sabato 6 novembre 2010

MANIFESTO DI PERUGIA: NASCE IL TERZO POLO

Cosa accadra' a Perugia? C'e' tanta attesa per il discorso di Fini, il suo Manifesto per l'Italia.
Ci sara' lo strappo da tanti auspicato? O si continuera' nell'ottica dei proclami e delle dichiarazioni di buoni propositi, nell'intento palese di continuare nell'opera di erosione progressiva e di logoramento costante, ai danni del premier?
Non so fino a che punto il Presidente della Camera, nonche' leader politico di questo nuovo partito di destra che e' Futuro e Liberta', osera' nell'occasione. Vedremo.
Di certo, chi predilige chiarezza in una fase di difficile comprensione di cio' che sta accadendo nell'esecutivo, potrebbe gia' avere delle risposte.
Ufficialmente, prendera' corpo e sostanza questa nuova creatura politica. A sua volta, il PDL vedra' ridimensionata di parecchio la sua forza. Una sua costola, avra' nuova vita, in un corpo indipendente, muovendo i suoi primi passi, in cerca di qualche "sostegno" su cui poggiarsi. Questo nuovo soggetto ricevera' la sua investitura ufficiale, in un momento storico caratterizzato da una forte crisi della politica.
Sara' sufficiente questa scossa per rilanciare il Paese? In un momento in cui gli scandali e la pochezza delle idee e dei programmi sono la costante nella politica nazionale, un nuovo capo popolo, con tanto di nome scritto sul nuovo simbolo di partito, (scelta criticabile), cerchera' di rianimare la politica da un vero e proprio stato comatoso.
Personalmente, rispetto a qualche tempo addietro, sono molto meno emotivamente suggestionabile dai discorsi propinati da abili e navigati oratori, preferendo seguire i freddi, cinici e spietati numeri elencati dagli indicatori economici che di fatto condannano il nostro Paese su molti fronti.
Ripeto, per me Fini ha gia' commesso due grandi errori, prima sciogliendo AN e poi, frantumando di fatto il PDL, il piu' grande partito nazionale.
A Perugia a mio avviso, piu' che un nuovo partito di destra, nascera' potenzialmente, una nuova coalizione alternativa di riferimento, il tanto atteso terzo polo o grande centro. Fini ne e' consapevole ma, chiaramente, non puo' raffreddare gli entusiasmi di chi vede in lui, il nuovo salvatore della Patria.



6 commenti:

Orpheus ha detto...

A Perugia non si è andati verso il futuro...ma verso il passato, si ritorna alla prima repubblica.
Fallito il sogno del PdL del bipolarismo (meglio ancora sarebbe il bipartitismo) e del PD di veltroni.
L'unico che a sinistra, aveva le idee chiare su una sinistra moderna e progressista, e che per questo è stato boicotatto dai soliti boiardi di partito..

Nessie ha detto...

Quoto Mary, ricominciano minuetti e camarille della mai morta politica politicante.
Inoltre non si può passare trasformisticamente dallo zenith al nadir: prima voleva limitare l'immigrazione (legge Bossi Fini) . Ora fa la S. Teresa degli immigrati. Chille è Nu' fetiente, come si dice dalle vostre parti :-)

Angelo D'Amore ha detto...

@ orpheus
a malincuore vidi la fine di an. il pdl poteva avere interessanti sviluppi, specie se berlusconi avesse fatto un passo indietro.
i leader passano i partiti restano. in italia oggi, non abbiamo ne' gli uni, ne' gli altri.
si e' vero, torniamo assai indietro, verso una nuova frammentazione politica, dove ogni partito guarda al suo orticello.

Angelo D'Amore ha detto...

@ nessie
stesso dicasi per i tagli al sud.
prima li fa, poi li ricuce.

adestra ha detto...

AN è un sogno che non rivedremo più. Per il resto addà passa a nuttata. E nei giorni prossimi vedremo. Comunque Berlusconi ha intrapreso, certo non volontariamente, la strda del declino e questo è già un fatto positivo.
Aria nuova!!!!

CampaniArrabbiata ha detto...

Sconfesso subito i maligni: se Fini parte dalla capitale della massoneria è solo un caso. In ogni caso lui non lo sapeva. Chiedete pure al cognato!