mercoledì 23 settembre 2009

LA CITTA' SPROFONDA, NON SOLO PER I CROLLI

Quando piove a Napoli, i cittadini tremano. Come infatti, le piogge dei giorni scorsi, hanno ancora una volta fatto ingenti danni in citta'.
Crolli hanno interessato il centro storico, la zona dei quartieri spagnoli, per fortuna senza conseguenze per gli abitanti. In questa zona, Napoli e' una gruviera, un dedalo di viuzze sospese su cavita' naturali di tufo. Il tutto e' il caso di dire, si mantiene impedi per miracolo. Gia' lo scorso anno, nel luglio 2008 piu' esattamente, ci fu un grave cedimento nella stessa area, uno stabile danneggiato dal terremoto del 1980 crollo', venne giu', sgretolandosi su stesso. Ancora una volta, per solo caso, non ci furono vittime.
In queste ultime ore, la citta' fa sentire altri scricchiolii. Molti centri medici specialistici convenzionati chiudono i battenti, perche' non rimborsati dalla regione - il comparto come si sa e' sotto commissariamento - Migliaia di malati non ricevono delicate cure specialistiche, vedendo messa a serio rischio la propria salute.
Protestano anche i dipendenti del Consorzio Unico creato dal Commissario all'emergenza rifiuti. Per loro non e' garantito l'assorbimento nelle diverse ditte di smaltimento locale e a dicembre potrebbero perdere definitivamente il lavoro. Si minacciano azioni di rappresaglia e disagi per l'ordine pubblico e si rischia a breve, di veder compromesso il regolare smaltimento di rifiuti.
Sullo stesso sistema di raccolta, aleggiano ancora molti dubbi, primo tra tutti, quello di riuscire ad arrivare ad una soglia del 25% di raccolta differenziata, per tutti i comuni del territorio campano, pena il commissariamento degli stessi.
Se aggiungiamo le incerte sorti dello stabilimento Fiat di Pomigliano, quello dell'Atitech di Capodichino e le migliaia di tagli fatti tra i precari della scuola, possiamo ben dire che la citta' sta per sprofondare davvero.

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