giovedì 22 maggio 2014

IN EUROPA PER MANDARLI A CASA

Lo scossone che subira' la politica italiana dopo le elezioni europee 25 maggio, non sara' indifferente.
La tradizionale nomenclatura partitica avra' un ridimensionamento epocale. Era ora.
La gente finalmente si riappropriera' della vita democratica del Paese, da tempo nelle mani di radicate clientele affariste.
I vecchi partiti hanno esaurito la loro spinta propulsiva, imprigionati dagli ennesimi scaldali e da un ricambio generazionale che, se in alcuni casi come nel PD, c'e' anche stato, riguarda si l'anagrafe, non di certo il modo di porsi alla gente, fatto sempre di illusorie speranze, frantumate dalla dura e cruda realta' dei fatti.
L'esempio e' stato lo spot elettorale fabbricato a tavolino da Renzi e dai suoi burocrati di Palazzo. Con soli 80 euro, ha comprato le speranze di dieci milioni di italiani, illudendoli come un navigato imbonitore, pur non avendo il cerone sulla faccia e la tintura nei capelli...
Con la nuova TASI gli italiani verseranno quattro miliardi in piu' di gettito alle casse dello Stato e di quei 80 euro, a molti poco restera' in tasca, se si calcola anche l'abolizione dell'assegno di mantenimento per il coniuge a carico. E poi, le coperture sono garantite solo per il 2014. Quindi, di cosa vogliamo parlare?
Le piazze occupate dai soliti volti della politica, sono sempre riprese con sapienti inquadrature dalle regie delle tv di apparato, asservite ai partiti tradizionali. Stesso discorso e' quello dei sondaggi. Famosi eperti del settore, per trovare ancora il pane di cui sfamarsi, hanno perennemente sminuito la scalata dirompente del M5S, visto sin dalla sua nascita, come pericoloso elemento di destabilizzazione del quadro preesistente.
Ricordate i sondaggi come portavano il M5S alle ultime politiche? I piu' "buoni" davano il movimento al massimo al 19-20%. Sapete come e' andata. Quindi, adesso che lo avvicinano al 25% potete immaginare come andra'.
Il problema, se problema puo' essere visto (forse sara' anche un vantaggio successivo) sara' la quasi certa ingovernabilita' interna. Una tempesta perfetta sta per sprigionare tutta la sua energia abbattendosi su i partiti tradizionali. Volenti o nolenti, Renzi ancora una volta, avra' bisogno dell'ex Cavaliere, il condannato Silvio Berlusconi, per poter governare la Nazione.
La considerate una cosa logica? La sinistra, ma anche tutti gli altri partiti che oggi dichiarano urlanti, la loro ritrovata verginita' morale, potranno ancora una volta tapparsi il naso e chiudere gli occhi e andare per mano con uno ex statista colluso con gli ambienti del malaffare, pur di veder garantita la propria permanenza nel sistema?
Allora meglio, molto meglio, far saltare il banco, quali siano le conseguenze. Ormai il peso del nostro Paese in Europa e' nullo e non di certo Renzi in tale marasma politico e in questa stasi determinista, potrebbe risollevarne le sorti. Al massimo potra' ancor piu' asservirlo ai dictat filo-tedeschi.
Il Capo dello Stato, " Re Giorgio ", artefice del triplice cambio alla guida del governo senza passare dalle urne, dovra' prenda atto dell'empasse e consentire al popolo di italiano di cambiare in modo definitivo la storia della Repubblica. Se non lo fara', sara' la storia a decidere il corso degli eventi.

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