mercoledì 16 febbraio 2011

MILLE PROROGHE: IL GOVERNO PROLUNGA LA SUA AGONIA

Nel caos istituzionale prodotto dall'imbarazzante posizione del Premier, la cui portata ha assunto dimensioni planetarie, il Governo ottiene la fiducia al Senato in merito al decreto milleproroghe. 158 sì contro 136 no, 4 gli astenuti. Il provvedimento passera' all'esame della Camera. Hanno votato a favore Pdl e Lega Nord, contro il Terzo Polo, il Pd, l'Idv e l'Mpa.
Tale provvidemento, e' l'ennesima dimostrazione della falsita' di questo esecutivo che ricordiamo fece della diminuzione delle tasse, il suo cavallo di battaglia. Si tratta invece, di un provvedimento che aumenta la pressione contributiva, premiando invece, i soliti furbi che in Italia non rispettano le regole.
Cio' che pare subito evidente, e' come tale decreto sia un provvedimento figlio delle tante pressioni e dei palesi ricatti a cui questo Governo, è sottoposto. Per mantenersi in vita infatti, prolungando la sua estenuante agonia, per una ferita divenuta ormai purulenta, l'esecutivo china il capo ai dictat della Lega Nord. Il decreto e' fortemente intriso di spirito padano. Contiene norme contro i precari della scuola, i quali proprio per la pressione leghista, non potranno spostarsi dalla propria provincia per cercare supplenze, quindi per cercare un lavoro, ossia per sopravvivere.
La Lega inoltre, fa ricadere su tutti gli italiani, il mancato pagamento delle multe relative alle quote latte, un altro schiaffo per gli allevatori onesti, davvero un bel regalo a chi in fin dei conti, permette ancora la sopravvivenza di questo esecutivo farsa. E' previsto anche l'aumento di un euro per il biglietto del cinema, nonostante siano previsti altri tagli alla cultura. E' data poi alle Regioni, la possibilità di imporre una tassa in caso di catastrofi naturali, come per esempio il terremoto in Abruzzo. C'e' poi l'ipotesi di un aumento della soglia del tasso di usura. È quanto riportano le agenzie di stampa facendo riferimento a una possibilità che potrebbe essere inserita nel maxiemendamento al decreto. Pur di mantenere il consenso non manca infine un provvedimento-condono; gravissimo in tal senso, lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania, anche se costruite in aree protette, in chiaro spirito "libertino", della serie: " il Governo del fare, quel che ci pare ". Altro contentino per tenersi buoni i vecchietti del Paese, il ritorno della social card, affidata questa volta agli enti caritatevoli.
In un clima di totale incendio mediatico, il Governo vara l'ennesimo provvedimento rivolto non all'interesse generale ma teso all'esclusivo mantenimento della sua sopravvivenza.
L'attenzione del Paese, da troppo tempo, e' calamitata univocamente sui vizi dell'uomo Berlusconi. Ritengo invece che sia fondamentale proiettarla sempre piu', verso i limiti, le incongruenze, i fallimenti politici dello statista.


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