mercoledì 20 maggio 2009

LE INCOGNITE DI UN CAMBIAMENTO

La scadenza elettorale si avvicina. Il clima politico questa volta non sembra rovente. Qui in Campania non si aspetta altro che l'inizio del rinnovamento. Come ho detto spesso da questo spazio, la svolta sara' storica, non politica.
La sinistra ha fatto il suo tempo, quella che oggi si chiama destra - un contenitore acchiappatutto senza anima e personalita' carismatica - in cui personalmente, non mi riconosco, si appresta a conquistare la Provincia di Napoli, un'Istituzione che specie in Campania, non ha mai contato molto.
Non mi esprimo sul candidato. E' stata fatta una scelta di "consenso" e non di contenuto.
Intanto molte verita' vengono sottaciute o strategicamente ovattate. Accendere troppo i riflettori non conviene alla politica, ne' a chi nel breve non governera' piu', ne' a chi dovra' addossarsi tale pesante fardello.
Napoli e il territorio campano, restano aree ad elevatissima presenza criminale.
La massiccia presenza di forze dell'ordine - in molti non sanno che parte dei loro straordinari e' congelato momentaneamente come risorsa da destinare all'abruzzo - sta dando importantissimi risultati in termini di arresti e sequestri di beni, meno purtroppo nel numero dei morti ammazzati.
Il degrado continua a regnare sovrano. La spazzatura nell'hinterland, specie nella provincia di Caserta, torna a far capolino. Anche le spiagge del litorale domizio, sono invase dai rifiuti, diventati stabile conformazione morfologica del paesaggio marino, le cui acque hanno raggiunto livelli di inquinamento da codice penale.
Nel capoluogo si ripetono scene da far west. Giorni or sono si e' verificato l'ennesimo assalto ai vigili urbani, dopo il fermo di un minore extra-comunitario.
Grosse devastazioni sono state perpetuate anche dai disoccupati organizzati. Scene di guerriglia urbana hanno paralizzato la citta'. Occupate le impalcature utilizzate per i lavori di restauro della galleria Umberto, decine di cassonetti rovesciati, autovetture ribaltate, lancio di fumogeni, incendiato un autobus e occupata la zona che porta al nuovo sversatoio cittadino di Chiaiano. Al grido "mafiosi, mafiosi" il corteo ha cercato di fare un blitz anche nel teatro Augusteo, dove si teneva una convention del PDL.
Nel frattempo la sanita' e' sull'orlo della bancarotta. L'ospedale pediatrico Santobono, e' un vero inferno. La terapia d'urgenza ha rischiato la paralisi. I bambini sono stati tenuti sulle barelle come in un lazzaretto. In altri reparti invece, i letti vengono utilizzati per ammassare le sedie. Questo e' il caos in cui versa la sanita' locale. Fare il medico da queste parti e' diventato ormai una missione.
In citta' la concentrazione di idrocarburi, complice l'improvviso aumento delle temperature, ha sforato per l'ennesima volta i parametri di sicurezza. Si continuano a realizzare blocchi provvisori del traffico, senza generare un efficace piano alternativo. Nel frattempo l'amministrazione locale, propone il divieto di fumo oltre che allo stadio, anche nei parchi pubblici.
Effimera originalita', approssimazione e patetica improvvisazione, da queste parti, oltre a essere prerogative caratteriali , diventano "compiute" lineee strategiche di chi governa la res pubblica.
Il tanto atteso rinnovamento, portera' un cambiamento? La svolta sara' di idee o di potere?

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