Molto emozionante la diretta di Italia1 sull'ultimo saluto a Michael Jackson. Nello studio molto partecipati, gli interventi di Linus e dell'amica Kay Rush - che vedro' a breve.
La commemorazione tenutasi a Los Angeles, evidenzia come a parte il calore dei suoi fans, l'artista vivesse ormai da tempo un buio periodo di solitudine.
Sommerso dai debiti e dalle sue fobie, lontano dalla scena da troppo tempo, in molti forse da lui avevano preso le distanze, non potendo godere dei vantaggi del suo genio, vivere di sua luce riflessa.
Anche nell'ultimo atto della sua esistenza terrena, fin troppi big della musica, dello spettacolo, del cosiddetto star system, erano assenti.
Tra i cantanti presenti, eccetto Lionel Richie, Stevie Wonder, Maria Carey, pochi davvero i grandi.
Mancavano in tanti, da Diana Ross a Gloria Gaynor, da Elton John a Madonna (chissa' forse tutti avevano concerti in questo periodo, come gli U2 anche loro assenti).
Capita sempre così. In vita, all'apice della notorieta', tutti sono vicino al fuoriclasse. Al primo declinio, tutti si allontanano, sapendo che al "ricco banchetto" sono finite le portate.
Comunque non conta chi c'era e chi no - da sottolineare comunque l'assenza della famiglia Clinton a cui Jackson fu molto vicino - Significativo invece, e' che l'artista nel suo pirotecnico e, al tempo stesso, tormenato percorso di vita fatto di luci e ombre, ha dato molto di piu' di quanto non abbia ricevuto, non in termini di denaro, ma di affetto, calore, vicinanza - quella degli appossionati, spesso soffocante, era altra cosa.
La commemorazione tenutasi a Los Angeles, evidenzia come a parte il calore dei suoi fans, l'artista vivesse ormai da tempo un buio periodo di solitudine.
Sommerso dai debiti e dalle sue fobie, lontano dalla scena da troppo tempo, in molti forse da lui avevano preso le distanze, non potendo godere dei vantaggi del suo genio, vivere di sua luce riflessa.
Anche nell'ultimo atto della sua esistenza terrena, fin troppi big della musica, dello spettacolo, del cosiddetto star system, erano assenti.
Tra i cantanti presenti, eccetto Lionel Richie, Stevie Wonder, Maria Carey, pochi davvero i grandi.
Mancavano in tanti, da Diana Ross a Gloria Gaynor, da Elton John a Madonna (chissa' forse tutti avevano concerti in questo periodo, come gli U2 anche loro assenti).
Capita sempre così. In vita, all'apice della notorieta', tutti sono vicino al fuoriclasse. Al primo declinio, tutti si allontanano, sapendo che al "ricco banchetto" sono finite le portate.
Comunque non conta chi c'era e chi no - da sottolineare comunque l'assenza della famiglia Clinton a cui Jackson fu molto vicino - Significativo invece, e' che l'artista nel suo pirotecnico e, al tempo stesso, tormenato percorso di vita fatto di luci e ombre, ha dato molto di piu' di quanto non abbia ricevuto, non in termini di denaro, ma di affetto, calore, vicinanza - quella degli appossionati, spesso soffocante, era altra cosa.
1 commento:
Condivido tutto ciò che hai scritto. Penso che se qualcuno gli fosse stato vicino veramente, e non solo per interessi,non sarebbe finito così. Aveva un cuore così grande...rimpiango di non aver avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ma nonostante ciò gli volevo un bene infinito, ho incominciato ad amarlo da bambina...avevo otto anni..e il mio sogno era incontrarlo (ovviamente!!!) e poi salvare il mondo insieme a lui!! Avevo un piccolo quaderno (che conservo ancora oggi) dove scrivevo pagine e pagine su di lui....lo amerò per sempre e spero che adesso lo sappia anche lui.
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