giovedì 24 novembre 2011

UN PAESE SENZA FUTURO

La trasferta di Monti in Europa, non sortisce gli effetti sperati. Le divisioni tra Francia, Germania ed Italia su come fronteggiare la crisi, restano notevoli. I mercati rimangono in fibrillazione. In questo delicato momento congiunturale, diventa snervante l'attesa per i primi provvedimenti formali messi in campo dal prof. Monti.
A rendere il quadro ancora piu' fosco e' la decisione della Fiat, sempre piu' americana, di chiudere ufficialmente i battenti a Termini Imerese. La catena di montaggio si interrompe dopo 41 anni di ininterrotto servizio. Notevoli le ripercussioni che cadranno sull'indotto.
In tale quadro di desolante prospettiva per l'economia italiana, si registra l'ennesimo terremoto negli ambienti della politica: lo scandalo delle mazzette per gli appalti Enav-Finmeccanica.
Tangentopoli e la fine della prima Repubblica, non e' servita a niente. La politica in Italia resta un esclusivo strumento affaristico per le lobbies di potere. In tale logica, il sistema delle privatizzazioni di aziende pubbliche non puo' che accentuare tale tendenza.
I grossi gruppi chiudono gli stabilimenti. Le aziende medio-piccole delocalizzano all'estero. Le multinazionali investono altrove. La politica si sporca ancora le mani. Chi dovra' pagare questa crisi?
Ogni speranza pare andata perduta. Al momento l'Italia e' un Paese senza futuro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci resta che sperare che tutto si risolva il meno peggio possibile... Ciao! Diana

lidia ha detto...

Io non ci pensavo nemmeno per sogno nello sperare in Monti....Vabbè mi sa che c'è da ragionare e far salti mortali con tutto l'ottimismo possibile...Ciao

Angelo D'Amore ha detto...

diana, lidia,
leggetevi il link del 2008. e' impressionante la sua attualita'. leggete lo scambio di pareri tra me e l'amico costa. forse all'epoca ero ancora proteso verso destra, ma gia' individuavo i limiti della sinistra: accanirsi contro un uomo solo, dimenticando le esigenze ed i bisogni di un'intera classe sociale, quella dei lavoratori.
http://nonsolonapoli.blogspot.com/2008/11/senza-speranza-non-ce-futuro.html