domenica 13 gennaio 2013

MONTI CON GLI ZOMBI, RISUSCITERA' I MORTI

Il progetto di Monti e' di frantumare i poli per promuovere un nuovo soggetto politico moderato, un grande centro riformatore, capace di rifondare il Paese. Ci riuscira' il professore? Penso che pian piano che la campagna elettorale va avanti,  si inizino ad intravedere i primi limiti di questo disegno, dovuti a mio modesto avviso, alla presenza di due grandi elementi di contraddizione nel suo interno. Il primo, e' lo stesso Monti. Il secondo, i suoi compagni di avventura.
Monti calandosi in politica (altro che salirci...) rinuncia a priori alla sua posizione super partes, alla sua figura tecnica, alla sua esperienza e grande conoscenza, doti che avrebbe potuto mettere a disposizione del Paese in altri modi e, soprattutto, in altre circostanze. Inevitabilmente poi, il Presidente del Consiglio uscente, e' stato l'uomo che ha inasprito duramente la tassazione, prendendo soprattutto da chi aveva poco. La sua figura, per tale motivo, e' difficile da riproporre.
Il professore inoltre, si e' scelto dei compagni d'avventura davvero improponibili.
Casini e' l'eterno opportunista, il nuovo Mastella, colui il quale dimentica d'improvviso i suoi passati berlusconiani, le sue amicizie con Cuffaro. E' un "professionista" della politica che, tenedosi buono il clero e sbandierando politiche per la famiglia,  ha sempre cercato alchemiche alleanze per sbarcare il lunario.
Fini e' un uomo al capolinea. La sua figura e' triste, dimessa, non suscita piu' emozione. Il suo carisma e' ormai un vago ricordo del passato. E' colui il quale ha ucciso la destra italiana, prima cancellandone la storia e poi contribuendo in modo inconfutabile, allo sfascio della precedente maggioranza di governo. E' un ex-leader in cerca d'identita', tra spinte europeiste, aperture progressiste e nostalgie nazionaliste.
L'obiettivo di Monti era quello di indebolire il centro-destra ed il centro-sinistra, proponendosi come alternativa. Alla fine, la sua azione, andra' a polarizzare queste concentrazioni, le quali si compatteranno nuovamente, camuffando i loro limiti, le loro reciproche incongruenze (da un lato la rinnovata alleanza PDL- Lega; dall'altra l'ingombrante presenza di Vendola per il PD). Il rinvigorirsi dei due poli, ancora una volta, consentira' di nascondere sapientemente sotto al tappeto, una spessa coltre di polvere, rappresentata dalla loro mastodontica organizzazione d'apparato e dalla loro siderale distanza dalla gente.
Monti scegliendosi come alleati due zombi, andra' a risuscitare i morti!






2 commenti:

Giovanni ha detto...

Effettivamente il nuvo che avanza rappresentato da Casini e Fini, insieme 70 anni di politica e presenza in Parlamento, fa ridere, se non fosse tragico. Il loro continuo riferirsi in termini critici a cosa fa e cosa dice Berlusconi e' veramente ogni volta un insulto all'intelligenza delle persone, visto che hanno fatto insieme dal 1994 il primo sino al 2006, il secondo fino al 2010, un lungo tratto della loro storia politica. Detto ciò, la lista civica presenta una novità importante, in un mondo dove in Campania Cosentino e Labboccetta sono candidati: l'assenza di ex parlamentari, l'assenza di indagati o condannati in primo o secondo grado, la presenza di persone di valore vero nella società civile. Due nomi, giusto per spiegare cosa penso: Ilaria Capua, Riccardo Puglisi. Se fosse stata da sola, sarebbe stata una vera tentazione.

Angelo D'Amore ha detto...

un solo buono ingrediente, non fa buona una pietanza...