lunedì 19 marzo 2012

GLI STERILI SOLONI DELLA SINISTRA

Tante parole, tanti dibattiti, tanti soloni che si producono in sterili chiacchere da salotto, circa la necessita' o meno di modificare l'art.18, ma alla fine il succo della questione non cambia: l'Italia si sta impoverendo e lo sta facendo anche in fretta.
Ma la sinistra esiste ancora in questo Paese? Finita la battaglia quotidiana contro il nemico conclamato, Silvio Berlusconi, cosa sta realizzando per risollevare le sorti di milioni di operai ormai sul baratro del licenziamento, senza speranze per il futuro, ne' certezze per il presente?
Vedo tanti giornalisti famosi, facenti parte di quella cerchia di "eletti" del sapere e della saggezza, ultimi e assai presunti testimoni, di quella superiorita' morale della sinistra impegnata, da tempo tramontata, come Gad Lehrner o Fabio Fazio che si animano nel cercare di portare avanti argomentazioni a favore della classe operaia e di tutti quei milioni di precari, cassintegrati, giovani laureati, disoccupati cronici e storici, che oggi non hanno nessuna garanzia per il loro domani.
Ma costoro, si sono mai sporcate le mani di grasso, così come fa l'operaio della catena di montaggio o di fango, come succede al bracciante nei campi?
Costoro non sanno cos'e' la "fatica", il sudore, la sofferenza di chi davvero si logora per portare a casa un pezzo di pane. Questi giornalisti "impegnati" sono la migliore espressione di quella che ormai si puo' definire la sinistra italiana: un manipolo di intellettuali imborghesiti, vestiti di cachemere, dei radical chic che pensano che lo scontrino fiscale possa cambiare le sorti della nazione, così, quasi per incanto, come se avvenisse un nuovo miracolo economico, senza calcolare o facendo saggiamente, finta di dimenticare che, nel frattempo, tante aziende non produranno piu' IVA per il semplice fatto che hanno chiuso i battenti.
Una volta, la sinistra fermava il Paese, mobilitando le masse contro i potentati. Oggi, gli esponenti di questa nuova ed asfittica sinistra salottiera, dialogano con i potenti nei palazzi del potere, si rivolgono alla masse a colpi di tweet.
La rete ha capovolto i regimi in nord-Africa. In Italia, e' diventata un gioviale passatempo di chi dovrebbe occuparsi di sovvertire il sistema.


3 commenti:

Nessie ha detto...

Purtroppo siamo in deficit di democrazia. Non abbiamo più una vera destra che veicoli i valori di Identità, radici, famiglia e tradizione né una vera sinistra capace di salvaguardare gli interessi dei più deboli. I sinistri che occupano la Rai e altre reti sono gli squallidi lacché dei banchieri in salsa radical chic.

Angelo D'Amore ha detto...

nessie,
ultimamente sono in tanti a fare da zerbino al prof.

Angelo D'Amore ha detto...

Maria Pia,
se mi leggi, sappi che non riesco piu' a commentarti.