venerdì 21 febbraio 2025

L'EUROPA O VA A DESTRA O NON SI FA


Criticavano Giorgia Meloni per essere "serva" degli Stati Uniti e ubbidiente ai dictat di Trump e Musk.
Appena Trump ha chiamato Putin per mettere fine alla guerra in Ucraina, tutti stanno correndo con il cappello in mano ai piedi dell'inquilino della Casa Bianca, ( iniziando da Macron e Sholz, leader in crisi profonda nei loro rispettivi paesi), per recuperare posizioni rispetto l'Italia, la cui Premier e' stata l'unico capo di Governo zona UE, ad essere invitata all'insediamento del Presidente USA.
 
La Meloni si trova in posizione scomoda. A livello diplomatico, formalmente, deve essere vicino Zelensky. A livello strategico e prospettico, resta l'interlocutrice preferita di Trump. 
Il conflitto russo-ucraino sta volgendo al termine ma l'UE conferma le sue divisioni, la sua fragilita'.
I sovranismi avanzano. Molti vedono cio' come un pericolo per la tenuta dell'UE. 
Ma l'UE in questi ultimi lustri, non aveva fatto che sgretolare l'autonomia decisionale dei singoli stati membri. Molti paesi, compreso l'Italia, hanno svoltato a Destra. A breve, con ogni probabilita' lo fara' la Germania. Nel medio periodo, probabile, seguira' anche la Francia.
 
Magari un giorno, l'UE diventera' piu' forte e coesa, riscoprendo il suo ruolo storico di "vecchio continente" quando la maggior parte dei paesi membri avra' governi di Destra che faranno tornare ad essere Bruxelles l'epicentro politico, commerciale e finanziario nel mondo e non piu' la sede tecnocratica, burocratica e amministrativa, la cui principale e univoca funzione era diventata lo smistamento di politiche dirigiste e l'imposizione di provvedimenti legislativi, spesso di carattere restrittivo e limitante per i cittadini membri.
 
In questo momento storico, nonostante le tante difficolta', l'Italia ha riscoperto la sua centralita' in Europa, grazie all'asse Conservatore Roma-Washington. Ma la centralita' fondamentale rimane la sua posizione strategica nel centro del Mediterraneo, area di incontro tra Nordafrica ed Europa, tra Europa e Medioriente. Questa posizione cosi preziosa non puo' piu' relegare l'Italia ad un ruolo remissivo e acquiescente di politiche decise da altri.
 
Se Sovranismo vuol dire decidere le sorti del proprio destino, comandare in casa propria, recitando nel contempo, un ruolo da protagonista all'interno della zona UE e per il bene della stessa UE, ben venga il Sovranismo anche negli altri stati membri.
 
Come disse Giorgio Almirante in un suo discorso a Piazza del Popolo a Roma nel 1979 durante la campagna elettorale delle prime elezioni europee: " l'Europa o va a Destra o non si fa..."

domenica 16 febbraio 2025

APPARTENENZA E APPARENZA

L'essere fluido non e' solo una predisposizione sessuale che solitamente puo' essere vissuta in eta' adolescenziale o magari anche da adulti, quando si puo provare gusto e attrazione fisica verso lo stesso sesso.

L'essere fluido a volte, puo' determinare una predisposizioone dilatata all'accettazione della realta' circostante, una sorta di sottomissione omologata a cio' che ci propone il contesto sociale vissuto, le relazioni, il lavoro, la normale quotidianita'.
 
Si vive il proprio contesto in maniera passiva, uniforme, uniformandosi alla massa, al gruppo, che diventa gregge consuentudinario, standardizzato, addomesticato.
Ci si confronta con l'altro, perche' nell'altro bisogna trovare il proprio simile, uno "specchio mobile" che emana il riflesso del proprio io vuoto.
 
Illusoriamente nell'altro, si cerca di trovare un senso di appartenenza ma molto spesso o per meglio dire, quasi sempre, non si fa altro che condividere un senso di apparenza, una sorta di comune percorso di transumanza su determinati sentieri gia' prestabiliti, svuotati della propria identita'.
 
Nell'era in cui si e' cercato di imporre la filosofia del politically correct, la grande mistificazione accaduta e' proprio questa: confondere l'appartenenza con l'apparenza, che equivale all'accomunare in modo inappropiato l'esteriorita' fluida dell'apparire appunto, alla concretezza e alla primordialita' dell'essere, inteso come identita' resistente e non resiliente