martedì 2 dicembre 2008

OBAMA, DA SOGNATORE A DECISIONISTA

Molti si sforzavano di pensare che l'11 settembre fosse un ricordo lontano e Osama Ben Laden un incubo dissolto nel nulla. Invece ancora una volta, si e' dimostrato che questo e' il nuovo male sociale del terzo millennio, vera minaccia alla prosperita' del pianeta e alla salvaguardia della liberta'.
L'attacco terrorista in India, ne e' la conferma. Si e' voluto attaccare un paese in forte crescita economica, un paese dove e' radicata la tradizione anglosassone, un paese dove da tempo nonostante ci fosse la presenza di una forte componente multiculturale indigena, si stavano compiendo dei grossi progressi verso una fase di integrazione interetnica. Questa volta si e' voluto attaccare in un momento di delicata congiuntura internazionale e soprattutto in una fase storica rappresentata da un notevole cambiamento politico, caratterizzato dalla nuova investitura presidenziale americana.
Anzi, si e' approfittato al massimo del momento di debole forza decisionale degli Stati Uniti, in questa fase di traghettamento dalla vecchia alla nuova presidenza, una cosa sulla quale ho sempre nutrito dubbi.
Il paese piu' forte al mondo non dovrebbe avere queste lunghe "pause di potere". Obama ufficialmente si insediera' agli inizi di gennaio. Era ipotizzabile un attacco in questo periodo ed in questa fase di crisi mondiale. Questa particolare prassi nelle istituzioni americane, la si puo' evidenziare nel lessico convenzionale usato dalla neo eletta Segretario di Stato, Hillary Clinton, che rivolgendosi a Barak Obama nel suo discorso di insediamento, adopera il termine " president elect ", un Presidente eletto ma non ancora in carica.
Purtroppo a tutte le "convenzionali" interpretazioni dei teoremi stragisti, si aggiunge per l'appunto, la delicatissima congiuntura economica. Questa crisi e' ancor piu' usata come arma dai terroristi. Un tempo si facevano attentati per fermare lo sviluppo. Oggi se ne continuano a compiere per accentuarne la momentanea ma profonda debolezza.
Combattere il terrorismo quindi, oggi e' un'esigenza anche economica oltre che culturale e democratica. Per tale motivazione, tutti le democrazie economicamente evolute si devono sentire sempre piu' unite in questa battaglia. Non si possono lasciare soli gli Stati Uniti nel sobbarcarsi questo onere.
Anche le modalita' della strage, assumano nuovi contorni e danno vita a nuove preoccupazioni.
Un attacco globale, portato con un diverso tipo di modalita', piu' vicino a quello della guerriglia. Fino ad oggi i terroristi si "immolavano" convinti di pagare con il loro sacrificio la conquista della pace eterna. In questa mostruosa devianza, chiaramente erano sapientemente indrottinati da teorici del male che fin dalla tenera eta' modificavano il loro acerbo pensiero, dirigendo e plasmando le menti degli adepti verso questo disegno di morte.
Oggi abbiamo visto che questi ragazzi dalla faccia pulita e dai lineamenti gentili, diventano veri esecutori materiali attivi. Uccidono con modalita' partecipative, con un ingaggio che possiamo quasi definire militaresco, spesso scegliendo e distinguendo le loro vittime.
Questo apre a nuovi scenari anche per quanto concerne l'organizzazione anti-terroristica. Non ci saranno piu' obiettivi sensibili. Gli attacchi essendo provocati da folti gruppi di fuoco dinamicamente operativi, saranno piu' difficili da prevedere e soprattutto circoscrivere.
Per tali considerazioni, oggi la risposta al terrorismo fondamentalista dovra' avvenire in modo ancor piu' sinergico e conresponsabile da parte di tutti i paesi democratici evoluti.
Gli Stati Uniti oggi sono chiamati a dare risposte importanti e a farlo anche in fretta.
Ancora una volta, l'America rispondera' con una strategia di paese e non con una logica partitica.
La scelta della Clinton e tutta la squadra di governo disegnata da Obama, sicuramente andranno in questa direzione, rendendo piu' decisionista lo spirito del nuovo presidente.

17 commenti:

Silvia ha detto...

Non pensi piuttosto che bisognerebbe cercare di capire le ragioni del Terrorismo?

I "poveri" americani iniziassero a ritirare le truppe ed a mettere giù le zampe dalle risorse altrui!

"...Sia nel microcosmo palestinese, sia su scala mondiale il terrorismo funziona perché le repliche strategiche che gli sono state opposte - la repressione etnocida della seconda Intifada, la guerra in Afghanistan, la guerra in 'Iraq - sono esattamente quelle che Dershowitz pensa di proporre come qualcosa di nuovo e di risolutivo. Sono in realtà delle repliche sanguinarie quanto lo sono gli attentati terroristici - e moralmente altrettanto deprecabili - e per di più motivate non dalla disperata volontà di un popolo di resistere all'oppressione, ma dalla spietata volontà di una grande potenza (o di un suo alleato militarmente efficientissimo e dotato di armi nucleari, come Israele) di imporre al mondo una logica di potenza.
In questo modo non si fa che teorizzare e razionalizzare ex post
una strategia antiterroristica già in corso da anni: quella di Ariel Sharon in Medio Oriente e quella di George Bush su scala globale. È una strategia che in Palestina ha impedito sia alle Nazioni Unite, sia alla diplomazia europea di tentare una mediazione politica fra i contendenti ricorrendo a forze di interposizione e di peacekeeping. Ed è fallita anche in Afghanistan e in Iraq, dove trascina i contendenti in una spirale di odio, di paura, di distruzione e di morte che rischia di condurci ad una guerra terroristica globale e senza fine. L'alternativa sarebbe in teoria semplicissima, anche se nella pratica oggi è di ardua se non impossibile realizzazione. Occorrerebbe liberare il mondo dal dominio economico, politico e militare degli Stati Uniti e dei loro alleati europei. La fonte prima, anche se non esclusiva, del «terrorismo globale» è infatti lo strapotere dei nuovi, civilissimi «cannibali»: bianchi, cristiani, occidentali."

Ho pensato di citare un passo de "Le ragioni del Terrorismo Globale" (2005)di Danilo Zolo, giurista e filosofo del diritto italiano che esprime perfettamente come la penso.

Un saluto!

Angelo D'Amore ha detto...

penso che ci siano delle differenze tra la guerra in kuwait portata avanti da bush padre, quella in iraq e gli attentati in india. dove sta il petrolio in india?
l'india rappresenta proprio l'avanzamento democratico ed economico di un paese multiculturale, a differenza della cina, dove il comunismo si e' trasformato in "liberismo statalista", un sistema economico che non puo' comunque prescindere dall'america. e' finito il tempo in cui i cinesi da agricoltori sono diventati imprenditori. oggi le loro aziende stanno in un sistema economico globale. non e' strano che dopo le olimpiadi, anche la cina stia conoscendo il suo primo rallentamento nella crescita che e' tornato al di sotto delle 2 cifre.
l'america intervenne se non dimentichi, anche in bosnia, contro un paese cristiano e a favore di una minoranza islamica. ma queste cose si dimenticano in fretta perche' alle masse non vengono riproposte, preferendo invece raffigurare gli italiani che prendono cibo tra i rifiuti - sai prima di natale fa molto glamour decadente -
tu fai parte di quella schiera di persone, che ha visto di buon occhio gli americani solo quando ci hanno liberato dai nazisti, con l'aiuto di tanti italiani che tradirono gli alleati.
tu sicuramente fai parte di quella schiera di obamiami dell'ultima ora che pero' davanti ad una bandiera americana trova sempre una certa avversione.
tu per tali motivi, fai parte di quella schiera di persone che pensano che l'allunaggio sia stata la prima fiction su scala mondiale.
oggi l'isola ce la fa vedere la ventura, un tempo tito stagno ci mostro' la luna.

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo in quanto in quell'albergo ho dormito parecchie volte ed in quel paese ho anche lavorato. Non sono d'accordo con Silvia in quanto il terrorismo non si deve capire, si deve eliminare.

Anonimo ha detto...

Con molto piacere ti abbiamo linkato

argo50 ha detto...

Quello che vi siete dimenticati di dire a Silvia che parla di popolo che resiste all' oppressore, è che il terrorismo colpisce soprattutto i suoi fratelli islamici. Gli integralisti non accettano la modernizzazione e il progresso di un popolo, che deve vivere sotto l'egida della sharia e della infibulazione, cara Silvia rivedi le tue posizioni. Noi senza America siamo fottuti.

Anonimo ha detto...

Silvia sbaglia, e dimostra che Obama verrà perseguitato anche lui come Bush, visto che proseguirà nella politica del Si vis pacem para bellum (e combatti fuori dal tuo territorio, come diceva già Demostene). Inoltre, con certi ragionamenti si finisce per scoprire che Che Guevara era un invasore, più che un liberatore. il che è vero.

Anonimo ha detto...

Il passo riportato da Silvia contiene un falso.
Non che lei abbia riportato sbagliato, ma dire che il sedicente strapotere economico degli USA sia la causa del terrorismo è un falso.
Lo strapotere economico degli USA hanno aumentato la ricchezza del pianeta, non l'hanno monopolizzata.
Ad esempio l'India, o la Cina o la Russia post-sovietica. Si sono enormemente arricchite dopo l'apertura del libero mercato.
Le ragioni del terrorismo sono ideologiche, almeno per i militanti.
Voler creare il grande Stato dell'Islam ha nulla a che fare con i dollari.
L'aggressività economica degli USA è una scusa per legittimare il proprio operato.
In Israele, i bambini israeliani studiano in geografia che esistono due stati, Israele e Palestina. I bambini palestinesi studiano che Israele è una macchietta temporanea che verrà presto eliminata.

Jane Doe ha detto...

Scusa avevamo fatto dei patti e così il tuo commento non essendo di attinenza la mio blog l'ho moderato.
Riguardo a questo post sono d'accordo con te del fatto che il terrorismo in India, ma come vedi più quotidianamente si sta organizzando nei vuoti di potere degli Stati Uniti...ma purtoppo non sono d'accordo sul decisionismo. Gli States già sono in pessime condizioni economiche, le guerre costano, e non sembrano aver dato buoni risultati né per gli Americani né per chi si è alleato con loro. Anche per noi non solo la cattiva politica di sinistra o di destra, ma anche i dbiti di una guerra di sessanta anni fa, ci ha costretto o non costretto amorti inutili...Non pensi che forse qualcuno debba fare il primo passo pur arginando questi fenomeni? Non mi chiedere come arginando, ma penso che ci siano altri modi...in fondo tutti abbiamo perso in un'economia che dipende dal petrolio e dalle guerre. Non importa che tu risponda, tanto io di politica come la intendi tu non ci capisco poi tanto, e poi ricordi sono di sinistra.
Un abbraccio.
Cri

daland ha detto...

Forse dietro gli attentati di Mumbai non c’è direttamente Osama, forse sono da inquadrare nei periodici rigurgiti del mai completamente sopito contenzioso indo-pakistano (Kashmir incluso). Hai secondo me ragionissima a vedere come una delle cause scatenanti del fenomeno l’attuale situazione economica di quell’area: fino a non più di 5 anni fa l’islamico-dittatoriale Pakistan era ancora avanti all’India su tutti i parametri economici. Da quando Vajpayee ha liberalizato l’economia, sostituendo di fatto il vecchio modello autarchico gandhiano con quello “americano”, l’India in 15 anni ha fatto passi da gigante, sorpassando di gran lunga il Pakistan in tutto ed entrando di diritto nel ristretto novero dei Paesi a più forte sviluppo (i BRIC: Brasile, Russia, India e Cina).

Sul “vuoto di potere USA” (Obama si installerà - come da protocollo - il 20 gennaio) si discute da sempre, ma credo che sia un problema più apparente che reale: il “President-elect” (è proprio la dizione ufficiale USA) è di fatto già dietro al vecchio in tutte le decisioni. A proposito, chi si immaginava un Obama sognatore, non conosce evidentemente gli USA: uno dei primi provvedimenti di Kennedy fu l’operazione “Baia dei Porci”, per tacere del Vietnam! Certo è difficile pensare che Obama faccia scelte drastiche, unilaterali e azzardate come quella di Bush di invadere l’Iraq - per fortuna - ma credo che sulla lotta al terrorismo lui e gli USA non abbasseranno la guardia: e direi che sia nostro dovere appoggiarli.

Chi definisce il terrorismo come effetto diretto dei cosiddetti “imperialismi” (di USA e Israele) credo che guardi la realtà con un’angolazione molto, molto ristretta: “magari” fosse così semplice. I fatti di Algeria 1992 - tanto per fare un esempio qualunque - sono lì a dimostrare l’esatto contrario.

Anonimo ha detto...

@Silvia:

L'articolo citato mi sembra totalmente ideologico, oltre che sgangherato nelle conclusioni. Sull'aspetto guerraiolo mostra la classica geopolitica comunista, per cui tutto quello che fanno gli USA è sbagliato perchè sono Brutti e Cattivi. Non uno straccio di argomentazione condisce il discorso: si pongono isnieme la guerra in Iraq con quella in Afghanistan, il potere economico degli USA con quello militare. La soluzione al terrorismo consisterebbe nella fine del potere militare ed economico (?), come se nel commerciare liberamente gli USA facessero un torto a qualcuno. Come si possa poi impedire agli Stati Uniti di essere lo stato economicamente più potente non è chiaro, ma credo che l'articolo fosse niente più che propaganda rossa.

Anonimo ha detto...

Sono Straker di U.S.M.C. in Aviano,
non sono in accordo con te per quello che tu ha scritto.
Io e noi USMC sappiamo cosa è guerra, e quanto sangue è fix price to pay!
Shut up if you don't know how the world goes on.
William Liam Straker

Angelo D'Amore ha detto...

dear stracker,
i received a military training in cavalry group in 1993, when italy was war engaged in somalia. i stayed in 9° lancieri of florence.
my task 107, was gun explorer.
i was honored to serve my nation.
i think that a military, especially a professionist, must feel this sansation.
you have to follow an order, not judge your country.

Anonimo ha detto...

Silvia,

il tuo post è paragonabile ai colori. Sarò un pò retro, ma ci sono momenti nella storia in cui il "grigio" a cui tu ti riferisci, parlando di capire le ragioni del terrorismo, in realtà non può essere accettato. Ci sono momenti in cui si vede e si è o bianco o nero: nella situazione odierna il nero è il terrorismo, il fondamentalismo (mussulmano, induista, cristiano o razziale non fa differenza), il bianco è la democrazia e la libertà. In questi casi bisogna scegliere da che parte stare (ricordi...chi non è con me è contro di me?), e servono scelte nette, non negoziabili. Io sto con il bianco, ed i miei campioni sono gli USA che, con tutti i loro limiti ed errori, sono e rappresentano la garanzia della libertà mondiale. Gli amici statunitensi che sotto hanno riportato il commento stringato, sanno di cosa parlano; non mi sembra che tu abbia la stessa cognizionedi causa. Sul tema Israele, premettendo che personalmente chi reputa di essere il prescelto di Dio non può essermi simpatico (sono convinto di non essere migliore di altri, ma mi stizza il fatto che qualcuno si consideri migliore di me), ti ricordo che questa nazione ha la terribile eredità di circa SEI MILIONI di trucidati nel giro di tre anni (1942 - 1945), e rappresenta l'unica democrazia compiuta in tutta una regione del nostro globo. Per questi motivi, per cortesia, rispetto va dovuto. Inoltre ti ricordo che, alla proclamazione dello stato d'Israele, sono stati gli abitanti di etnia araba che hanno lasciato le loro case e terre, invogliati dagli stati arabi vicini, certi di rientrare a pogrom compiuto. Questa è storia, il resto chiacchiere.

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Mi dispiace ma io non posso ne capire ne accettare il terrorismo perchè è forse la cosa piu atroce che ci puo essere su questa terra. Come ha scritto qualcuno sopra il terrorismo non va capito va eliminato.

Anonimo ha detto...

You don't understand! I DO NOT SAY
I JUDGE MY COUNTRY! AND IHAVE NOT ORDERS BUT I GIVE THAT!
You perhaps remained in Somali land for a short period even if you had an hard work to do, but i was in Timur East, in Lebanon, in Tel Aviv, in Kabul, in Iraqi, and now as relax in Italy...I am a Colonel and my country give me two medals of honour but now also my guys are tired and we say we want to stop war. I'm not a citizen, but i don't believe to betray my Country if i say those things. I'm sure. i don't betray!
Please don't tolk or write without you take the real cognition! You're not a special man, you're only a man with a lot of limits!
Semper Fidelis.
William Liam Straker

Angelo D'Amore ha detto...

caro william,
oggi per la mia attivita' ho molti contatti con la base di gricignano. americani cosi'pieni di rancore non ne ho mai conosciuti.
io avro'molti limiti.
tu con due medaglie non pensare di non averli.

Icarus.10 ha detto...

Caro Angelo, il terrorismo che vediamo dall 11 settembre fino a quello di questi giorni, ha una sola ed unica matrice: CIA-Al Qaeda.