venerdì 7 novembre 2008

METTIAMO I PIEDI PER TERRA

Nella vita ci sono tanti momenti che aspettiamo con ansia, con trepidazione, a cui poi diamo enorme aspettativa.
Quando ci avviciniamo alla maggiore eta', attendiamo quel giorno come un momento di profondo cambiamento della nostra persona. Pensiamo improvvisamente, che in un attimo la nostra vita possa prendere un nuovo corso, che tutto cio' che circonda lo inizeremo a guardare con un'ottica diversa.
Anche quando ci sposiamo, viviamo un momento magico, irripetibile. L'amore, la simbiosi con la persona che ci sta accanto in quel momento, ci da forza, ci rende euforicamente ottimisti, ci permette di mettere da parte qualsiasi esitazione dinanzi ad un evento che sicuramente provochera' un mutamento nella nostra vita.
Anche la nascita di un figlio ci provoca tanta emozione. Soprattutto le mamme, ma anche i papa' attendono quel momento come la massima gioia di una vita: allargare la famiglia.
Raggiunti questi tanto attesi desideri, improvvisamente ci rendiamo conto che insieme alla gioia, aumentano le nostre responsabilita', il nostro impegno verso cio' che ci circonda. Alla felicita' segue un momento di riflessione, di maggiore ponderazione delle cose.
Dal sogno realizzato, ci svegliamo mettendo i piedi per terra e vedendo spesso una realta' che e' piu' complessa di come noi l'abbiamo ipotizzata.
Quel momento tanto agognato ci appare, quasi mettendoci timore, nel suo aspetto nascosto, nel suo lato che non conosciamo o quanto meno mai immaginato. Dobbiamo comunque affrontarlo, poiche' ora fa parte della nostro presente, della nostra vita.

Con Obama, oggi il mondo vive un sogno. Da tanto tempo si e' atteso questo cambiamento.
Da un lato c'e' un uomo solo che ha voluto ciecamente che cio' si avverasse.
Dall'altro una moltitudine di persone che ha spinto in questa direzione, sperando l'avverarsi di una tanto attesa utopia.
Finalmente il momento e' arrivato. C'e tanta aspettativa. L'eccitazione e' palpabile.
Bisogna adesso mettere i piedi per terra, affrontare la dura realta' delle cose e capire che l'avverarsi di un desiderio tanto atteso, non e' la fine di un percorso ma solo il primo gradino di una lunga scala da superare.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Angelo
sei magico, sopratutto quando parli dell'amore. Riesci a smuovere le roccie che s'incagliano nell'intestino della vita. Hai proprio ragione oggi è tempo di risalire la china. Obama è un uomo che rasserena, ispira fiducia, è giovane, attraente. Speriamo bene. Ho appena letto che ha nominato come capo di gabinetto un tal Rahm Emanuel, banchiere israeliano, figlio di un terrorista israeliano, definito dalla stampa israeliana come il "nostro uomo alla casa bianca". Dobbiamo augurarci che non si circondi di persone poco affidabili.
La scala è lunga e noi dobbiamo mettere i piedi per terra, e che la scala non si chiami stairway to heaven.
Complimenti per il blog e per la travolgente dolcezza delle tue parole.
Scilla

Gianna ha detto...

Sì infatti.Obama è carico di responsabilità, ora.

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo. Hai colto un aspetto importante di questo grande momento storico. Il cambiamento si è avviato grazie alla visione di un uomo e a tanti americani che la condividono. Ora sta a tutti noi, completare questa visione e farla diventare realtà, stando come dici tu, con i piedi ben piantati per terra. Dobbiamo rimettere in discussione il nostro stile di vita, il nostro consumismo, la nostra indifferenza, il nostro ritmo frenetico, le nostre divisioni, la nostra ipocrisia e incominciare a immaginare una vita più sana, più giusta, più bella.
Dobbiamo rinunciare a dei bisogni illusori, creati dal vuoto delle nostre anime e iniziare finalmente a vivere veramente.
Dobbiamo renderci conto che siamo parte di un tutt'uno e che non possiamo più permettere che una parte di noi stia male, perchè inevitabilmente farà star male tutti gli altri.
Dobbiamo essere consapevoli che siamo tutti fratelli e sorelle.

Adriano Smaldone ha detto...

si mettiamoli questi piedi per terra perchè fino ad adeso i piedi ce li hanno sempre messi ni testae io mi sono soccciato di tenere questo pesantone su quest'ultima

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

E allora auguriamo un buon lavoro al nuovo presidente degli Stati Uniti.
Grazie per la visita al mio blog e complimenti per il tuo bel spazio.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ciao Angelo, i piedi in terra li ho già messi da un bel pezzo...l'ho già scritto, forse sono uno dei pochi che non apprezza né Obama né McCain. Secondo le mie prime impressioni (ma spero di essere smentito e di poter repentinamente cambiare idea) Obama è una farloccata, una "moda": Obama ha vinto le elezioni solo perché è nero (o perché è abbronzato) il che è un'idiozia. A questo punto preferivo di gran lunga Condoleeza Rice che è forte, decisa ed ha grande esperienza.

Tu sai che non mi piacciono gli slogans e le parole d'ordine, né le lacrimucce mammone italiche: cambiamento...ma di che? Anche Prodi ha invocato il cambiamento e vedi come ha ridotto l'Italia. Anche Veltroni invoca il cambiamento, che Dio ce ne scampi e liberi.

Obama non sa un piffero di politica estera esattamente come McCain (pensa che addirittura la Palin intervistata dalla Fox si è esposta ad una figuraccia da chiodi perché pensava che l'Africa fosse una nazione e non un continente). Obama non sa nulla nemmeno della scarsa efficienza delle tecnologie per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, spenderà un oceano di denaro ed otterrà proporzionalmente pochissimo (te lo dice un ingegnere). L'unica vera soluzione al problema dell'energìa è il nucleare perché ti garantisce continuità, indipendenza dai capricci del meteo o del sole e soprattutto un'enorme produzione di energìa. Obama vuole rettificare la sanità ma anche Clinton lo promise ed in otto anni non fece assolutamente nulla di rilevante. E poi chi li pagherà i costi di una simile rivoluzione? Aspetta e vedrai che musica quando gli americani si sentiranno la manina di Obama nel borsellino... Obama è un pacifista (come McCain che infatti non è mai stato amato dai repubblicani) e tutti sappiamo che quando si abbassa il fucile gli altri ti sparano in faccia. Non è un caso il messaggio di Bin Laden, "andate via dal Medio Oriente e convertitevi all'Islam". Come benvenuto non c'é mica male...altroché le abbronzature di Berlusconi!

Io invece vedo un terribile pericolo ed una catastrofe imminente in questa presidenza: temo un'amministrazione stile Carter, inetta, bolsa e pasticciona, incapace di difendere il paese e di rispondere con gesti forti e fermi.

Guarda, caro Angelo, ho un notevole fiuto per le persone perché sono imprenditore anch'io. Spero che per la prima volta il mio fiuto mi abbandoni. Lo spero veramente.

Altroché sogno, questo signore mi fa venire gli incubi.
E vedrai che la gente, dopo aver finito di sniffare la pista di coca mediatica, si sveglierà presto!

Tieni d'occhio i sondaggi e vedrai quanto dura la popolarità di questo presidente...

Annalisa ha detto...

Ciao Angelo apprezzo e condivido molto quello che hai scritto...negli altri siti ho letto che Obama non potrà mai portare niente di buono solo perchè è di colore e questo per loro significa sfortuna...ma come uno solo perchè ha la pelle di un altro colore non può essere presidente?Ma stiamo scherzando?Non voglio pensare che esistono ancora persone cosi' razziste e soprattutto ignoranti!!!Comunque a me Obama ispira fiducia e penso che con lui cambieranno molte cose in positivo!!!Un bacio...Annalisa

Anonimo ha detto...

Ciao Angelo!
Ricambio la tua visita.
Anche se capiti in un momento in cui sono abbastanza assente dalla Blogsfera.

Io, inutile dirlo, sono contenta e soddifatta che Obama abbia vinto. Ma freno gli entusiasmi e mi limito ad aspettare e vedere cosa succederà per ora!

Anonimo ha detto...

Barack Obama ha vinto le elezioni ed è il 44° presidente U.S.A.
E ora?
Noi dello staff di “Italy for Obama” vogliamo sapere come la pensi.

Visita il nostro Blog e scrivi un tuo commento sul seguente post:

http://italyforobama.blogspot.com/2008/11/ora-la-parola-te.html

Se partecipi alla nostra iniziativa, riceverai un nostro regalo speciale: “L’OBAMA COMMEMORATIVE DOCUMENT”.
Se vuoi, diffondi questa nostra iniziativa nel web tra i tuoi contatti.
Yes we can!

Carmine ha detto...

l'elezione di obama è solo un primo gradino per un cambiamento, l'ostruzionismo contro di lui, sarà sopratutto economico e politico più che razziale. al di la degli idelai e dei progremi nobili esiste una realtà dove metterci mano è molto difficile, non mi piaccicono colore che criticano prima jetset. Meglio un tentativo di cambiamento di Obama che la continuazine della politica economica dei repubbicani che tutto il mondo deve pagare in termnini non solo economici.

Franca ha detto...

Io penso che Obama sia sicuramente meglio di Mc Cain, ma penso anche che le due maggiori formazioni politiche americane non siano troppo diverse tra loro.
In un articolo ho letto:
"...Obama è indiscutibilmente uomo del sistema americano, interno alle compatibilità capitalistiche dei suoi gruppi dominanti, proprie di quella che è tuttora la più grande potenza imperialistica del pianeta. E il sostegno ricevuto “dalla voce del capitale mondiale, il Financial Times, qualcosa vorrà pur dire”...".
Io condivido questa lettura...

Angelo D'Amore ha detto...

il cambiamento in america sara' lento e graduale.
obama si iniziera' a capire quando varera' la squadra di governo.
per il momento ha scelto come braccio destro rahm emanuel, israeliano nazionalista, molto a destra.
in italia le polemiche sono frutto della pochezza del governo ombra.
il cambiamento ci sara' anche da noi se chi e' contrario a berlusconi iniziera' a fare una sana politica per il paese e non una limitata e sterile politica contro un singolo uomo.
la sinistra e' scomparsa per questo motivo. gli operai non piu' al centro delle attenzioni del partito, hanno votato lega o si sono astenuti.
da noi il cambiamento sara' ancora piu' lento, abbiamo una mentalita' meno elastica, una classe dirigente vecchia, una frantumazione di partiti e correnti di pensiero ancora ampia anche se ora piu' ridimensionata.
veltroni non e' obama e sopratutto obama non e' veltroni.
ricordiamoci che con il democratico kennedy, iniziava l'embargo a cuba.
saluti,
angelo

Anonimo ha detto...

intanto è una rivoluzione e la potente carica simbolica di un afroamericano alla casa bianca è già un cambiamento. Potranno esservi anche degli stopo and go,come tanti nella storia, ma nulla sarà più come prima e non solo in america -:)
ps. e togli questa moderazione ehehehe

Unknown ha detto...

sicuramente Obama ha davanti a sè un lungo e difficoltoso cammino. Meno male che ha ottenuto il sostegno politico-morale di gran parte del mondo, mio compreso. voglio soffermarmi un attimo sulla questione razziale che, seppure ha inciso sulla sua elezione, è quella che i malpensanti ritengono sia stata l'asso nella manica di obama. appena ieri è deceduta l'artista musicale miriam makeba , decesso avvenuto subito dopo la sua partecipazione al concerto contro la camorra tenutosi in castelvolturno. miriam, come obama,come martin luter king,e tanti altri, è vissuta nel disagio sociale per l'appartenenza razziale.anch'ella ha subito profonde umiliazioni; addirittura ha subito l'esilio inflittole dal governo sudafricano; si è vista censurare le sue canzoni perchè con esse attuava una pacifica lotta per l'uguaglianza. quindi,obama come lei e come tanti altri sogna un mondo dove "finalmente l'uomo non sarà giudicato dal colore della pelle....."il sogno di obama, però, non è circoscritto alla questione razziale soltanto; è auspicabile che il presidente eletto sia valutato come grande uomo politico mondiale, capace di interpretare le esigenze di tutti gli americani e capofila dell'impegno per la pace nel mondo, con particolare sguardo al medio oriente e alla questione economica globale.