lunedì 2 novembre 2009

PDL CAMPANIA: LENTEZZA DECISIONALE

I giorni passano, la decisione non arriva. Il PDL deve scegliere il suo candidato alla corsa in regione Campania per le elezioni del prossimo marzo. La questione sta diventando molto complessa, si sta perdendo nei meandri di una battaglia navale interminabile. Le correnti sono divise, l'incertezza e' dominante. Molti dimenticano che nelle 13 regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria) dove si rinnovera' il consiglio, solo 2 (Lombardia e Veneto) sono in mano al centro-destra. Il voto acquista un'importanza notevole. Il quadro politico, nonostante la diffusione di sondaggi che evidenziano il gradimento per l'operato del Governo, e' in continuio mutamento. Molti elettori di destra come me, non sempre condividono la politica del Premier e sicuramente non sempre apprezzano le sue scelte. L'astensionismo(da me praticato alle passate elezioni europee) potrebbe diffondersi anche qui in Campania, se la destra non puntasse su di una candidatura davvero autorevole.
Si sbaglia se si pensa che siccome Bassolino e' uscente e non rieleggibile, non lasciando di certo un bel ricordo del suo operato, la battaglia sia gia' vinta. Il PD si e' riorganizzato, nei suoi vertici nazionale e regionali, e' pronto a dar battaglia e il fatto che anche Bassolino non sia piu' candidabile, indirettamente da nuovamente al partito una maggiore serenita'.
Dall'altra parte sono circolati tanti nomi. Quello di Cosentino sembra aver sbaragliato tutti. La Carfagna, nonostante svolga un ruolo di Ministro della Repubblica, sembra acerba per addentrarsi nelle sabbie mobili del territorio. Caldoro, ex-socialista, politico di maggior esperienza, non pare godi di grossa fiducia all'interno della corrente di centro-destra campana. Fini, anche su indicazioni e suggerimenti del conterraneo Bocchino, preme su Berlusconi per imporre Viespoli, ex-AN come suo delfino. Lettieri, Presidente degli industriali, pare abbia risposto: no grazie. L'ipotesi dell'outsider Bertolaso, al momento pare rimanere appunto, un'ipotesi.
Cosentino gode di molto consenso ma dobbiamo vedere se questo basti. Lui si e' trovato a guidare l'ex partito di FI in regione, anche in contrasto con i Martusciello(oggi spariti dallo scenario politico locale) dopo la sorona sconfitta alla presidenza della provincia di Caserta. Berlusconi non poteva gettare a mare un patrimonio di voti, consenso e potere a livello locale. Quindi la sua sconfitta fu premiata con una promozione. Poi, nelle passate elezioni nazionali, con la nuova regola della candidatura dall'alto, Cosentino si trovo' proiettato in cima alle liste, ottenendo un'infinita' di preferenze, coincise poi, con la sua nomina a Sottosegretario dell'Economia. Ma sul probabile candidato a Governatore ci sono molte ombre.
Il partito, nella figura di Berlusconi, se la sentira' di puntare su questo candidato, per le sue ambizioni di vittoria?

Nessun commento: