giovedì 9 luglio 2009

SILENZIO

Il silenzio e' parte del nostro essere.
Lo cerchiamo per riflettere, per isolarci, per fuggire, per colmare i nostri vuoti, per esorcizzare le nostre paure.
Il silenzio e' anche calma, beatitudine, conforto, proiezione intima e intimistica del vissuto interiore, ricerca di armonia e benessere.
Nel silenzio ricordiamo meglio, riflettiamo maggiormente, sentiamo il nostro io nascosto piu' vicino, cerchiamo da esso risposte che spesso non troviamo.
Il silenzio a volte, pero', si trasforma in un vuoto pesante che permea la nostra mente, ci opprime, diventa assordante, invadente. Cerchiamo di prenderne le distanze ma sovente ci insegue, avvolgendoci nelle sue tenebre.
Anche nella nebbia del nostro negativo silenzio, dovremmo avere la forza di captare il giungere di un nuovo ed impercettibile suono, piccola luce di rinnovata speranza.
Suoni, rumori, fruscii appena accennati, frammenti di sensazioni vissute che ritornano alla nostra mente, dandoci quella forza che costantemente cerhiamo.
Il rumore di una goccia d'acqua che cade in un vaso di rame, il batter d'ali fulmineo di un gabbiano, l'improvviso ondeggiare delle foglie di un platano appena sfiorate dal vento, l'allegro scoppiettio della legna che arde in un pomeriggio d'inverno, la carezza del mare senza onda all'aurora, quando l'acqua si adagia alla sabbia e la sfiora.
Teniamo lontano da noi il silenzio cupo e assordante, tendiamo verso silenti forme di interiore armonia rigenerante.
Nel silenzio, non perdiamo la fede.

3 commenti:

Kay Rush ha detto...

Che bei pensieri...quasi giapponesi osserei dire. (Non dimenticare di venire a prendere stasera....Kay)

Kay Rush ha detto...

oops...venire a prenderMI stasera....sono cotta. K

Wolfghost ha detto...

Nonostante abbia apprezzato i tuoi post di "denuncia" o di "cronaca", questo è, tra i tuoi ultimi, quello che mi è piaciuto maggiormente. In particolare apprezzo l'attenzione sul rischio che un periodo di isolamento, che può essere sano, possa - se prolungato troppo nel tempo - generare mostri nella nostra testa. E purtroppo conosco parecchia gente che c'è caduta.
Va bene il silenzio come parentesi rigenerativa, ma prima o poi bisogna ritornare alla vita.