lunedì 15 dicembre 2008

IL NAPOLI VOLA. LA CITTA' RESTA A TERRA

Con la netta vittoria sul Lecce e la concomitante sconfitta del Milan subita dalla Juventus, il Napoli si posiziona al 3° posto della classifica di serie A. Gli azzurri sono a tutti gli effetti accreditati al raggiungimento di un posizionamento in Champion.
Se si pensa che solo 4 anni or sono, la squadra militava in serie C, tali successi sembrano avere del miracoloso.
Invece no. La Squadra e' stata presa per mano da un nuovo presidente, Aurelio De Laurentiis che ha investito in questa citta' all'indomani del fallimento della precedente societa' sportiva, non ricevendo di certo un regalo, come al solito capita in questi casi. La nuova societa' fu acquistata nel 2004 per 31 milioni di euro, senza che vi fossero ne' una sede sociale, ne' i campi dove potersi allenare.
Il presidente si e' affidato a due uomini fondamentali per il rilancio tecnico.
Uno e' Reja. L'allenatore e' arrivato dopo la breve e sfortunata esperienza di Ventura. Tecnico non appariscente ma pragmatico e razionale. Un uomo concreto. Un friulano schivo ma testardo, fin troppo per il suo credo tattico, ma adatto alla piazza napoletana, facile ai surriscaldamenti e alle repentine depressioni.
Ma il vero stratega di tale ascesa e' stato il Direttore Generale Pierpaolo Marino, gia' presente nello staff del Napoli, ai tempi del primo scudetto.
Mago del mercato, abilissimo scopritore di giovani talenti. Marino oltre a competenze specifiche, ha assicurato un grosso apporto alla societa', per la sua conoscenza dell'ambiente partenopeo.
Il Direttore ha spesso fatto da filtro, intercettando e smussando gli umori della stampa e della tifoseria; al tempo stesso ha agito da collante tra la squadra e la proprieta', a volte un po' "istrionica" nelle sue dichiarazioni.
Il Napoli e' cresciuto notevolmente. I talenti scoperti lo scorso anno come Hamsik, Lavezzi, Gargano, Santacroce, oggi sono delle realta'. Nuovi acquisti come Denis e soprattutto Maggio, si sono rivelati delle piacevoli certezze.
Al momento la squadra concede a noi napoletani ed alla citta', episodiche dosi di dignita', orgoglio e allegria ma, in nessun modo, ne puo' determinare il riscatto. Anzi, ne evidenzia le contraddizioni, i ritardi, crudi ed inequivocabili indicatori di questo triste momento crepuscolare.
Vera managerialita', programmazione, organizzazione, bilancio in ordine, scelte di uomini determinanti, conquista di risultati, sono capisaldi ormai sconosciuti in citta'.
Napoli si trascina nella sua agonia. Non si ha il coraggio di voltar pagina, di iniziare da zero.
Ma pur volendo osare, ci sarebbero dei "de laurentiis" della politica, di qualsiasi colore, dotati di personalita' di spessore e di competenze qualificate per consentire questo decollo?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla tua domanda finale rispondo: "No".

E poi, resto convinto che il Sindaco di Napoli o il Presidente della Regione Campania debbano essere necessariamente 'politici di professione'. Altra cosa, ad esempio, in Sardegna (v. Soru).

Uomini come De Laurentiis, semmai, andrebbero bene come assessori o comunque dovrebbero assumere ruoli esclusivamente 'manageriali', visto che di politica non ne sanno e non ne vogliono sapere nulla: mica fessi...!

Angelo D'Amore ha detto...

franco tambaro

non cascare nella provocazione. chi ha detto che de laurentiis debba fare il politico?
certo i manager delle nostre giunte sono stati davvero in gamba. specie quelli dell'emergenza rifiuti e quelli della sanita'...
tu che sei di sinistra anche se non voti a sinistra, nel lazio marrazzo mica era un politico? anche illy in friuli non veniva dal mondo che tu chiami delle professioni, cioe' il ladrocinio legalizzato.
proprio con persone come te, la citta' non potra' cambiare, poiche' il cambiamento e' soprattutto mentale.

Anonimo ha detto...

@ Angelo D'Amore,

Sei laureato in Scienze Politiche (anch'io), ma anche ad una rapa non sfuggirebbe la differenza tra il tessuto sociale, storico, antropologico ed economico di regioni come la Campania ed il Friuli, da te menzionato.

Sono stato sempre critico con il mondo delle professioni che interagisce con la Pubblica Amministrazione, ma non me la sento di affermare che trattasi di "ladrocinio legalizzato", come lo definisci genericamente tu. Da questo punto di vista, peraltro, giusto per fare nomi e cognomi (perché non li menzioni anche tu?), estenderei il discorso ad un tuo collega imprenditore, Berlusconi. Con tutto il rispetto per gli imprenditori onesti, s'intende.

Per quanto riguarda quello che definisci 'cambiamento mentale', non ti consento simili e non educate affermazioni, forse 'accecate' dalla faziosità. Vorresti, tra l'altro, sottopormi ad una seduta psicoanalitica...?.

...Scorrettissimo, da parte tua, visto che non mi conosci, né conosci la mia modesta storia personale, fatta di volontariato disinteressato.
E' come se io ipotizzassi che la tua 'mentalità', il tuo mestiere e questo stesso blog sarebbero MATERIALMENTE e PERSONALMENTE finalizzati ad un determinato 'cambiamento' in città e in regione. Non l'ho fatto, finora, ma il diritto di replica è concesso, sempre se lo consenti, in quella Democrazia che in Italia è nata all'indomani della sconfitta del nazifascismo, forse con qualche tuo dispiacere.

...Blog faziosissimo e di 'parte'. Lo eviterò accuratamente.

Anonimo ha detto...

Angelo, sono pienamente d'accordo.
In questa nostra città (ed anche nella regione) non c'è gente con gli attributi "capace" di gestire le problematiche della nostra terra e condurle sulla strada del risanamento (prima di tutto mentale) senza sporcarsi le mani.
ciao nicola

CampaniArrabbiata ha detto...

Ma il signor FRANCO TàMBARO è di questo mondo o vive nel suo iperuranio?
Mi fa specie che si continui a discutere di stronzate, quando la CAMPANIA è AMMINISTRATA DA CAMORRISTI ad ogni livello.

Anonimo ha detto...

Persone come quel tale Franco che insulta in modo così greve sono solo ed esclusivamente da evitare. Quando non se ne può fare a meno si compatiscono.

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Angelo, ehhh ma il Napoli MERITA!

Non può mancare tra le big del calcio italiano, è stata assente per troppo tempo...

daland ha detto...

Pare proprio che la magistratura stia “passando a vie di fatto” lì in Comune (e nessuno - che si sappia - grida allo scandalo e a complotti di “toghe azzurre”).

Iervolino, anche se personalmente ne uscisse pulita, è politicamente morta.

Ecco, questo è uno dei momenti in cui - se ci sono - dovrebbero uscire fuori le forze fresche e capaci (in qualunque “polo” collocate) per dare una sterzata salutare all’andazzo.

E ciò vale a Napoli, come in Regione e come in altre città e regioni, al sud come al nord.

Purtroppo l’esperienza della “tangentopoli” di 15 anni fa lascia assai scettici. Ma almeno “l’ottimismo della volontà” (come diceva un tale) conviene non perderlo.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma fatemi capire che cosa c'entra qui li nazifascismo?!

D'accordo che è l'unica cosa che vi resta da dire, ormai, ma..

ciccio ha detto...

FORZA NAPOLI!!!
la politica non deve essere una professione.
tutti possono e devono potersi occupare di politica.
e una donna o un uomo che avessero un pò di dignità darebbero alla città più bella del mondo e alla regione più bella del mondo un'altra possibilità senza sprecare tempo,visti i fallimentari ultimi anni.
in campania gli uomini con gli attributi si ritirano nei propri appartamenti lasciando spazio agli....
le divisioni in dx e sx sono cose della rivoluzione francese,la politica è talmente vecchia che un giorno resteranno solo le macerie.

Unknown ha detto...

ciao Angelo,
io come elettore del PD mi vergogno e chiedo scusa a tutti voi.
parlo personalmente perchè credo che bisogna essere umili, e allora ti dico che le belle parole sull'etica e la morale appartengono ad un passato che non torna (Berlinguer e Moro)
a presto
roberto