La manovra italiana pare non convinca ancora. L'Europa ci guarda con sfiducia. Oggi si e' registrato l'ennesimo crack in Borsa.
Ci troviamo in un vicolo cieco, senza speranza di uscirne. L'economia e' ferma, spiragli di ripresa neanche a parlarne. In questa maniera, il nostro debito pubblico e' destinato ad aumentare inesorabilmente.
Gli speculatori sentono il fetore emanato da una bestia morente e sono pronti ad azzannare il suo corpo esamine. Non ne usciamo, anche perche' la spirale depressiva ha ormai dimensioni globali. L'Europa ha una moneta unica ma non possiede un vero spirito economico unitario. Inoltre, il nostro Paese, e' lacerato da un atavico scontro politico interno, ed e' guidato da un Premier a dir poco improponibile che intende tuttavia, rimanere al suo posto fino al 2013, come da mandato, per salvare il suo sedere e lasciare ad altri, gli effetti dell'apocalisse.
Nel frattempo degrado e corruzione avanzano di pari passo, seguendo una perfetta equazione. Ci sono zone del Paese in cui si vivono scenari da terzo mondo. Anni or sono, si promettevano grandi opere. In molte citta' invece, non esistono neanche servizi minimi e dignitosi per la cittadinanza.
Il Titanic Italia non e' affondato, ma e' tristemente alla deriva.
Come estrema ratio, allora, non sarebbe meglio fallire e scaricare ad altri i nostri guai? In fin dei conti gia' adesso la nostra politica segue a capo chino i dictat di Strasburgo senza fiatare. L'Europa, si accollerebbe il default italiano?
Ci troviamo in un vicolo cieco, senza speranza di uscirne. L'economia e' ferma, spiragli di ripresa neanche a parlarne. In questa maniera, il nostro debito pubblico e' destinato ad aumentare inesorabilmente.
Gli speculatori sentono il fetore emanato da una bestia morente e sono pronti ad azzannare il suo corpo esamine. Non ne usciamo, anche perche' la spirale depressiva ha ormai dimensioni globali. L'Europa ha una moneta unica ma non possiede un vero spirito economico unitario. Inoltre, il nostro Paese, e' lacerato da un atavico scontro politico interno, ed e' guidato da un Premier a dir poco improponibile che intende tuttavia, rimanere al suo posto fino al 2013, come da mandato, per salvare il suo sedere e lasciare ad altri, gli effetti dell'apocalisse.
Nel frattempo degrado e corruzione avanzano di pari passo, seguendo una perfetta equazione. Ci sono zone del Paese in cui si vivono scenari da terzo mondo. Anni or sono, si promettevano grandi opere. In molte citta' invece, non esistono neanche servizi minimi e dignitosi per la cittadinanza.
Il Titanic Italia non e' affondato, ma e' tristemente alla deriva.
Come estrema ratio, allora, non sarebbe meglio fallire e scaricare ad altri i nostri guai? In fin dei conti gia' adesso la nostra politica segue a capo chino i dictat di Strasburgo senza fiatare. L'Europa, si accollerebbe il default italiano?
1 commento:
Condivido tutto dovremmo fare come i finlandesi, il debito lo hanno fatto i politici ed è giusto siano essi a pagarlo. Una popolazione come la nostra oltre che essere stata guidata da cozze e subito umiliazioni di ogni sorta, deve anche pagare la loro scellerata avidità? E' il colmo! I politici vanno giudicati come persone non come fossero la nazione!
Un abbraccio
Maria Pia Caporuscio
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