mercoledì 7 settembre 2011

LA MANOVRA PASSA. I PROBLEMI RESTANO

Dopo svariate correzioni, la manovra passa. Amen!
Da domani, nel Paese, resteranno solo i problemi. La Borsa potra' rifiatare, di certo il portafogli degli italiani sara' ancora piu' scarno.
Bisognava tagliare da qualche parte, sacrosanto, ma al tempo stesso, sarebbe stato indispensabile programmare una qualche forma di ripresa alternativa. In questa maniera invece, l'economia e' destinata a vivere un periodo di lunga stagnazione, il tasso di disocupazione restera' pressoche' invariato, così come quello del debito pubblico.
Nelle scorse settimane, anche il Governatore Draghi, ammonì l'esecutivo per non aver accennato a nessun piano di ripresa economica. Un sistema economico basato soltanto sui tagli, non puo' produrre effetti positivi nel medio termine.
Il Paese in questa maniera, potra' soltanto prolungare la sua lenta ed inesorabile agonia.
Il Governo a sua volta, continuera' la sua macerazione a fuoco lento, come un polipo cotto a vapore in una casseruola senza aggiunta di condimento. Gli ormai bolliti Berlusconi e Bossi non si rassegnano a fare un lungimirante passo indietro. L'Italia e' imprigionata da questi due uomini. I loro modelli sono desueti, improponibili, fuori da qualsiasi logica temporale. Il loro consenso e' ridotto ai minimi storici. Un tempo il successo accecava loro la vista. Oggi la loro mente, e' offuscata per cause biologiche.
Di solito, dopo la tempesta, riappare il sereno. In Italia ahime', dopo lo tzunami finanziario, per lungo tempo ancora, vedremo soltanto una densa nebbia padana (da Padania, termine identificativo di un territorio surreale ed immaginario, di origine politco-fantastica).

3 commenti:

Maria ha detto...

Sebbene sia vero che bisogna trovare il modo di fare economia, dato il nuovo passatempo delle società di rating, tagliare le possibilità di crescita - che è in effetti l'unica cosa che hanno fatto - non è certo la scelta migliore. Ovvero in un breve periodo potrebbe anche esserlo, avendo preservato i privilegi della classe politica e dei grandi impreditori ma col tempo si accorgeranno dei loro mancati proventi, legati alla decrescita del potere di acquisto del ceto - medio basso e a quel punto nessuno potrà più salvarsi, neppure loro.
Ciò mi ricorda quei fatti di cronaca nera in cui qualcuno, dopo aver ucciso i suoi familiari, si suicida e per cui mi chiedo come mai non si ammazza direttamente lasciando vivere gli altri. Nel caso della manovra mi pongo la stessa domanda.

Maria.

Angelo D'Amore ha detto...

Che piacere rivederti. Che fine avevi fatto? Per tanto tempo ti ho cercata in rete.
Saluti,
Angelo

Maria ha detto...

Ciao Angelo,

Ho avuto molti impegni, in particolare con lo studio, che mi hanno fatto perdere interesse nello scrivere il blog.
Adesso, nonostante gli impegni, ho voluto riprendere a scrivere, ma ho deciso di trattare più di meridionalismo che di politica.

A presto,

Maria.

PS. Il blog ha sempre lo stesso titolo, ci ero affezionata. :D

http://unblognormale.blogspot.com/