martedì 26 gennaio 2010

PENSIAMO AI PROBLEMI DI CASA NOSTRA

Il Governo non ha proprio niente a cui pensare. Siamo stati capaci anche di generare un incidente diplomatico con gli USA, in merito ai soccorsi nella sfortunata isola di Haiti colpita dal sisma.
Bertolaso, l'uomo delle mission impossible, colui il quale ha ripulito Napoli dalla munnezza lasciando l'hinterland in condizioni di degrado, l'accomopagnatore ufficiale del Premier in Abruzzo per l'assegnazione delle provvisorie casette di legno, con tanto di champagne governativo annesso, ha toccato la sensibilita' di Hillary Clinton, che si e' sentita d'improvviso, la regista di un film d'azione a stelle e strisce mandato in prima serata. Per il capo della Protezione Civile infatti, il soccorso americano sa molto di shaw, un po' come quando Berlusconi premette il pulsantone rosso per l'accensione del termovalorizzatore di Acerra, per intenderci.
Intanto delle cose di casa nostra si sa ben poco.
Il Ponte sullo Stretto resta un poco piu' di un plastico. La Salerno Reggio-Calabria un eterno cantiere. Le ferrovie nonostante il Freccia Rossa, un continuo calavario per i pendolari.
E la ripresa? L'unica cosa che di certo sappiamo e' che ci sara' a partire dal 2011. Per il momento, nonostante un inflazione bassa, dobbiamo fare i conti con tutti gli aumenti di tariffe di inizio anno.
L'Alitalia aumenta il fatturato grazie soprattutto alla cessione di molti suoi servizi ad altre societa'.
Le carceri scoppiano, raggiungendo un quantita' di detenuti superiore all'indulto di mastelliana memoria.
La Fiat e' in piena crisi. Gli stabilimenti chiuderanno addirittura per due settimane, per la scarsita' di ordini pervenuti. Nonostante il barcamenarsi di Marchionne, il prodotto auto made in Italy non piace e purtroppo non possiamo neanche piu' contare sugli spot del grande Schumacher, divenuto il maggior testimonial vivente della concorrenza. Il buon prof. Prodi almeno, usava per i suoi spostamenti, una Fiat Croma. I nostri leader politici, "nazionalisti di destra", usano autovetture teutoniche, in pieno spirito "europeista".
Intanto la politica fatta di spot e di proclami continua il suo corso, trovando nel breve, una sua piu' diretta leggittimazione, visto che ci accingiamo ad entrare nel vivo della campagna elettorale per i rinnovi dei consigli regionali.
Il tutto intermezzato da nostalgiche riesumazioni di leader politici improvvisamente riabilititati a integerrimi statisti, patetici apparentamenti politici in chiave utilitarista, ed una logorante contrapposizione tra potere legislativo e quello giudiziario, con l'inevitabile genesi di pericolose derive destabilizzanti per il Paese.

4 commenti:

adestra ha detto...

Sono assolutamente in linea con quanto hai scritto.

Franco Tambaro ha detto...

sostanzialmente anch'io, da Sinistra!

Nessie ha detto...

Non sono assolutamente in linea con quanto hai scritto. Ad Haiti ci OBBLIGANO ad andarci, e non ci andiamo noi, di nostra spontanea volontà, dato che ce ne staremo volentieri a casa nostra. Più o meno come in Afghanistan, in Iraq, in LIbano e in tournée per il mondo. Mai sentito parlare di "comunità internazionale", d"organismi sovranazionali" , di ONU, di WTO e di NWO?Informati.
Temo che voi del sud vi portiate dietro un gran ritardo storico nel comprendere l'entità dei fatti che vi riguardano. Per cominciare i capi mafiosi sono stati infiltrati dagli americani durante lo sbarco, verso i quali continuate a essere particolarmente servili e ossequiosi. Altro che incidente diplomatico. Raddrizzate la schiena, se ci riuscite.

Angelo D'Amore ha detto...

cara nessie, non sai quanta mafia esiste al nord. anzi lo sai, ma vi conviene a tutti tenerla.
la famosa milano da bere, vedi da chi e' gestita.
e' facile etichettare il sud come mafioso. ma ricorda la mafia c'e' dove esiste ricchezza. con l'expo' di milano, ne vedrete delle belle.