurasse che fosse a conoscenza di illeciti ben piu' gravi commessi dal suo staff o dalle ditte che gravitano intorno alla Protezione Civile.
Per sua stessa repentina e puntuale ammissione, ha gia' dichiarato di essere allo scuro di tutto, per una competenza a lui non riconosciuta. Tutto fila liscio come l'olio. Nel nostro Paese, nel 99% dei casi, i numeri uno non rispondono di cosa commettono i loro sottoposti. Quindi, il caso e' chiuso sul nascere.
Questo mentre la crisi economica pare non sia finita, la dialettica politica scompare cedendo il posto alla rissa, non piu' ideologica visto lo scarso valore dei nostri rappresentanti, ma diventando materiale, con veri e propri scontri fisici all'interno del Parlamento, con amministratori locali che prendono mazzette all'interno di pacchetti di sigarette, rievocando il periodo di tangentopoli e con l'Expo di Milano 2015 che oltre ad aver visto notevolmente ridotto il suo badget iniziale per sopraggiunti problemi economici, e' a rischio commissariamento, diventando il prossimo mega affare su cui mettere le mani sia per ditte in odore di mafia che per amministratori insospettabili ma sempre facilmente corruttibili.
Le escort meneghine, gia' si sfregano le mani...
Su queste accuse poi, viene a costruirsi un acceso e rissoso dibattito politico, fatto di scontro sterile, fine a se stesso, con l'unico scopo di delegittimare l'avversario, demonizzandolo.
Da un lato il Premier accusa l'intera magistratura di complotto golpistico. Dall'altro l'opposizione, per opera del suo braccio armato, Di Pietro, agita le manette, chiedendo dimissioni a raffica. Peccato pero' che in Campania, per le prossime regionali, l'ex pm si sporchi le sue mani pulite, appoggiando un candidato, De Luca, che sul suo groppone ha gia' in corso due processi pendenti.
Diversa sarebbe la posizione di Bertolaso, se si appurasse che fosse a conoscenza di illeciti ben piu' gravi commessi dal suo staff o dalle ditte che gravitano intorno alla Protezione Civile.
Per sua stessa repentina e puntuale ammissione, ha gia' dichiarato di essere allo scuro di tutto, per una competenza a lui non riconosciuta. Tutto fila liscio come l'olio. Nel nostro Paese, nel 99% dei casi, i numeri uno non rispondono di cosa commettono i loro sottoposti. Quindi, il caso e' chiuso sul nascere.
Questo mentre la crisi economica pare non sia finita, la dialettica politica scompare cedendo il posto alla rissa, non piu' ideologica visto lo scarso valore dei nostri rappresentanti, ma diventando materiale, con veri e propri scontri fisici all'interno del Parlamento, con amministratori locali che prendono mazzette all'interno di pacchetti di sigarette, rievocando il periodo di tangentopoli e con l'Expo di Milano 2015 che oltre ad aver visto notevolmente ridotto il suo badget iniziale per sopraggiunti problemi economici, e' a rischio commissariamento, diventando il prossimo mega affare su cui mettere le mani sia per ditte in odore di mafia che per amministratori insospettabili ma sempre facilmente corruttibili.
Le escort meneghine, gia' si sfregano le mani...
2 commenti:
io più che dei suoi trascorsi sessuali vorrei sapere se si è magnato i soldi degli appalti...perchè li sento pure un pò miei visto che pago le tasse ;)
In politica è così, i numeri uno non sono mai responsabili di nulla anche se i loro sottoposti rubano intascando mazzette. Per Di Pietro non ho parole e credo che questa sia la dimostrazione che il suo giustizialismo non è stato mai supportato da un'idea trasparente della politica che lo stesso tanto predica. A Milano per l'Expo si fregano le mani i soliti noti e quindi, salvo qualche pacchetto di sigarette fuori ordinanza, non verrà mai fuori nulla. Questa è l'Italia.
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