sabato 23 febbraio 2013

E' GIUNTO IL MOMENTO DI OSARE

Grillo ha gia' vinto. Da outsider di buone speranze, si e' trasformato in un incubo per la vecchia nomenclatura politica, alla quale sta per staccare la spina.
Io, lo avrete capito, appoggero' il M5S. La mia scelta e' maturata nel tempo. Da "vecchio" elettore di destra, ultimamente astenutomi, volevo tronare a votare. In molti vedono l'appoggio a Grillo come un voto di pancia, la manifestazione di un dissenso che nel tempo, si e' trasformato in odio viscerale per chi da anni promette cambiamenti, donandoci ahime', solo illusioni disattese.
Avrei potuto per la prima volta votare il centro sinistra, in fin dei conti nella vita si puo' cambiare l'orientamento politico. Ma il PD lo vedo ancora un carrozzone con troppe anime, con diversi orientamenti, celati da quella barriera protettiva che sono state le primarie, sistema che da un lato ha si scelto il leader, ma dall'altro non ha annullato le divergenze in seno al partito.
Ancora una volta la campagna elettorale si e' basata sulla demonizzazione dell'avversario.
Da un lato Berlusconi ha continuato nel suo refrain collaudato di scongiurare agli italiani la minaccia comunista.
Il PD ha contuinuato a ribadire la necessita' per il Paese di sbarazzarsi del Cavaliere, considerato come male assoluto, come causa dell'impoverimento materiale e culturale della nazione.
Monti, voleva proporsi come unica alternativa possibile. Messo da parte prontamente il suo sobrio loden nell'armadio, ha indossato l'abito del combattente, non avendone pero' l'indole, annullando in poche settimane la sua immagine rassicurante di tecnico al servizio del Paese.
Il resto e' poca roba. Ingroia ha risuscitato cadaveri come Diliberto o riabilitato personaggi come Tonino Di Pietro, ripudiato da Bersani dopo che su la sua persona sono calate fosche ombre. E poi non penso che per sconfiggere la mafia o la corruzione ci sia bisogno di un magistrato Presidente del Consiglio  ma piuttosto la seria volonta' di applicare le leggi esistenti, magari con processi piu' rapidi, maggior numero di forze dell'ordine(e qualche militare in meno in missioneall'estero),  la costruzione di altre carceri, piu' necessarie di tante discutibili grandi opere...
Poi c'e' l'eccentico Giannino, persona sicuramente preparata ma che a sua volta, ha messo in evidenza una dote gia' condivisa da tanti politici:  mitomane la falsita'.
Molti adesso temono il peggio, pensando di fare la fine della Grecia.
Io nella vita, ho fatto sempre scelte di coraggio.  E' giunto il momento di osare.
E' meglio fare un salto nel buio che rimanere passivi dinanzi al suicidio assistito della Nazione




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