venerdì 14 ottobre 2011

DEMOCRAZIA SOTTO SEQUESTRO

Prima hanno tremato, poi passata la paura, hanno dimostrato la loro solita ed immancabile arroganza, la loro completa cecita' su cio' che li circonda, la loro distanza siderale dai problemi del Paese. Questi sono i parlamentari di quella che, ancor oggi, si continua a chiamare maggioranza.
Il loro capo e' ormai una testa di cuoio che tiene in piedi una schiera di clan e correnti, di colonnelli e luogotenenti, offrendo loro spazi di estemporanea fama e radicato potere, in cambio del mantenimento dell'esecutivo, ridotto a strategico strumento di difesa della sua impunita' ad oltranza.
Per l'ennesima volta, il Governo ottiene la fiducia. Ancora una volta, il Premier prolunga la sua fase di galleggiamneto, la propagazione del suo delirio di onnipotenza, quale unica garanzia contro la crisi, insostituibile riferimento per la crescita del Paese.
E' giunta l'ora di far sentire il proprio sdegno. Non si puo' attendere passivamente la naturale scadenza della legislatura. La democrazia e' sotto sequestro nel "Palazzo". Una cricca di 316 uomini tiene sotto schiaffo la Nazione.
E' necessario risvegliare le proprie coscienze, non essere piu' soggetti passivi di questo declinio. Non e' importante il dopo, e' fondamentale l'adesso e la storia mai come ora, ci impone di riappropriarci del nostro tempo, di far sentire la nostra voce, il nostro silente lamento, pronto a trasformarsi in urlo di rabbia.
La lotta non deve assumere connotazioni politiche o ideologiche ma tendere ad una "normalizzazione sociale", dove il concetto di democrazia ritorni ad essere un bene trasversale, partecipato e, fruito quanto piu' possibile, dal basso.

" Chi rimane in casa quando inizia la battaglia e lascia la lotta agli altri dovrà stare attento, perché chi non condivide la lotta condivide la sconfitta. E la lotta è evitata solo da chi vuole evitarla. Dunque chi non lotta per la propria causa lotta per la causa nemica ".

Berthold Brecht



14 commenti:

Albatros ha detto...

Condivido, occorre partecipare: in modo civile, maturo ,consapevole e determinato. Anche se oramai è passato, lasciami osservare come, per l'ennesima volta, nell'opposizione sono stati anteposti gli individualismi, le questioni di principo al bene del paese.

Ti ho copiato la frase di chiusura del post, spero non ti dispiaccia.In caso contrario la cancello.

Angelo D'Amore ha detto...

Albatros,
per tale motivo la protesta non deve contaminarsi di risvolti politici.
la politica tutta, ha fallito.
Dobbiamo riprenderci la nostra autonomia di soggetti attivi pensanti e finirla di essere soltanto passivi elettori.
per la frase figurati, anch'io l'ho presa da un altro blog. la rete deve rimanere libera.

Angelo D'Amore ha detto...

A tutti coloro che leggeranno i commenti al mio post,
suggerisco di seguire il video linkato, per comprendere come quasi tutte le manifestazioni non nascono per caso, ma hanno un'attenta regia alle loro spalle.
all'interno delle manifestazioni poi, gli stessi scontri violenti sono orchestrati secondo copione, per fa si che, una volta spentisi i riflettori sulla vicenda, ognuno li possa strumentalizzare a proprio vantaggio con lo scopo di lasciare inalterato il tutto.
seguite attentamente e traete le vostre conclusioni:
http://www.youtube.com/watch?v=kafYXOjJWkE

Riccardo ha detto...

@Angelo D'Amore,
quest'ultimo tuo commento è legato ai fatti di sabato successi a Roma?

Angelo D'Amore ha detto...

Riccardo,
e' ovvio. le immagini irradiate sono eloquenti. i black block camminavano nel corteo tranquillamente, nessuno li identificava. lo scontro era previsto e prevedibile. non e' gente che si cala dal cielo o esce dalle fogne. sono visibili, identificabili, potrebbero essere fermati prima che agiscano. invece si aspettano le loro irruzioni.
come mai i black bloker, non agiscono mai da soli, senza la presenza di cortei? potrebbero ugualmente seminare distruzione come e' avvenuto a londra pochi mesi or sono e a parigi anni addietro.

Anonimo ha detto...

Grazie Angelo per il filmato istruttivo che mi hai mandato, certo fa pensare questa cosa....
Maria Pia Caporuscio

Angelo D'Amore ha detto...

Maria Pia,
oggi in un momento di vuoto cognitivo, sembra difficile trovare menti pensanti che possano spontaneamente organizzare movimenti di protesta.
Ci si affida alla rete, ma chi la gestisce per davvero?

Riccardo ha detto...

scusami Angelo,
non capivo perchè il tuo topic è di venerdi 14, tutto qui.

Angelo D'Amore ha detto...

Riccardo,
il post l'ho scritto venerd' sera tardi, rientrato da lavoro, ed era rivolto al modo in cui e' riuscito a rimanere a galla il governo.
Il concetto di lotta a cui mi riferisco, e' quello di poter dimistrare liberamente contro questo stato di cose. di certo non appoggio le devastazioni ma diffido di questi movimenti di cui non si intuisce l'origine.

Riccardo ha detto...

semplicemente perfetto; non mi quadrava prima del chiarimento.

Angelo D'Amore ha detto...

Riflessione:

" e’ peggiore il puzzo di una cassonetto bruciato, o il fetore di una democrazia corrotta? "

Riccardo ha detto...

sicuramente il fetore di una democrazia corrotta, però non è nemmeno giusto arrivare a bruciare un cassonetto (o mettere "a ferro e fuoco" una città ma ormai sappiamo benissimo che i colpevoli non facevano certo parte dei manifestanti pacifici)...
però mi pare stiamo andando fuori tema (non si parlava mica della vergogna di venerdi?) :D

Angelo D'Amore ha detto...

Riccardo,
infatti. il fetore ero quello che usciva da montecitorio.

Riccardo ha detto...

si, si, era chiarissimo