martedì 27 dicembre 2011

GIORGIO BOCCA: UN INTELLETTUALE ANTIMERIDIONALE

Il Paese ricorda la morte di Giorgio Bocca, grande giornalista, scrittore, partigiano. Tutti ricordano la forza ed il coraggio delle sue denunce, l'impeto delle sue parole, un giornalismo linerare, concreto, schietto. Per tanti e' stato un maestro irragiungibile, un punto di riferimento nel quotidiano lavoro di cronista.
Bocca fu considerato partigiano serio. Lui all'epoca, combatte' per davvero sulle montagne non fu semplice oratore o testimone di quei fatti. Per molti il suo giornalismo senza fronzoli, ruvido, permeato di critica quasi violenta ed al tempo stesso pervaso di inventiva letteraria, si forgia in quel tempo, tempo di guerra e dittatura. Ma chi fu partigiano coraggioso, non puo' per tale motivo, pretendere di incarnare il verbo assoluto a prescindere, possedere licenza gratuita ed insindacabile di offendere, velleita' certificata e garantita anche dalla veneranda eta' alla quale giunse lo scrittore.
Nel rispetto della sua morte, trattasi sempre di una persona, vorrei tuttavia ricordare il Bocca antimeridionale, sprezzante oratore di una terra, il sud, ed i suoi abitanti, considerati dal giornalista, gente miserabile, appestata, senza futuro.
Nella sua ultima intervista pubblicata da Libero (29/9), rilascia la consueta serie di dichiarazioni contro il Sud, considerato "un cancro" abitato da "gente orrenda" , "repellente e mostruosa". Per lo scrittore, Palermo e' una citta' che "puzza di marcio", Napoli sarebbe "un cimiciaio", i loro abitanti belve da caccia grossa con le quali non si può fraternizzare".
Bocca, non nuovo a questo tipo di dichiarazioni, ha offeso milioni di persone contribuendo in maniera determinante alla diffusione di luoghi comuni e di un razzismo antimeridionale rischioso e dannoso in un momento delicato e complesso come quello che l’Italia (ed in particolare l’Italia meridionale) sta vivendo tra crisi economiche, disoccupazioni crescenti, un’emigrazione soprattutto giovanile sempre più drammatica e questioni meridionali tuttora irrisolte dopo 150 anni.
Sara' stato un grande intellettuale. Sicuramente un antimeridionale, uno scrittore che ha offeso, umiliandoli, una parte di italiani che, tutto sommato, non rimpiangeranno la sua scomparsa. Non avevo mai visto questo filmato. Ve lo giro, sperando che in paradiso non ci sia posto per quest'uomo. Un uomo che, dall'alto della sua cultura e, dal territorio di sua origine, di certo sapeva quanto fosse ricco e prosperoso il sud, prima della venuta dei Savoia. Altro che millenaria decomposizione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto personalmente Giorgio Bocca a Milano quando ero ragazzo. Lui teneva dei corsi di "giornalismo" in un centro sociale vicino a piazzale Corvetto (perché c'era del tenero con un'assistente sociale). Avendo saputo che mio padre era napoletano e per di più militare che dopo l'8 settembre non aveva buttato la sua divisa alle ortiche, mi cacciò a male parole dal corso. Non ho un buon ricordo di Giorgio Bocca.

Angelo D'Amore ha detto...

anonimo,
ho visto un plebiscito di consensi verso quest'uomo, nessuno che abbia osato mettere i puntini sulle i.
nessuno ha voluto correre il rischio di bruciarsi.
grillo, saviano, travaglio e gli altri oratori in cerca di visibilita', che fanno?

Anonimo ha detto...

Dissento totalmente con il panegirico che hanno fatto di quest'uomo e aggiungo:sarebbe anche ora di ridimensionare il "mito" della resistenza,e approfondirne invece i dati storici.
Julien Sorel.
Viva le gente del sud,che non nega un pasto decoroso nemmeno ad un cane.Al nord posso dire lo stesso?

Anonimo ha detto...

come tu avrai notato non ho menzionato Bocca nel mio blog.....a parte che non uso fare cronaca se non per interesse personale...
Bocca è stato un partigiano....ha lottato per la liberazione dal fascismo, ma non è stato certo un intellettuale, secondo me era pure molto ignorante....
Giornalista? lo sono in tanti.....
Non sapevo di questa sua intolleranza razziale di casa nostra.....
alla fine era solo un pirla come tanti.....mi sa....
bacini

Angelo D'Amore ha detto...

Anonimo,
concordo. diventare nemici di chi fine al giorno prima era alleato, fa capire quanto fosse "ardita" la resistenza.

Angelo D'Amore ha detto...

Kamala,
mi sarei aspettato qualche distinguo da parte degli addetti ai lavori. penso che personaggi in cerca di visibilita', come saviano e travaglio, non abiano voluto correre il rischio di bruciarsi, e poi, in fin dei conti, loro sono foraggiati da repubblica, quindi pur volendo, non possono andare contro il loro padrone.