mercoledì 7 ottobre 2009

NAPOLI E' DI NUOVO "NA CARTA SPORCA"

Lentamente, ma in maniera continua e costante, l'immondizia ritorna a far capolino tra le strade della citta'. Ieri il quotidiano Roma di Napoli, mostrava un dossier su come e' ridotto il salotto buono della citta' e in quale stato versano le vie del belvedere cittadino.
Se ci spostiamo nell'hinterland, la situazione e' ancora peggiore. Cumuli di immondizia fanno orrenda mostra di se. Gli assi viari di collegamento tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, strade che percorro ogni giorno in auto, sono vere discariche a cielo aperto. Tutte le aree di sosta, si sono trasformate in terrificanti sversatoi.
Di questi scenari non si sa piu' notizia. Il messaggio che deve passare e' che l'emergenza rifiuti e' alle spalle. Fare rumore su queste tematiche, in questo momento, non serve a nessuno. Il Governo asserisce di aver compiuto un miracolo, le amministrazioni locali, ritornate a gestire l'ordinario, non possono gia' dichiarare tale stato di imbarazzante difficolta'.
Senza ombra di dubbio, va stigmatizzato il comportamento assolutamente incivile da parte della cittadinanza. Al tempo stesso, molte ombre rimangono sull'effettiva uscita dall'emergenza.
Riusciranno i comuni campani a raggiungere il 25% di differenziata entro la fine dell'anno in corso, pena il commissariamento? A che punto si trova in essere la fase progettuale in merito agli altri termovalorizzatori dichiarati dal Commissario di Governo Guido Bertolaso, nello specifico, quello di Santa Maria la Fossa nel casertano, quello nella citta' di Salerno e quello che dovrebbe sorgere nella zona orientale di Napoli?
Inoltre, la situazione potrebbe diventare nuovamente drammatica, se con ogni probabilita', migliaia di lavoratori del comparto, non vedranno rinnovato il loro contratto per fine anno. A distanza di oltre un anno dal rientro dell'emergenza, nuovi inquietanti scenari pare stiano incombendo sul territorio.
Quello che certo e' che Bertolaso ha dichiarato epressamente di voler concludere il suo compito alla Protezione civile, chiedendo il pensionamento a fine anno.
Il Premier e' parso molto contrariato di cio', ma lui ora, dopo la bocciatura del lodo Alfano, ha ben altro a cui pensare.

1 commento:

Franco Tambaro ha detto...

Berlusconi non ha risolto - né intendeva farlo, né poteva farlo - il problema-monnezza, anzi: l'affaire-monnezza. Ma le responsabilità politiche locali erano e restano evidenti. Giustissimo il commissariamento che Bertolaso potrebbe proporre per i Comuni inadempienti. Altrimenti, non si vedrà mai una via d'uscita!
Quanto ai termovalorizzatori, si consideri, finalmente, l'opzione-Thor:

http://www.youtube.com/watch?v=vo7glUJAREk

...piuttosto che ritenere un modello l'ecomostro di Acerra!