Se una domenica decido di portare mio figlio alla partita e nell'entrare, lui desideri comprare una bottiglietta d'acqua, gli stewards al varco lo obbligheranno a togliere il tappo e lo "costringeranno" a bere il contenuto tutto di un sorso, prima di accedere agli spalti. Così recita il regolamento di sicurezza.
Ieri sera, allo stadio Ferraris di Genova, chi a controllato i tifosi serbi (veri e propri anarchici di estrema destra) al varco? E' possibile che si introducano tutti quegli oggetti contundenti all'interno di uno stadio? Nessuno ha pensato di far ritardare il loro ingresso, dopo che gia' avevano creato disordini in citta'?
Si trattava di pericolossisimi personaggi, legati all'ultranazionalismo serbo, che pochi giorni or sono, avevano messo sotto assedio la citta' di Belgrado, in occasione di una manifestrazione organizzata dal gay-pride.
Le autorita' italiane hanno affermato di non aver ricevuto avvisi in merito, ma semplici comunicazioni di servizio. A prescindere dal solito scarica barile delle responsabilita', ieri a Genova, nel gestire gli incidenti nello stadio, qualcosa non ha funzionato.
Si puo' rimanere ostaggio di un centinaio di irriducibili scalmanati che di certo non sono andati allo stadio per vedere la partita?
E' scoppiato un caso diplomatico tra Italia e Serbia.
Questa volta l'efficienza "nordica" del Ministro Maroni, in termini di sicurezza, ha fatto cilecca.
Da parte sua, il numero uno del Viminale, afferma di aver evitato una tragedia. Di certo, qualcosa ieri sera non ha funzionato. Era piu' che evidente il livello di impreparazione e l'imbarazzo disarmante nell'affrontare i disordini.
L'Uefa, oltre a dare la vittoria a tavolino all'Italia, punira' in modo esemplare la Serbia.
Ma in questi casi, ci saranno molto probabilmente, sanzioni anche per l'Italia.
Ieri sera, allo stadio Ferraris di Genova, chi a controllato i tifosi serbi (veri e propri anarchici di estrema destra) al varco? E' possibile che si introducano tutti quegli oggetti contundenti all'interno di uno stadio? Nessuno ha pensato di far ritardare il loro ingresso, dopo che gia' avevano creato disordini in citta'?
Si trattava di pericolossisimi personaggi, legati all'ultranazionalismo serbo, che pochi giorni or sono, avevano messo sotto assedio la citta' di Belgrado, in occasione di una manifestrazione organizzata dal gay-pride.
Le autorita' italiane hanno affermato di non aver ricevuto avvisi in merito, ma semplici comunicazioni di servizio. A prescindere dal solito scarica barile delle responsabilita', ieri a Genova, nel gestire gli incidenti nello stadio, qualcosa non ha funzionato.
Si puo' rimanere ostaggio di un centinaio di irriducibili scalmanati che di certo non sono andati allo stadio per vedere la partita?
E' scoppiato un caso diplomatico tra Italia e Serbia.
Questa volta l'efficienza "nordica" del Ministro Maroni, in termini di sicurezza, ha fatto cilecca.
Da parte sua, il numero uno del Viminale, afferma di aver evitato una tragedia. Di certo, qualcosa ieri sera non ha funzionato. Era piu' che evidente il livello di impreparazione e l'imbarazzo disarmante nell'affrontare i disordini.
L'Uefa, oltre a dare la vittoria a tavolino all'Italia, punira' in modo esemplare la Serbia.
Ma in questi casi, ci saranno molto probabilmente, sanzioni anche per l'Italia.
Il paese ospitante l'incontro infatti, e' quello che deve garantire la sicurezza. Speriamo che l'Uefa ci eviti una cocente beffa.
1 commento:
E' assolutamente provato dalle immagini che abbiamo visto all'interno dello stadio di Genova che la sicurezza è la prima imputata per quanto è successo. I serbi dovevano essere fermati prima della loro entrata. Maroni basta vederlo in faccia per capire chi è.
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