Oggi alla Feltrinelli di Napoli in Piazza dei Martiri, ho avuto l'onore di conoscere un grande artista napoletano: Enzo Avitabile.
L'occasione era la presentazione della suo nuovo lavoro musicale, dal titolo Napoletana, che avra' la sua presentazione ufficiale al Museo Madre il prossimo 2 Settembre.
Ho conosciuto un autore dall'elevatissimo spessore culturale, un cantante che trasferisce nelle sue opere, il suo vissuto, da lui stesso definito come magma in continuo movimento.
In quest'ultimo lavoro, Avitabile lascia per un attimo il suo percorso artistico dell'ultimo periodo, quello per intenderci caratterizzato dalla ritmicita' ribelle dei Bottari, per trasferirsi in modo quasi "mistico" verso l'essenza della musica antica napoletana - da qui il titolo dell'opera -
L'artista recupera l'antico "lirismo" della melodia napoletana, con brani classici, pietre miliari della tradizione canora all'ombra del Vesuvio, dove la parola cantata diventa essenza reale e verace dell'opera, dominando e prevalendo alla stessa musicita', tipica partenopea.
E' la parola stessa, in questo lavoro, a conferire e trasmettere suono, vibrazione, melodia.
Napoletana e' l'esempio di innovazione nella tradizione. Guardare avanti - Avitabile asserisce di essere sempre un attento osservatore del cambiamento che ci circonda - non dimenticando e rinnegando la tradizione, la tipicita' unica del canto napoletano, espressione che lui vuol presentare non in chiave popolare ma "popolana".
Quindi un' opera semplice nella sua complessita' di riadattamento, essenziale, cruda, diretta, quasi mistica, spogliata da fronzoli per cosi' dire folkloristici ma esaltata da quella autenticita' tipica partenopea. Un'opera da ascoltare nei teatri, nelle chiese, nei musei, poiche' bisognevole di un coinvolgimento piu' intimo e viscerale.
Si canta la sofferenza - una forma di vissuto lamento interiore - che una volta poteva essere rappresentato dai canti contandini, oggi da quelli metropolitani post-industriali.
E' un Avitabile molto diverso da quello di alcuni anni fa. Meno ribelle, sicuramente piu' profondo. Un 'artista sensibile, attento a trasferire un autentico sound qualitativo, molto distante da quelle sonorita' di massa che ultimamente hanno oscurato lo spessore artistico della melodia napoletana.
L'artista recupera l'antico "lirismo" della melodia napoletana, con brani classici, pietre miliari della tradizione canora all'ombra del Vesuvio, dove la parola cantata diventa essenza reale e verace dell'opera, dominando e prevalendo alla stessa musicita', tipica partenopea.
E' la parola stessa, in questo lavoro, a conferire e trasmettere suono, vibrazione, melodia.
Napoletana e' l'esempio di innovazione nella tradizione. Guardare avanti - Avitabile asserisce di essere sempre un attento osservatore del cambiamento che ci circonda - non dimenticando e rinnegando la tradizione, la tipicita' unica del canto napoletano, espressione che lui vuol presentare non in chiave popolare ma "popolana".
Quindi un' opera semplice nella sua complessita' di riadattamento, essenziale, cruda, diretta, quasi mistica, spogliata da fronzoli per cosi' dire folkloristici ma esaltata da quella autenticita' tipica partenopea. Un'opera da ascoltare nei teatri, nelle chiese, nei musei, poiche' bisognevole di un coinvolgimento piu' intimo e viscerale.
Si canta la sofferenza - una forma di vissuto lamento interiore - che una volta poteva essere rappresentato dai canti contandini, oggi da quelli metropolitani post-industriali.
E' un Avitabile molto diverso da quello di alcuni anni fa. Meno ribelle, sicuramente piu' profondo. Un 'artista sensibile, attento a trasferire un autentico sound qualitativo, molto distante da quelle sonorita' di massa che ultimamente hanno oscurato lo spessore artistico della melodia napoletana.
4 commenti:
Grande Enzo da James Brown,alla canzone napoletana vera,passando dai bottari...O' Brother è vivo...Angelo spulcia tra le mie foto,c'è nè una con enzo a cui tengo tantissimo,e ti farai forse anche una risata...a presto..Renato
Grande Enzo,grande persona e tu caro Angelo ke bel post gli hai dedicato,grazie mille...Enzo è una persona molto profonda e di artisti così ne esistono pochissimi oggi!!!aci...Annalisa
Questa foto è stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....grande Enzo...
Che bella foto! Verrò in Campania due volte questo mese. Spero di vederti. Il 17 a Battipaglia ed il 25 a castellammare di stabia. baci. kay
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