domenica 20 settembre 2009

MARADONA, SOLO BRICIOLE ALL'ERARIO

Sabato 19 settembre, la Guardia di Finanza ha compiuto un blitz nell'Hotel Palace di Merano, luogo in cui Diego Armando Maradona si sta sottoponendo all'ennesimo trattamento di cura dimagrante e disintossicante, cercando anche di dimenticare in fretta, le batoste subite dalla nazionale argentina nelle ultime uscite per le qualificazuioni ai mondiali del Sudafrica, del prossimo anno.
I militari sono entrati direttamente nella stanza occupata dal pibe e dalla sua compagna, chiedendo al fuoriclasse di visionare le carte relative al suo contezioso, e di consegnare le uniche cose di valore che Diego aveva al suo seguito: gli orecchini di diamanti, di un valore stimato, inferiore ai 5.000 euro.
Maradona ha un lungo contezioso con il fisco italiano, risalente agli anni '80, periodo in cui militava in forza al Calcio Napoli. Con gli interessi calcolati, dovrebbe ridare allo Stato, circa 37 milioni di euro. Gia' nel 2006, in occasione di un suo ritorno a Napoli, per una partita di beneficenza, le Fiamme Gialle sequestrarono a Maradona due Rolex, per l'ammontare di circa 11.000 euro.
Mi chiedo: l'azione della Guardia di Finanza, puo' definirsi esemplare? Perche' non prendere provvidementi piu' rigidi- anche l'arresto- quando l'argentino mette piede in Italia?
Perche' non trovare la formula di risalire ai beni posseduti dal campione in Argentina - se ne possiede ancora - recuperando in modo piu' copiscuo l'ammontare della cifra evasa?
Penso che questa azione della Finanza, di carattere sicuramente dimostrativo, abbia una finalita' piu' scenografica e persecutoria, ma non certo risarcitoria per l'Erario, a cui ritornano soltanto briciole.
Per altri evasori illustri, non e' stato di certo adoperato lo stesso trattamento ma, forse, si sono ottenuti migliori risultati.


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