martedì 22 maggio 2012

M5S: IL TARDIVO RICONOSCIMENTO IPOCRITA DELLA POLITICA

L'ipocrisia della politica non conosce mai fine. Prima delle elezioni, Grillo ed il Movimento 5 Stelle, erano considerati pericolose mine vaganti che mettevano a repentaglio la stabilita' democratica del Paese. Tutti vedevono Grillo come un calcolato opportunista, un massacratore dei vecchi politici che sfruttava a suo vantaggio i guai e gli stenti dei cittadini italiani, strangolati dai provvedimenti presi dal Governo Monti.
Nessuno osava immaginare che il M5S potesse andare così in alto, aggiudicandosi addirittura il ballottaggio nel comune di Parma. Cio' che nessuno lontanamente prevedeva e' invece accaduto. Il M5S e' una realta'. Grillo e' dato in continua crescita. Si ipotizza nel breve termine, un suo posizionamento vicino addirittura al 20%. La politica ne ha preso atto, iniziando a ritornare sui propri passi.
A Ballaro' sia i politici presenti che gli stessi giornalisti, hanno iniziato ad asserire che il M5S e' un bene per il Paese, un vero soggetto politico (ma non erano antipolitici???) con cui confrontarsi. Si sono pronunciati in tal senso, sia Concita De Gregorio, ex direttore dell'Unita', oggi a La Repubblica, che Alessandro Sallusti, direttore del Giornale. Possiamo senza dubbio sostenere che l'arruffianamento e' per l'appunto bipartizan.
Grillo da pericoloso capo-popolo si e' trasformato in una sola tornata elettorale, in un potenziale e proficuo interlocutore politico. Sentire Lupi, PDL, che bisogna prendere esempio dal neo sindaco di Parma che, per la sua campagna elettorale, ha speso solo 6.500 euro, e' davvero assai mortificante, per non dire tragicomico.
I vecchi partiti iniziano a scimmiottare il M5S. Politici mestieranti, espressione del consociativismo affaristico, dei privilegi inviolabili di casta, attraverso un semplice e repentivo maquillage nella comunicazione, vorrebbero rifarsi una verginita' perduta ahime', da tempi assai lontani.
Gli elettori si sono pronunciati. Le amministrative sono state un campanello di allarme. Nel 2013, se davvero non ci sara' il tanto atteso rinnovamento generazionale, la rinuncia a tutti i  privilegi di classe,  la condanna sara' senza appello.

3 commenti:

Roberto Penna ha detto...

Come sai, a me Grillo non piace. Non mi piaceva prima e ancor meno mi piace oggi, sebbene sia in ascesa. Anzi, sono preoccupato perché vedo questo Paese andare sempre peggio, dai politicanti al tribuno pazzo. Però sono d'accordo con la Tua analisi sull'ipocrisia della politica. E' vero, ora Grillo non è più un demone. Fecero così anche con Bossi, sia a destra che a sinistra.

Angelo D'Amore ha detto...

roberto,
da deluso di destra non posso continuare ad astenermi. a napoli come sai ho sostenuto de magistris, quello che tu chiami manettaro.
a livello nazionale credo di appoggiare grillo, poiche' l'idv, partito che non mi dispiace, e' comunque legato al pd. nella mia situazione siamo davvero in tanti. e' la destra che ha fallito, non noi che l'abbiamo tradita.

Roberto Penna ha detto...

Comprendo il Tuo sentimento e lo rispetto. Certo, la colpa per la scomparsa di una qualsivoglia destra decente in Italia non è nè mia, nè Tua e nè tantomeno di altri della cosiddetta base. Però, a differenza Tua, reputo le alternative oggi presenti sul campo, persino peggiori di chi ci ha deluso nel corso di questi anni e allora preferisco l'astensione o il male minore e sfogare la mia incazzatura attraverso un blog. Ciao!