E' una fase storica in cui tutti gridano, urlano, tendono al cambiamento. Per noi campani, quando girera' il vento?
La regione e' ferma, immobilizzata dai suoi atavaci problemi, dai suoi eccessivi contrasti, divisa com'e' tra grandi potenzialita' e pesanti limiti della sua classe dirigente.
Da anni si condannano gli intellettuali e la borghesia di aver abbandonato il territorio. I pochi rimasti non ne hanno determinato il riscatto ma al contrario, accentuato il suo ritardo, decantandone la decadenza.
Per anni la politica locale ha annunciato con il suono delle trombe, programmi tesi ad un'inversione di tendenza. Si e' addirittura proclamato un "contagioso rinascimento", cosa forse avvenuta soltanto nelle menti fantasiose dei nostri amministratori. Costoro hanno costruito una politica fatta di spot, sapientemente veicolati da professionisti della comunicazione che hanno presentato il territorio come il salotto buono di una nobile dimora antica. Non e' stata fatta vedere alcuna traccia di polvere e soprattutto si e' nascosto il resto della casa, ormai decadente.
E' stata la politica del "taglio dei nastri". E' stata la politica della demagogia, espediente che alla lunga si ritorce contro chi la utilizza, quando alla parola non segue l'azione.
Nell'ultimo periodo poi, l'abilita' o piu' sfacciatamente l'astuzia dei nostri amministratori, e' stata quella di nascondersi dietro l'aggravarsi delle emergenze, fenomeni divenuti cronici.
Prima quella dei rifiuti, dove sono emerse responasabilita' dirette di chi governa il territorio, poi quella della criminalita' organizzata, con la recrudescenza dei suoi fenomeni, hanno consentito ai politici locali di celare, quasi occultare i loro fallimenti. Le loro incapacita' a gestire l'ordinario come conseguenza diretta di una eccezionale straordinarieta'.
Anche l'opposizione ha perso del tempo prezioso. Si e' agito soltanto in un' ottica del facile consenso. Non si e' determinata ne' una reale alternativa politica, ne' un diffuso risveglio sociale.
Al tempo stesso, col passare dei lustri, gli attuali amministratori hanno propagato la loro influenza in modo capillare, ramificato, determinando in modo naturalmente organico, un esteso sistema clientelare.
I governanti locali andranno via per fine mandato, non per scelta elettorale. La svolta sara' storica, non politica. Non ci sara' nessun vento di rinnovamento a spazzar via un'aria divenuta ormai putrida.
L'amministrazione locale e' come un malato terminale. Si aspetta la sua fine naturale.
Nessuno ha il coraggio di staccare la spina, pur sapendo che sarebbe la via meno dolorosa.
Da anni si condannano gli intellettuali e la borghesia di aver abbandonato il territorio. I pochi rimasti non ne hanno determinato il riscatto ma al contrario, accentuato il suo ritardo, decantandone la decadenza.
Per anni la politica locale ha annunciato con il suono delle trombe, programmi tesi ad un'inversione di tendenza. Si e' addirittura proclamato un "contagioso rinascimento", cosa forse avvenuta soltanto nelle menti fantasiose dei nostri amministratori. Costoro hanno costruito una politica fatta di spot, sapientemente veicolati da professionisti della comunicazione che hanno presentato il territorio come il salotto buono di una nobile dimora antica. Non e' stata fatta vedere alcuna traccia di polvere e soprattutto si e' nascosto il resto della casa, ormai decadente.
E' stata la politica del "taglio dei nastri". E' stata la politica della demagogia, espediente che alla lunga si ritorce contro chi la utilizza, quando alla parola non segue l'azione.
Nell'ultimo periodo poi, l'abilita' o piu' sfacciatamente l'astuzia dei nostri amministratori, e' stata quella di nascondersi dietro l'aggravarsi delle emergenze, fenomeni divenuti cronici.
Prima quella dei rifiuti, dove sono emerse responasabilita' dirette di chi governa il territorio, poi quella della criminalita' organizzata, con la recrudescenza dei suoi fenomeni, hanno consentito ai politici locali di celare, quasi occultare i loro fallimenti. Le loro incapacita' a gestire l'ordinario come conseguenza diretta di una eccezionale straordinarieta'.
Anche l'opposizione ha perso del tempo prezioso. Si e' agito soltanto in un' ottica del facile consenso. Non si e' determinata ne' una reale alternativa politica, ne' un diffuso risveglio sociale.
Al tempo stesso, col passare dei lustri, gli attuali amministratori hanno propagato la loro influenza in modo capillare, ramificato, determinando in modo naturalmente organico, un esteso sistema clientelare.
I governanti locali andranno via per fine mandato, non per scelta elettorale. La svolta sara' storica, non politica. Non ci sara' nessun vento di rinnovamento a spazzar via un'aria divenuta ormai putrida.
L'amministrazione locale e' come un malato terminale. Si aspetta la sua fine naturale.
Nessuno ha il coraggio di staccare la spina, pur sapendo che sarebbe la via meno dolorosa.
21 commenti:
Se questa classe politica campana attuale è come una malattia, non temi che la cura possa sarà peggio della malattia?
voi siete saempre i soliti fortunati, avete Bassolino !
Ciao Angelo, ti ho aggiunto ai miei blog amici (1 commento) ora possiamo interagire e scambiarci le informazioni e comment.
A volte comunque torna più utile pensare e discutere i poblemi interni che distogliersi e pensare ai successi altrui (parlo del neopresidente Obama e della campagna elettorale Usa)
La Campania è una regione fantastica e bella in ogni angolo, e i napoletani conosciuti in tutto il mondo per la loro innata simpatia , uomini veri.
Uno dei primi interventi da fare secondo me è frenare l'esternalizzazione delle persone, delle menti, che potrebbero giovare a beneficio del territorio.
Buona giornata.
Se vai a leggere il blog di Bassolino, vi troverai il panegirico di Obama, l'uomo che ha dimostrato che esportare democrazia non serve.
Sarà pure vero, ma quando ne importiamo un po' qui in Campania?
Sottoscrivo (da esule) tutto ciò che dici.Sono stata costretta ad abbandonare la mia amata terra natìa per sottrarmi alla urticante politica messa in atto dalla classe di governo campana.Ma ora sono sulla via del ritorno perché ho capito che a nulla serve arruolarsi nell'esercito degli scontenti passivi. Napoletani illuminati sono quelli come te che vivono, raccontano, si indignano ma non fuggono.
Persone che - ci giurerei - sono ancora capaci di innamorarsi.
Sabrinella
Hai ragione.L'attuale maggioranza regionale e della città di Napoli si frantumerà per demeriti (e arroganza politica) propri più che per una (inesistente) azione politica dell'opposiizione.
saluti e complimenti per il blog, clem
Ottimo Sito vi ho linkato sul mio blog se volete contraccambiare sarò onorato!!! Buon lavoro forza e coraggio la lotta è dura e difficile ma non impossibile!!!
non esiste una classe politica decente in Italia, fiurarsi da noi dove fanno politica i fannulloni e i falliti
Forse a noi più che Obama, serve un nuovo Murat, ciao.
Rifondazione Borbonica
Se vi potete consolare qui in Sicilia le cose non vanno meglio.
Qui la classe politica che ha mal governo e continua a governare male pure se si votasse ora vincerebbe le elezioni.
Noi non abbiamo neanche la speranza che possa esserci una opposizione che possa andare al governo per garantire l'alternanza.
Tu parli di "solo tagli di nastri" qui ci sono solo tagli,i nastri se li sono pure fregati.
La regione Sicilia è ad un passo dal baratro ,le città altrettanto .
Insomma da voi manca Obama da noi se dovesse passare non si fermerebbe.
E dire che Napoli è così meravigliosa...
struzzonero
Si spera sempre in un miglioramento, ma come dici tu è lento a venire.
Quoto sabrinella
Onestà, riconoscenza per la bellezza della nostra terra, impegno civile, ma sopratutto il sorriso romantico e rassicurante. La campania ha bisogno di gente come te, magari un giorno potessi indicarlo con un bacio ed una x su una scheda elettorale.
Scilla
il mio blog non è uno spazio pubblicitario in cui venire a sponsorizzare i tuoi post. grazie.
già condivido
Anileda
Scilla, gentile amica sconosciuta, grazie per avermi quotata. La Napoli che respiro in lontananza attraverso le attestazioni di solidarietà civile e sentimentale di persone come te ed Angelo (perché sono sicura che anche Lui non tarderà a mandarmi un cenno di complictà da questa tribuna)riscaldano tutto il mondo che è dietro la mia superficiale apprenza di donna giovane bella e sexy. Questo si limitano a rilvare nei miei confronti gli uomini e le donne di queste latitudini. Ma poco importa: il cosmo interiore di Sabrinella può essere navigato solo dai suoi conterranei ...
Sabrinella
bene i tuoi articoli,gradirei essere inserito nel tuo blog e inserirti nel mio per scambi di vedute. Sai sono un napoletano anchio perchè o sposato una figlia di Napoletani. NAPOLI BELLISSIMA CITTA'
Scilla, ti ringrazio delle belle parole. Qui alcuni napoletani come me, impegnati su un territorio difficile, il "sogno", fenomeno di cui oggi tutti parlano, non lo hanno mai perso.
Mi dispiace non sei lincabile, altrimenti ti avrei contattato direttamente.
Saluti,
Angelo D'amore
Credo proprio che anche se venisse inviata al sole della spiaggia per un'intera estate, sul conto della Iervolino non si potrebbe mai dire...giovane, bella ed abbronzata:)
indi e poscia non si vede alcun rinnovamento...baronerosso1
e bravo..stef
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