sabato 4 luglio 2009

G8, A TREMARE E' IL PIANETA

Il G8, "traslocato" dalla Sardegna in terra d' Abruzzo per volere del Premier, fa preoccupare i grandi del mondo.
La terra continua a tremare. Finanche Berlusconi, usa il termine "preoccupazione" per sottolineare l'apprensione crescente per il grande appuntamento che vedrà L'Aquila diventare la capitale del mondo.
Si ipotizzano spostamenti logistici in extremis, piani di emergenza, repentine evacuazioni, allestimenti degli incontri in aule bunker. Addirittura il Premier inglese, Gordon Brown, si tiene allenato sostenendo un corso di sopravvivenza per prepararsi al peggio.
Come da copione, ormai reteirato, il G8 si annuncia più un happening scenografico di stampo hollywoodiano che un significativo appuntamento incentrato sulle difficili sorti del pianeta.
I problemi relativi all'economia globale ancora in fase di stallo, all'inferno Afghanistan, alle critiche condizioni medio-orientali, all'irrisolto problema israelo-palestinese, passano in secondo piano rispetto le drammaticità contingenti di una terra, quella abruzzese che col suo dramma e, con la ricercata enfasi da spettacolarizzazione dello stesso, consentirà di sminuire problematiche di più ampio respiro e di più remota origine.
La terra di Abruzzo continua a tremare per cause naturali. Il pianeta terra invece, per lo scarso decisionismo dei grandi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)