domenica 22 gennaio 2012

LA CRESCITA? C'E BISOGNO DI UN MIRACOLO

Il prof. Monti (continuo a nominarlo con la sua originaria qualifica) vara il decreto sviluppo, la tanto attesa fase 2. Dopo aver contratto radicalmente il potere d'acquisto delle famiglie, il governo cerca di rianimare l'economia del Paese.
Secondo sua ammissione, questa serie di nuove norme, potrebbe determinare una crescita del PIL del 10%. Molto vaghi pero', restano i tempi in cui si svilupperebbe tale crescita.
Bastera' l'istituzione di altri 500 notai, la creazione di 5000 farmacie, un maggior numero di distributori di benzina self (dopo aver determinato l'aumento del prezzo alla pompa), la liberalizzazione delle licenze dei taxi, per cambiare le sorti dell'Italia?
C'e' anche la possibilita' per i giovani imprenditori, che si vogliano mettere in societa', di pagare soltanto 1 euro per l'avvio della loro attivita', come se cio' bastasse per intraprendere un nuovo percorso imprenditoriale.
Le compagnie assicurative poi, dovrebbero presentare al cliente almeno due preventivi comparativi prima della stipula di un contratto e in un secondo momento poi, potrebbero applicare altri sconti in seguito all'installazione di una scatola nera sulle autovetture. Cio' dovrebbe calmierare il prezzo delle tariffe. Sappiamo come e' andata a finire la precedente liberalizzazione nel settore.
Piu' articolato poi, il sistema che svincolera' la distribuzione del gas ( a scanso di equivoci Monti si e' recato in Libia per riformulare i rapporti di amicizia tra i due paesi) dalla compagnia che ne detiene il monopolio così come per la rete ferroviaria, rispetto all'ente che ne controlla il trasporto su ferro.
Anni addietro, si prometteva sviluppo attraverso l'aumento dei posti di lavoro, con tanto di "rogito televisivo".
Oggi la crescita dovrebbe essere garantita dall'incremento delle liberalizzazioni. Piu' concorrenza, minori costi, piu' potere d'acquisto, maggior propensione a spendere. E tanti scontrini fiscali!
Monti riuscira' nel miracolo? Un tempo, questo termine fu sinonimo di concreta ed impressionante crescita economica. Oggi, c'e davvero bisogno di un intervento misericordioso.

8 commenti:

Roberto Penna ha detto...

Non servono miracoli, ma liberalizzazioni vere e purtroppo quelle di Monti non lo sono. Anche laddove si è scelto di intervenire, non si è liberalizzato nulla, a parte l'ottima separazione fra Snam e Eni e qualcosetta su benzinai ed assicurazioni. Con queste mini-liberalizzazioni la crescita al 10% sarà soltanto un miraggio. Monti ha abbandonato la sobrietà per fare una sparata davvero micidiale e soprattutto "berlusconiana", ma nessuno ha avuto da dire. Pensa se una simile boutade l'avesse fatta il Cavaliere..........giù tutti a ridere del Nano.

Angelo D'Amore ha detto...

Roberto,
ti stimo ed apprezzo molto i contenuti del tuo blog. ti prego pero', non nominare b. in nessun modo. la sua ultima fase politica era a dir poco grottesca. la destra italiana, paghera' per lungo tempo le conseguenze della sua leadership, specie adesso che la lega p'erde pezzi e salva dalla galera politici in odor di mafia.

Diana ha detto...

Io non so valutare la portata di queste misure, ma c' è almeno un tentativo di fermare la deriva, di cambiare qualcosa , cosa che Tremonti non ha fatto, perchè tutto andava sempre bene. Ciao!

Angelo D'Amore ha detto...

Diana,
il paese e' fermo per un'avversa congiuntura globale e per l'irresponsabilita' del precedente governo.
pero' non penso che aumentando il numero di notai, farmacisti, tassisti, distributori di benzina self, si possa generare un volano di crescita.
ok per l'aumento dell'ici, per la rivalutazione dei catasti, ma non vedo provvedimenti efficaci per le aziende che nel frattempo continuano a chiudere. non vedo interventi rivolti all'abbassamento dei privilegi della politica, l'eliminazione degli enti inutili.
saluti!

Diana ha detto...

Devi anche tener presente che questo governo non può prescindere dai numeri che ci sono in parlamento. Infatti si sta cominciando a parlare di Berlusconi che vuole staccare la spina... Monti deve fare il lavoro sporco, ma entro certi limiti...

Roberto Penna ha detto...

Caro Angelo, Ti ringrazio per la stima, peraltro ricambiata. Però non condivido questo Tuo ostracismo verso l'Innominabile, (non lo chiamo per nome perché sono a casa Tua e rispetto le regole del luogo, eheh...). Ciò non perché io sia diventato un suo fan, anzi, io critico il personaggio da anni, da ben prima che si svegliasse Fini, pur avendolo votato spesso come male minore. Sono rimasto entusiasta del capoccione fino alle soglie, più o meno, del 2000, quindi pensa un po'. So bene quali danni ha causato alla destra, tant'è che una destra decente, democratica, liberale e occidentale, oggi praticamente non esiste. Ma, caro Angelo, egli rimane pur sempre il leader del maggior partito presente in Parlamento e se chiacchieriamo di politica, non possiamo ancora ignorarlo, piaccia o meno. Poi non dobbiamo commettere lo stesso errore storico compiuto con il fascismo. Dobbiamo guardare in faccia tutte le fasi che bene e anche malissimo hanno fatto la Storia d'Italia. L'Italia del dopoguerra voleva considerare il fascismo come una parentesi da dimenticare, invece Renzo De Felice ci insegnò ad analizzare la Storia senza tabù. Il fascismo godè del consenso degli italiani e così è successo anche a mister bean che ha vinto molte elezioni più che democraticamente e tuttora conta.

Angelo D'Amore ha detto...

Roberto,
la storia va rispettata, ci mancherebbe.
Ma il Cavaliere ha vinto, ma non ha governato. Le sue promesse si sono infrante contro un muro di ignoranza e di torpore "tele-indotto".
Il Berlusconi del 94 serviva a dare un senso alla politica, sepolta dallo scandalo mani pulite. Il Berlusconi del 2001, ritornava al potere grazie alla ciecita' di una sinistra che non riusci a limitarne l'oligarchico potere. Il Berlusconi del 2008, ormai pensava esclusivamente a salvare i suoi interessi, a farsi leggi ad personam, a limitare i danni di una deriva politica dei suoi alleati, stanchi di rispondere signor si ad un monarca che comprava l'appoggio dei suoi avversavi per continuare a resistere al comando, ma sempre piu' distante dagli interessi degli italiani che finalmente igniziavano a rendersi conto, che l'illusione era finita, il sogno dissolto, il miracolo(anche quello di camminare sulle acque...)non piu' attuabile.

anche questa e' storia, non solo quella dei freddi numeri delle urne.
saluti!

Roberto Penna ha detto...

Senza dubbio! La Tua analisi è ineccepibile però non è che non parlandone possiamo risolvere qualcosa o cambiare la Storia infelice di questi ultimi anni. Anzi, secondo me è meglio discuterne a fondo, magari per evitare in futuro determinati errori, sempre se questo Paese ed anche un centrodestra nuovo e migliore hanno ancora un futuro.