Riparte dalle macerie di una scellerata politica Bush che ha sperperato ingenti risorse (almeno 3.000 miliardi di dollari) in un'ostinata politica di esportazione della democrazia con l'uso delle armi.
Riparte contando le migliaia di vittime dell'infinito conflitto iracheno, di gran lunga superiori a quello delle torri gemelle (dramma dai risvolti molto nebulosi).
Riparte in un momento di grossa crisi economica interna ed internazionale, causata proprio da irresponasabili logiche finanziarie e speculative degli USA che hanno determinato conseguenze carastrofiche in tutto il mondo.
Riparte con spirito maggiormente coeso. La vittoria di Obama e' anche questo.
Riflette le variegate convivenze della cultura americana, un popolo che con Obama mette da parte le vecchie divisioni di classe e di razza, un popolo che dalle diversita' trova armonie riequilibranti.
Obama, prende per mano la sua gente, e di queste diversita' anche sociali e politiche, non solo di razza, ne da un messaggio di aggregante cambiamento.
Obama non e' stato votato solo dagli afro-americani. E' stato votato in modo trasversale, da tutti coloro che credono ancora nella forza degli Stati Uniti, come paese di riferimento nel mondo.
In riferimento alla giornata (nottata da noi) elettorale e mio obbligo fare i complimenti alla sempre attenta professionalita' di Kay Rush, giornalista e speaker di Radio Monte Carlo che ha curato lo speciale "IL RUSH FINALE" su RMC, in collaborazione con Blogosfere.
Kay, rappresenta in pieno la poliedricita' interculturale del popolo americano.
Per le sue origini americano-giapponesi - oggi definito "meticciato"- per la sua vita di battaglie e conquiste sociali, per il suo interfacciarsi con le diverse tradizioni e abitudini dei popoli, dovuto alla sua professione e ad i suoi hobby che la portano a girare per il mondo, per il suo aprirsi al nuovo - lei e' sempre stata un'antesignana del rinnovamento - per il suo credere nelle qualita' interiori delle persone a prescindere da stereotipati meccanismi relazionali.
Obama, materializza un sogno.
Kay Rush, ce ne ha reso partecipi.
Riparte contando le migliaia di vittime dell'infinito conflitto iracheno, di gran lunga superiori a quello delle torri gemelle (dramma dai risvolti molto nebulosi).
Riparte in un momento di grossa crisi economica interna ed internazionale, causata proprio da irresponasabili logiche finanziarie e speculative degli USA che hanno determinato conseguenze carastrofiche in tutto il mondo.
Riparte con spirito maggiormente coeso. La vittoria di Obama e' anche questo.
Riflette le variegate convivenze della cultura americana, un popolo che con Obama mette da parte le vecchie divisioni di classe e di razza, un popolo che dalle diversita' trova armonie riequilibranti.
Obama, prende per mano la sua gente, e di queste diversita' anche sociali e politiche, non solo di razza, ne da un messaggio di aggregante cambiamento.
Obama non e' stato votato solo dagli afro-americani. E' stato votato in modo trasversale, da tutti coloro che credono ancora nella forza degli Stati Uniti, come paese di riferimento nel mondo.
In riferimento alla giornata (nottata da noi) elettorale e mio obbligo fare i complimenti alla sempre attenta professionalita' di Kay Rush, giornalista e speaker di Radio Monte Carlo che ha curato lo speciale "IL RUSH FINALE" su RMC, in collaborazione con Blogosfere.
Kay, rappresenta in pieno la poliedricita' interculturale del popolo americano.
Per le sue origini americano-giapponesi - oggi definito "meticciato"- per la sua vita di battaglie e conquiste sociali, per il suo interfacciarsi con le diverse tradizioni e abitudini dei popoli, dovuto alla sua professione e ad i suoi hobby che la portano a girare per il mondo, per il suo aprirsi al nuovo - lei e' sempre stata un'antesignana del rinnovamento - per il suo credere nelle qualita' interiori delle persone a prescindere da stereotipati meccanismi relazionali.
Per tutto cio', lei impersona il modello di societa' americana, esaltandone la sua dimensione cosmopolita, riducendone i suoi contrasti, cosa che Obama cerca di proporre in una dimensione globale.
Ieri ha arricchito di notevoli contenuti lo special di RMC con la sua navigata esperienza radiofonica, la preparazione, la qualita' e la comunicativa dei suoi ospiti, dando inoltre a noi blogger la possibilita' di vivere in modo attivo e diretto i momenti di un cambiamento epocale.Obama, materializza un sogno.
Kay Rush, ce ne ha reso partecipi.
8 commenti:
speriamo che questo uomo sarà un buon un buon presidente
Angelo, io penso che debba ripartire innanzitutto un "sogno italiano". Non credo più in nessuna superpotenza che faccia da Stato Guida. Ieri ero contro l'Urss. Oggi sono contro il "mercatismo globalista" di cui gli Usa sono i leaders. Detto ciò non ho nulla di personale contro l'America e in particolare il suo popolo che ammiro. Ma io avrei certamente scelto un altro presidente, se fossi stata laggiù. Non OBama e non McCain.Abbiamo idee del tutto dissimili. Io sono contraria al multiculturalismo e al multietnicismo.
Io, invece, sono soddisfatta per la vittoria di Obama. Ho tifato per lui sin dall'inizio.
Speriamo che possa iniziare un nuovo corso della politica mondiale.
Non confondiamo l'America e il sogno americano con il cinismo degli Stati Uniti. Sono due cose diverse e antitetiche, che coesistono...
Il sogno si è avverato ed io sono felicissima!
la notizia mi rallegra
buona serata
quoto Nessie :)
e anche Annarita, Stella e Pupottina
Ha ragione Moore, Obama ha fatto sognare, ora tocca a lui realizzarlo.
Dopo 8 anni di incubo Bush scusate se è poco...
Grazie Angel! Spero che questa volta il mio commento sia accettato...c'ho provato più volte. Tornando al tuo post, è un grande momento per noi americani. Spero che la positività arrivi anche in Italia. Il cambiamento sarebbe troppo da chiedere! Kisses, Kay
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