Il mal tempo sta flagellando l'Italia, mettendola in ginocchio, creando morte e devastazione, con gravissime conseguenze dal punto di vista economico. Queste sciagure, provocano ulteriori frizioni nell'esecutivo, gia' di suo alle prese con una crisi politica ormai entrata in un vicolo cieco.
Il Veneto e' sott'acqua. Crolli anche a Pompei, negli scavi dell'antica citta' romana, riconusciuti patrimonio storico dell'umanita'.
Tali tristi accadimenti avvengono in un momento assai delicato per l'economia italiana e di enorme difficolta' nell'individuazione dei tagli per far quadrare i conti pubblici. Racimolare risorse extra gettito per calamita' naturali, e' davvero un brutto grattacapo di fine bilancio.
Tali tristi accadimenti avvengono in un momento assai delicato per l'economia italiana e di enorme difficolta' nell'individuazione dei tagli per far quadrare i conti pubblici. Racimolare risorse extra gettito per calamita' naturali, e' davvero un brutto grattacapo di fine bilancio.
Queste disgrazie, sono state lo spunto per l'ennesima contrapposizione politico-territoriale, in merito agli aiuti che il Governo dovra' stanziare in tempi brevissimi.
In Veneto e' scoppiata una vera rivolta da parte degli amministratori locali, i leghisti per l'appunto, per il fatto che il Governo si potesse interessare "anche" del crollo avvenuto nel sito archeologico campano, tra i piu' visitati al mondo.
Napoli e la Campania, con l'imbarazzante spazzatura, l'enorme disoccupazione, l'atavica arretratezza, la dilagante malavita organizzata, gia' generano un grosso fastidio al Paese, specie all'operoso nord. Occuparsi poi, di recuperare e mettere in sesto delle semplici "macerie", ai leghisti sembra quasi una presa in giro, una perdita di tempo e, appunto, di danaro.
Ma l'innata sensibilita' partenopea, la grande generosita' di una popolazione abituata a soffrire, hanno dato l'ennesima lezione di stile, una dimostrazione di grande maturita' e di solidale altruismo, in chiaro spirito unitario.
E' nata infatti in queste ultime ore, la pizza pro-Veneto, l'idea di abbinare al prodotto principe della gastronomia partenopea, una raccolta fondi per gli alluvionati del Veneto.
In questo caso, per Zaia, gli aiuti del sud non puzzano. Pecunia, non olet!
In Veneto e' scoppiata una vera rivolta da parte degli amministratori locali, i leghisti per l'appunto, per il fatto che il Governo si potesse interessare "anche" del crollo avvenuto nel sito archeologico campano, tra i piu' visitati al mondo.
Napoli e la Campania, con l'imbarazzante spazzatura, l'enorme disoccupazione, l'atavica arretratezza, la dilagante malavita organizzata, gia' generano un grosso fastidio al Paese, specie all'operoso nord. Occuparsi poi, di recuperare e mettere in sesto delle semplici "macerie", ai leghisti sembra quasi una presa in giro, una perdita di tempo e, appunto, di danaro.
Ma l'innata sensibilita' partenopea, la grande generosita' di una popolazione abituata a soffrire, hanno dato l'ennesima lezione di stile, una dimostrazione di grande maturita' e di solidale altruismo, in chiaro spirito unitario.
E' nata infatti in queste ultime ore, la pizza pro-Veneto, l'idea di abbinare al prodotto principe della gastronomia partenopea, una raccolta fondi per gli alluvionati del Veneto.
In questo caso, per Zaia, gli aiuti del sud non puzzano. Pecunia, non olet!
2 commenti:
Perdonami,ma non capisco a quale titolo una persona della tua sensibilità e correttezza riesca a intrattenere rapporti pressochè cordiali con gente tipo nessie o orpheus.
Se pensi che il suo post sul disastro verte sulle differenze quasi antropologiche tra alluvionati nordici o sudisti...
Andrea
Andrea ha ragione: Nessie è un'invasata e Orpheus una cretina.
Per il resto mi sono scocciato della nostra signorilità: PRETENDO AIUTI ANCHE PER ALLUVIONATI DEL SALERNITANO COSì COME PER POMPEI
E DEL VENETO ME NE STRAFOTTO!
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