PD che ha cambiato le sue anime nel corso del tempo ma che e' rimasto sistemico al territorio, perche' supportato a livello organizzativo e di penetrazione nei territori, dall'azione capillare e costante del Sindacati. Cosi e' avvenuto con Bassolino, cosi e' stato per la Iervolino, cosi e' potuto accadere per la nomima di De Luca a Governatore. Lo sceriffo ha provato a strappare ma non gli e' stato consesso il 3° mandato.
Da un punto di vista soggetivo, noto tanto frenetico scalpitare per le prossime Elezioni Regionali in Campania. C'e' stato l'abbraccio clientelare tra i 5S e appunto il PD per sostenere la candidatura di Fico. Ma non c'e' ancora il placet finale da parte delle Segreterie di partito. De Luca non da il suo ok definitivo perche', evidentemente, non ha ancora ottenuto cio' che aveva chiesto. E De Luca qui in Campania, anche a fine mandato, muove ancora tanto. Conte dal canto suo, sa che unirsi al PD, a questo PD, in questo preciso momento storico per il PD, non accrescerebbe alla lunga, il consenso al suo partito.
Molti non comprendono pero', che da sempre in Campania, Napoli la fa da padrona per scelte relative alla composizione del Consiglio Regionale. Il famoso Napoli-centrismo, da sempre influenza le scelte politiche dell'intero territorio della Campania. A molti e' sfuggito il ruolo, la funzione, la posizione preziosa che oggi viene rappresentata dal Sindaco Manfredi, una sorta di super manager prestato alla politica e accolto ovviamente a braccia aperte dal PD.
Un Manfredi che rispetto a chi lo ha preceduto, non fa barricate di contrapposizione ideologica contro il Governo centrale, battaglie magari rumorose ma animate da uno sterile romanticismo idealista, fine a se stesso. Manfredi dialoga con la Premier Meloni, dal Governo riceve bancate di miliardi per il territorio.
Alla fine penso che alla stessa Giorgia Meloni faccia piacere questo stato di cose. Il territorio della Campania affidato ad un manager universitario ( Manfredi per anni e' stato Rettore della Federico II) a prescindere dalla casacca che indossa. La Premier al contempo, non fa scelte dolorose per la coalizione, non ci mette la faccia, sapendo di dover perdere ancora una volta la Regione, consapevole pero', di trovare un buon referente, un buon comunicatore, per le decisioni che lei da Roma prende per il territorio. In pratica la Premier decide di non decidere, fa decidere ad altri, sapendo che e' meglio non bruciare un pezzo da novanta per la competizione elettorale a queste latitudini, evitando di fare magre figure
Nel frattempo tutti i vari elettori (tifosi) dei vari partiti, restano in trepida attesa per le sorti delle proprie squadre politiche, non riuscendo lontanamente ad intuire tale stato di cose. Tutti miopi dinanzi a tale imbarazzante evidenza.
Rispetto a tale sterile contrapposizione c'e' un partito nuovo, ai nastri di partenza, che corre da solo, e che non ha niente a che fare con tali infruttuosi tatticismi: Forza del Popolo.
FORZA DEL POPOLO, un partito fuori dal coro, ANTISISTEMA, che vuole riportare il cittadino (popolo) ad essere protagonista del suo tempo. Un partito che vuole riportare le anime nei corpi, corpi divenuti ormai sagome gestibili su determinati percorsi di transumanza omolagata. Un partito che vuole determinare una RIVOLUZIONE pacifica delle coscienze. Un partito fuori dalle logiche di apparentamento per finalita' di potere o per mantenere determinate clientele. Un partito con un'anima NoVax, composto quindi da persone che sanno portare avanti battaglie con grande forza e coraggio, che hanno saputo convivere alle rinunce e ai sacrifici, che conoscono da subito chi adopera la menzogna finalizzata all'inganno, un partito fatto da persone audaci, determinate, che non hanno avuto paura quando la paura, era il metodo usato dalla politica, per piegare i cittadini ai propri voleri.
Questo partito alle prossime regionali, avra' Carlo Arnese come suo candidato alla Presidenza della Regione Campania.
“Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare l’obbedienza e d’opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua inefficienza siano grandi ed intollerabili“. - Henry David Thoreau