lunedì 4 agosto 2008

OLIMPIADI DI PECHINO: DIRITTI, CENSURA, DOPING

Tra pochi giorni avra' inizio la manifestazione Olimpica a Pechino.
L'avvicinamento a questa data e' stato preceduto da tante polemiche e da molti dubbi.
Si partì anni or sono, ipotizzando che la macchina organizzativa non sarebbe stata all'altezza di un evento così importante. I cinesi pero' ci hanno ancora una volta stupiti per la loro certosina e laboriosa applicazione, realizzando opere che resteranno veri simboli dell'architettura moderna.
Restano dubbi circa le condizioni meteorologiche e soprattutto in merito all'alto tasso di smog presente nella capitale.
Diverso e' il discorso relativo alla mancanza di diritti civili in quel Paese e di come il regime sfrutti tale evento come mero simbolo rappresentativo della sua grandezza.
Grosse sono state le polemiche verso gli abusi subiti dal popolo Tibetano che ha avuto un po' di visibilita' grazie proprio all'evento Olimpico, per gridare al mondo intero tutta la sua sofferenza e i suprusi patiti ad opera del Governo Centrale.
Si e' parlato altresì, delle limitazioni dei diritti civili fondamentali degli stessi cinesi, specie per quanto concerne la liberta' di pensiero e di comunicazione dello stesso. C'e' stata una grossa censura verso i nuovi mezzi comunicazione, come internet e la sua diffusione, essendo meno controllabile e manipolabile da parte del Governo.
Nel corso della passata primavera, in diverse occasioni, furono avanzate intenzioni di non partecipazione ai giochi da parte di tanti Paesi. Alla fine pero', tutti le maggiori diplomazie internazionali, pur dichiarando solidarieta' alla minoranza Tibetana e sostegno alle liberta' soggettive della popolazione cinese, hanno tranquillamente inviato i loro atleti a Pechino, in un'ottica chiaramente commerciale, per non inimicarsi il gigante asiatico.
Gli ultimi giorni precedenti le gare invece di essere caratterizzati da commenti piu' propriamente tecnico-sportivi, sono incentrati sulle vicende relativi al doping e sul numero di atleti che si presume saranno "beccati" positivi ai test. Purtroppo anche la squadra italiana pare al momento, essersi macchiata di questa vergogna.
Le Olimpiadi una volta erano occasione di incontro tra i popoli e di sana competizione agonistica.
Oggi sono diventate strumento di rappresentazione politica, sfrenata ricerca di visibilita' commerciale e, a volte purtroppo, falsata rappresentazione atletica.
Speriamo che lo sport, quello vero, prevalga sempre e comunque.

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