sabato 17 dicembre 2011

IL PAZIENTE E' MALATO. NON DIAMO LA COLPA AL MEDICO

Passa la manovra " salva Italia ". Ma il Paese uscira' dal guado? Per Monti, l'Italia ce la fara'.
Sara', ma al momento tutte le previsioni sono negative, pessimistiche, tendenti alla depressione. L'Italia e' ferma, la produzione calera', anzi ci sara' una crescita negativa. Siamo entrati di fatto, in recessione.
Gli analisti di settore, prefigurano il 2012 come una anno nefasto, dove tutti gli indicatori economici segneranno un decremento. Ma se il paziente Italia era gravemente malato, non penso che la colpa sia del medico.
Dopo i tagli previsti e gli inevitabili aumenti delle imposte, il Prof. Monti, riuscira' a far ripartire l'economia? Al rigore lacrime e sangue, seguira' la crescita? Se il buongiorno si vede dal mattino, il cielo del nuovo Governo, minaccia tempesta.
Monti si e' dovuto piegare ai diktat di alcune lobbies di potere, come quella dell'ordine dei farmacisti, dei tassisti e degli edicolanti, senza parlare del Vaticano, i cui beni immobiliari pare, non siano al momento soggetti all'imposta della nuoca ICI.
Dopo anni di malapolitica, il governo dei tecnici, degli illuminati professori, ha il doloroso compito non solo di trovare i soldi per evitare il collassamento della Nazione, ma anche quello molto piu' articolato, di modernizzare il Paese, di rilanciarlo in chiave europeista.
Per fare cio', Monti volendo o nolendo, deve confrontarsi con la politica. Stiamo solo all'inizio, il cammino si preannuncia tortuoso.
Non so se faccia piu' paura affidarsi agli interventi di Monti o augurarsi la sua prematura uscita di scena, affidandosi nuovamente a quegli stessi politici che, a noi italiani penso, non abbiano piu' nulla da dire.
In molti sostengono l'incostituzionalita' o l'antidemocraticita' di questo governo, in quanto non eletto da nessuno. Personalmente, oggi, con lo scenario politico-nazionale esistente, il mio appoggio non lo darei a nessuna forza politica, peraltro sempre piu' divise al loro interno ed in perenne ricerca di una nuova identita'.
Meglio un commissario che mediocri politici, in molti casi veri e propri malfattori. La forza di Monti e' direttamente proporzionale alla pochezza dei politici esistenti, un branco di inetti che ci ha condotto nel baratro.


2 commenti:

Nessie ha detto...

Questo post disattende per qualità i due precedenti. Non posso essere d'accordo. Monti se ne deve andare, e pure quei politici che l'hanno voluto mettendosi da parte (cioè la maggioranza). Tenerci Monti è un po' come fare la fine di quel contadino disperato a cui la mafia ha distrutto il podere: invocare la protezione del piromane. Monti è solo un piromane-pompiere e ci aiuterà solo a collassare, perché questa manovra (altamente recessiva) serve solo ad aiutare la finanza speculativa e non produrrà né crescita né ripresa.
Se hai tempo e pazienza (l'articolo è lungo) leggi questo pezzo dell'ottimo prof. Marco Della Luna. L'unica soluzione possibile è una soluzione all'islandese; cioè uscire dal debito e ripudiarlo :

http://marcodellaluna.info/sito/2011/12/16/cacciare-monti/

Angelo D'Amore ha detto...

Nessie,
mi sarei aspettato anch'io qualche decisione in favore della produzione e non solo tagli e tasse. al momento bisognava far cassa. qualsiasi riforma a favore dello sviluppo, non porta liquidita' immediata.
con l'inizio del nuovo anno, vedremo se ci saranno sviluppi in tal senso.
riguardo il link da te propostomi, penso che rispetto alla grecia, abbiamo un tessuto produttivo piu' articolato, vasto e, nonostante la crisi, ancora capace di riprendersi, nonostante tantissime aziende a breve scompariranno. anche il sottoscritto, sta combattendo con tutte le sue forze contro la pressione delle banche e la verticale contrazione del lavoro.
circa l'islanda, non so se quel modello applicato in un paese di 300.000 abitanti, potrebbe essere
adattato in italia, un mastodontico carrozzone malandato, pieno di burocrazia ed inefficienza, con un tessuto sociale fortemente variegato espressione di un territorio a sua volta molteplicamente composto.
io inizierei a proporre interventi in due comparti, dove l'italia non teme confronti: turismo ed agricoltura, tra loro vicendevolmente collegati.