martedì 22 ottobre 2019

CONTE, UN PREMIER A TEMPO?

Bruxelles non ci vede ancora chiaro sulla manovra. Per il momento non ci sono pressioni.

Ma se come pare, non siano state trovate misure tali per invertire l'aumento costante e irreversibile 
del debito pubblico, allora i burocrati dell'UE inizieranno a farci pressioni. Ci sara' il famoso pulsante dello spread che sara' azionato, si creera' ad arte un po di costruita fibrillazione sui mercati, con i soliti sciacalli professionisti e da noi si aprira' una crisetta di Governo, dove l'artefice come al solito, non sara' Salvini e la destra ( pur risalendo molto nei consensi ), ma sara' lui, il solito invasato pieno di smanie autoglorificanti, Matteo Renzi, che come ha evitato il voto, come ha generato questa accozzaglia di Governo, e dato vita ad un suo movimento di centro-liberal-progressista, gestira' a suo modo il tutto, imponendo o facendo imporre a quel punto da Mattarella, Draghi, un supertecnico di casa a Bruxelles, per la continuazione normale della Legislatura. 
 
Il suo scopo e' annullare Di Maio e i 5S e sostituirsi come alleato esterno al PD, magari coinvolgendo il suo amico Calenda a sua volta a capo di una neonata formazione politica social-riformista, una parte di FI e anche della stessa Lega, quella a matrice imprenditoriale e non anti-europeista

Le destre potranno soltanto ringraziare!

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