Il Governo e' alla deriva. Lo scontro, divenuto rissa, tra Berlusconi e' Fini e' giunto ad un punto di non ritorno.
Il Premier ha sfiduciato i dissidenti Bocchino, Granata e Briguglio. Fini rimane al suo posto, in quanto Presidente della Camera.
Il Paese sta vivendo una pagina bruttissima in cui e' a rischio il normale svolgimento della vita democratica ed istituzionale. Gli italiani sono spettatori inermi di tale indecoroso spettacolo.
Dopo aver logorato per mesi il capo del Governo, il Presidente della Camera non ha avuto il coraggio di osare, di andare oltre. Fini, all'ultimo momento, ha cercato di tendergli la mano. Forse un gesto (un po' tardivo) di saggezza per le sorti del Paese. Piu' probabile, l'aver capito che da solo non poteva andare da nessuna parte, con solo 34 deputati e 14 senatori al seguito.
Berlusconi, dal canto suo, ha respinto di sana pianta questa forma di tregua estiva, forte dei suoi numeri, dell'appoggio della Lega e della vicinanza dei suoi fedelissimi, nonostante i guai giudiziari di molti dei suoi uomini.
Da questa vicenda ne esce male il Paese, piu' debole, piu' vulnerabile, per niente coeso alla vigilia di importanti scelte, specie nel settore economico.
La crisi non e' ancora ufficialmente aperta, ma e' palese, sotto gli occhi di tutti.
Il Governo si e' incartato. La maggioranza gia' battuta oltre 60 volte in Parlamento, d'ora in poi, dovra' fare i conti anche con questa nuova frangia dissedente.
E adesso, che succede? In queste condizioni, Berlusconi potra' ancora governare per circa tre anni?
Nella maggioranza e' sceso il gelo. Dopo la pausa estiva, l'autunno sara' molto caldo.
Dopo aver logorato per mesi il capo del Governo, il Presidente della Camera non ha avuto il coraggio di osare, di andare oltre. Fini, all'ultimo momento, ha cercato di tendergli la mano. Forse un gesto (un po' tardivo) di saggezza per le sorti del Paese. Piu' probabile, l'aver capito che da solo non poteva andare da nessuna parte, con solo 34 deputati e 14 senatori al seguito.
Berlusconi, dal canto suo, ha respinto di sana pianta questa forma di tregua estiva, forte dei suoi numeri, dell'appoggio della Lega e della vicinanza dei suoi fedelissimi, nonostante i guai giudiziari di molti dei suoi uomini.
Da questa vicenda ne esce male il Paese, piu' debole, piu' vulnerabile, per niente coeso alla vigilia di importanti scelte, specie nel settore economico.
La crisi non e' ancora ufficialmente aperta, ma e' palese, sotto gli occhi di tutti.
Il Governo si e' incartato. La maggioranza gia' battuta oltre 60 volte in Parlamento, d'ora in poi, dovra' fare i conti anche con questa nuova frangia dissedente.
E adesso, che succede? In queste condizioni, Berlusconi potra' ancora governare per circa tre anni?
Nella maggioranza e' sceso il gelo. Dopo la pausa estiva, l'autunno sara' molto caldo.
1 commento:
Hai ragione in quanto in autunno si conteranno i morti, cioè le aziende che giunte all'estremo moriranno come mosche. La Fiat non vende più e quindi potrebbero saltare tutti gli accordi. Orami la gente non pensa più alla vettura ma solo alla pagnotta ed è alla ricerca disperata di un lavoro. Ed i nostri che fanno? Discutono su Caliendo. E' la fine e speriamo che questo Governo cada presto.
Posta un commento