martedì 23 novembre 2010

MUNNEZZA: ARMA DI CONSENSO ELETTORALE

Napoli e' sommersa dai rifiuti. La citta' e' allo stremo, mortificata nella sua dignita', sfigurata nella sua bellezza, divenuta ormai soltanto un nostalgico ricordo da rievocare attraverso una sbiadita cartolina sommersa dalla polvere.
Rispetto al 2008, la situazione e' ancora peggiore. Non ci sono nuove discariche da realizzare. Quelle individuate a suo tempo dalla protezione civile, sono quasi sature. La raccolta differenziata non e' decollata, ne' tanto meno si e' dato inizio alla realizzazione di nuovi termovalorizzatori. Inoltre, le risorse economiche delle amministrazioni locali, sono molto piu' limitate, per non dire prosciugate, per poter sperare di sobbarcarsi l'onere di spedire i rifiuti oltre confine.
Consumatesi tutte le analisi per capire le cause di questo ennesimo fallimento, oggi la munnezza e' sempre piu' un affare politico o piu' precisamente, un'arma con cui pilotare un enorme consenso elettorale.
Nel 2008, soprattutto per la spazzatura di Napoli, le cui immagini per la prima volta fecero il giro del mondo, Berlusconi riuscì a ritornare al Governo. Il centro-sinistra di Bassolino fallì totalmente. Addirittura Veltroni, candidato del centro-sinistra, in campagna elettorale, non si accosto' neanche all'ombra del Vesuvio, tanto era imbarazzante la situazione qui in Campania. A priori, il centro-sinistra, in modo calcolato, preferì considerare persa la regione nello scacchiere nazionale.
Dopo due anni e mezzo, probabilmente, sara' la stessa immondizia a travolgere l'attuale maggioranza.
Inoltre a Napoli, il prossimo aprile, si votera' per il rinnovo del consiglio comunale. Quale migliore strumento di "comunicazione politica" (lo stesso usato per le regionali del 2009) se non le distese di nauseabonda munnezza, potra' ritornare utile nella campagna elettorale?
Il centro-sinistra accusera' il governo centrale di aver fatto esclusivamente propaganda, la solita politica degli annunci, irradiati a mo' di spot commerciali.
Il centro-destra, a sua volta, accusera' l'amministrazione cittadina di non aver saputo camminare da sola, dopo la fine del commisariamento, trascinando nuovamente la citta' nel baratro.
Dato questo scenario, siamo sicuri che ci sara' veramente la volonta' di ripulire la citta'?
Da sempre nel bisogno, nella difficolta', nell'emergenza, e' prosperato il consenso. A sua volta, il consenso, cresce in modo esponenziale, di pari passo al crescente disagio avvertito dalla popolazione. Quest'ultima pero', ha smarrito la sua capacita' di reazione, il suo proverbiale ed intrinseco orgoglio.
Il cittadino napoletano, in questo momento, potrebbere essere paragonato ad un profugo inerme, che aspetta l'aiuto umanitario calato da un elicottero di emergency.
Considerato tale scenario, mi sa tanto che da queste parti, la munnezza non sparira' in poco tempo. Almeno fino alla prossima primavera...

5 commenti:

Maria ha detto...

Ciao Angelo,

Quando vidi le notizie degli attentati agli autocompattatori, che paralizzarono la raccoltà a Napoli città, subito pensai che si trattasse della campagna elettorale del PdL.

Spero solo che non abbia i frutti sperati, così potranno risparmiarsi almeno l'accanimento mediatico alla prossima emergenza.

Maria

nico ha detto...

ho preso spunto ed una parte del tuo post.
grazie

Casaluce ha detto...

Continuate a votarli se avete stomaco e coraggio (o incoscienza).

http://www.repubblica.it/politica/2010/11/25/news/cosentino_city-9475279/

Angelo D'Amore ha detto...

in merito all'art. di repubblica, segnalato da casaluce, vorrei ricordare a tutti i miei lettori che casal di principe non e' solo gomorra.
http://arbustum.it/
in 7 anni di attivita', migliaia di clienti hanno scelto la mia azienda, quindi casal di principe, per trascorrere in modo ameno, il loro tempo libero.
arbustum, rappresenta l'altro volto di gomorra, quello meno conosciuto, fatto di tanta gente onesta che opera nel territorio, spesso oltraggiata oltre misura da un'infamante ed univoca onda mediatica che menziona questo territorio soltanto per il suo malaffare.

Albatros ha detto...

Passavo da un blog all'altro e mi sono soffermato a leggere. Purtroppo quanto affermi è vero: troppe strumentalizzazioni, troppi interessi, che non sono quelli di chi vuole una città pulita. In queste condizioni diventa difficile fare delle previsioni e azzardare tempi in merito alla soluzione del problema.