sabato 18 dicembre 2021

DRAGHI: SOLO IL QUIRINALE PUO' TENERLO IN VITA

 

Se Draghi va al Quirinale non c'e' piu' bisogno della riforma Costituzionale e la nascita del presindenzialismo, da tanti auspicato. Qualsiasi Presidente del Consiglio, di qualsiasi colore politico,  diventerebbe un burattino mosso dal Colle.
 
All'Ue farebbe piacere. Avrebbe un'Italia debole, con un Presidente della Repubblica forte e massima espressione dello spirito comunitario. Draghi continuerebbe ad essere il collante tra i tecnocrati di Bruxelles e i banchieri mondiali.
 
L'Italia fino alla nomina del nuovo Presidente vivra' una sorta di congelamento della vita pubblica. Il Covid continuera' a svolgere il ruolo di prezioso alleato, per distrarre le masse dalla vita politica economica e sociale. 
 
L'aumento piu' che probabile dei contagi, nonostante i vaccini, e l'arrivo dei primi fondi del PNRR sara' il miglior pretesto per evitare di sciogliere le Camere. Per l'irrefrenabile goia dei 5S.
Draghi dal Quirinale, nominera' un nuovo Presidente del Consiglio, scelto da un Parlamento ormai privato delle sue prerogative istituzionali, per traghettare il Paese alla primavera del 2023, fine della Legislatura.
 
A quel punto, passati circa 14 mesi e con ogni probabilita' ancora in piena pandemia, si sara' formata una coalizione tra partiti o una convergenza di intenti e programmi tra i medesimi, su modello URSULA ( PD, M5S, LEU, IV, FI e LEGA ) che scegliera' un candidato Premier gradito a Draghi che permettera' al Paese di ricevere i fondi PNRR ( quello sara' il ricatto politico ) nell'illusoria speranza di ripresa.
 
La politica pero', uscirebbe sconfitta. Ci sarebbe un suo congelamento protratto nel tempo. Delle forze elencate ovvio, quelle di csx avrebbero piu' interesse affinche' l'ipotesi Draghi al Colle si concretizzasse. Si determinerebbe quel collante istituzionale tra l'UE e le forze progressiste, da sempre contrarie che l'Italia possa avere anche in futuro, una svolta nazional-sovranista.
 
Se al Quirinale andra' altra figura politica, Draghi comunque avrebbe sulla carta un mandato a scadenza marzo 2023. L'avanzare della poverta' ( l'economia reale e' molto differente dai dati macroeconomici ) l'incendio sociale, farebbe inevitabilmente aumentare il consenso delle forze SOVRANISTE ( che provano a smussare il proprio atteggiamento appellandosi come CONSERVATRICI ) e con ogni probabilita' di fatto, non si andrebbe a formare quello schieramento URSULA gradito all'UE.
 
Tra le altre cose, Draghi non e' iscritto in nessun partito, quindi sciolte le Camere come potrebbe essere rieletto? Creare un suo partito? Farsi nominare capo di un partito gia' esistente tipo l'Avv. Conte per i 5S? Molto improbabile.
 
L'unico modo per tenerlo in vita nella scena poltica italiana e' eleggerlo a Presidente della Repubblica.
 
Ma la sua salita al Colle, si trasformerebbe nel breve tempo, in una fuga isituzionale.
Un impegno, quello di Governo, lasciato sul nascere e un Paese con ogni probabilita' sommerso dalle criticita' dell'economia reale, sarebbero la verita' piu' cruda da anteporre alla grandezza dell'uomo, un uomo di potere che lascerebbe ad altri le responsabilita' e le scelte da far cadere sulla Nazione

martedì 14 dicembre 2021

LA MELONI METTA DA PARTE IL SUO "ATTEGGIAMENTO BIPOLARE"

 
FDI per bocca del suo Segretario, Giorgia Meloni, attacca ogni giorno il Governo. Fa parte del suo ruolo di opposizione. E fa bene a farlo.

Anche sul prolungamento dello stato di emergenza, critica duramente l'operato di Draghi, Speranza e di tutto il CTS per la l'inutilita' dei provvedimenti presi che di certo non hanno fermato il contagio, ma che nel contempo, hanno ulteriormente indeboilito l'economia.
 
Bene. Quando pero' il Segretario Giorgia Meloni, decidera' di staccarsi dai suoi 2 alleati di cdx, FI e Lega che tengono in vita questo Governo infame?
Quando intuira' che da sola FDI potrebbe rappresentare l'unica forza di Destra social-nazionale,  vicino  alle imprese, alle famiglie, ai giovani, agli ultimi?

Quando intuira' che la Lega al  Sud, e' un  alleato zavorra,  controproducente  a far crescere il  consenso e la penetrazione della Destra nel Mezzoggiorno?

 
Nella vita, specie in questo delicato momento sanitario, sociale, economico, politico e sociologico, ci vorrebbe il coraggio di osare, di gettare il cuore ma anche la ragione, oltre l'ostacolo.
Sostengo  la   Meloni ma   nella  liberta'   intellettuale  che  da sempre  mi  contraddistingue,  penso  che polemizzare giustamente ogni  giorno contro  Draghi e i suoi alleati sia doveroso. Ma  se cio' viene fatto per avere 2 piedi in una sola scarpa, la vedo una strategia opportunista.
 
Ora la Meloni punta a riunificare le forze di destra nella famiglia dei Conservatori. Se tale cosa e' funzionale soltanto ad un cambio di lessico per rendere la destra meno criticabile rispetto a quando si ostentava il principio del sovranismo, magari, in epoca dove le masse seguono in modo acritico cio' che le circonda, potrebbe pure essere una giusta motivazione, anche se in pratica effimera.
Se invece, con il termine Conservatori, la Meloni cerca  di cucire un  nuovo abito addosso i suoi  alleati  per continuare il suo cammino politico in loro compagnia, considero questa scelta doppiamente errata.
 
I limiti della coalizione e le diversita' tra queste forze rimangono in modo nitido. FI e' un partito moderato che cerca di ricostruire un grande centro vicino ai popolari europei. La Lega sta cercando di darsi una nuova immagine. Un tempo partito separatista, poi partito antieuropeista, ora un partito di Governo e potere, molto piu' vicino a Bruxelles, un partito che resta comunque molto vicino alle imprese del Nord e alle loro esigenze che qui al Sud viene a fare folkolore propagandistico, su tematiche identiche da anni ( lotta all'immigrazione clandestina, sicurezza ) ma che antropologicamente non potra' mai raccogliere consenso, perche' i meridionali anche se in condizione di conclamato svantaggio, hanno una qualita umana che li contraddistingue: la dignita'. E per dignita', non potranno mai appoggiare una forza politica che considerava questo popolo inferiore.
 
La Meloni dovra' decidere se mettere fine al suo "atteggiamento bipolare". Diventare l'unica leader della destra italiana o continuare a convivere con questi 2 partiti molto differenti dal suo credo, per mere logiche di convenienza.

 

venerdì 26 novembre 2021

NUOVA FORMA DELL'IO NELLA SOCIETA: DA EVANESCENTE A ILLUSORIAMENTE CINICO MA DI FATTO ALLINEATO


La societa' era composta da individui gia' interiormente distanziati
Masse replicanti occupavano freneticamente spazi prestabiliti
Luoghi di transumanza emulativa si riempivano compulsivamente
Soggetti singoli divenivano gruppo, per autogenesi indotta
Tanti io vuoti, cercavano l'altro, per realizzare la propria esistenza
Sagome moventi si specchiavano tra loro, per sentirsi vive
Mostrare, ostentare, esibire come espediente per essere
 
D'improvviso per molti, la societa' e' cambiata
Non per chi osservava tale turbinio schizofrenico, da spettatore
Sono mutati i meccanismi di aggregazione
Non e' mutata la ricerca acritica di sentirsi gruppo
E nel realizzare tale alchemica genesi, ora si tende a isolare l'altro
Altro inteso come a-normale, fuori dalla norma
 
Un tempo i replicanti, potevano essere evanescenti
Oggi tali sagome, sono diventate piu' ciniche
Prima le aggregazioni erano fatte per classi sociali
Si seguiva il simile condividendo le sue abitudini
Ciascuno nell'altro, trovava una parte di se
Oggi l'aggregazione viene stabilita da norme precise
Nell'altro non si trova piu' solo un proprio condivisore libero
In chi si ha vicino, in primis ci si confronta con un allineato
 
Questa forma di progressiva sottomissione e' artificiale
E' stata imposta dall'alto e in poco lasso di tempo
Tale omologazione ha limitato l'autonoma indipendenza intellettiva
La facolta' del dubbio e' stata castrata
Chi cerca di mantenerla e' tenuto cinicamente ai margini
Si vive di certezze, non proprie, ma confezionate in modo ordito
Chi asserisce di averle, non comprende di essere solo un allineato

sabato 6 novembre 2021

COVID: IL NUOVO SPREAD PER L'ITALIA

 

La crisi economica continua. Altro che dati di ripresa.

Se per un anno e' stato tutto fermo, e' logico che ci sia un rimbalzo.
Ma le sofferenze, le cicatrici, le vittime economiche della pandemia, continuano ad esserci.
Un esempio: 350 alberghi in vendita, nella sola riviera romagnola.
Nessuno ne parla.
Evidentemente, l'economia reale non e' piu' qualcosa di cui parlare.

 Dieci anni or sono, a colpi di Spread, fu fatto cadere un Governo.
Un Governo leggittimamente eletto dal popolo italiano.
La crisi economica colpiva tutti i paesi occidentali, indistintamente.
Ma in Italia, ne ebbe una connotazione "personalistica".
Lo Spread, un indicatore economico, spuntato dal nulla e divenuto familiare al popolo, tramite il consueto e martellante tam tam mediatico.
Un differenziale finanziario con i Bund tedesci che fluttuava in base alle abitudini private di un solo uomo: il Premier italiano.
Lo spred aumentava a ritmo di Bunga Bunga...
E come il Parlamento credette che Ruby fosse la nipote di Mubarak, cosi il popolo credette che lo Spread aumentasse in base al numero delle feste private del Premier...
 
Oggi, lo spread, si chiama Covid.
Tutto il resto non conta.
Aumenti di luce, gas, carburanti, sono cose superflue.
A breve ci sara' il Chip Crunch ( crisi dei semiconduttori ) ma non interessa.
La logistica globale e' in pieno caos. Ma non se ne parla.
I prezzi al consumo aumentano. La produzione rallenta.
Questo fenomeno si chiama stagflazione.
E' la peggior cosa che possa capitare.
Ma non importa. Soprattutto tale fenomeno viene sottaciuto.
Si parla solo di Covid. All'infinito.
Anche le proteste contro il Green Pass, vengono gradite dai governanti e irradiate nell'etere dai media a loro asserviti.
 
Un Virus e tutto cio' che ruota intorna ad esso, copre i limiti di questo Governo.
Ma soprattuto fa dimenticare i ritardi economici del Paese precedentemente al Covid.
Il 2019 infatti, chiudevamo ultimi in zona UE, con una crescita del PIL allo 0,8% insieme a Cipro.
Un' epidemia, elevata a pandemia, per altri fini.
Irradiare terrore ad oltranza, per distrarre le masse da altro.
E' in corso un salto quantico a livello sociologico.
E' in stato embrionale la creazione di una nuova forma di societa'.
Tale trasfromazione, riguarda tutte le societa' progredite.
Per fare cio' c'e' bisogno di un nuovo indicatore: il Covid.
 
A breve, in Italia, in tanti saranno in fila alla Caritas per un pasto caldo.
Ma il popolo viene distratto dalla poverta' nostrana.
Per far cio', si e' creato un nuovo espediente mediatico.
Si sono individuati i nuovi poveri: i migranti.
A migliaia, quotidianamente, sbarcano nuove masse di disperati.
L'accoglienza, con la benedizione papale, cela il malessere autoctono.
 
Prima del Covid, il nostro debito pubblico superava i 2.000 miliardi.
Nonostante tale cifra ormai sia ormai fuori controllo, dello Spread non si parla piu'.
Nonostante lo sfacelo in atto, se ne sta buono a livelli minimi.
Il mantra e' un altro: il Covid
E come asserivo nell'aprile 2020, sara' cosi fino a termine Legislatura: marzo 2023




martedì 2 novembre 2021

NUOVI DISTRATTORI SOCIOLOGICI PER UN POPOLO NARCOTIZZATO

 

 
La gente e' narcotizzata, fuori dal mondo.
Non riesce piu' a percepire la cruda realta' che la circonda.
Sta aumentando tutto.
Luce, gas, carburanti, materie prime.
E tale andamento, continuera' a crescere, specie nei mesi invernali.
Tutti i dati relativi alla spesa al consumo, lo indicano.
La filiera alimentare soprattutto, gia' conferma tale tendenza.
Farina, quindi pasta, pane, i cosiddetti prodotti poveri, cresceranno.

 E di cosa si parla in questo Paese?
Messo sotto "spirito" un popolo terrorizzato, si propone altro.
Dopo morti, ricoveri, vaccini e green pass, c'e' un nuovo "disco".
Emergenza climatica, green economy, digitalizzazione.
Il popolo deve essere bersagliato da nuovi distrattori sociologici.
E i media prontamente, assolvono il loro compito di megafono del potere.
Il dictat e' strategico: distrarre le masse dalla realta'.
Irradiare una progressiva stasi cognitiva.
Rendere le persone amorfe. Abituarle, assuefarle alle privazioni.
 
In altre epoche, con governi diversi, le piazze, colorate di rosso, si sarebbero riempite urlanti.
A colpi di spread, si costringevano i Premier, a gettare la spugna.
Oggi, se si prova a riempirle, si evoca il ritorno del nazi-fascismo.
Il mondo ha preso una direzione. Una direzione precisa.
Ad imperare sono il neo-liberismo globalista, la quarta rivoluzione industriale, il nuovo socialismo-capitalista, il grande reset sociologico.
 
Le identita' dei popoli, sono state calpestate.
Le sovrantita' dei paesi, annullate.
Le liberta' dei singoli, limitate.
La liberta' e' divenuta un oggetto regolato da un contratto di vendita.
I contraenti stabiliscono le regole dell'atto, su di una carta verde...
 
Chi continuera' a "dormire", non percepira' il dramma.
Chi si destera' dal "sonno", ne restera' scioccato.
Chi per sua fortuna, e' rimasto cosciente, sara' pronto ad affrontare la tempesta

giovedì 30 settembre 2021

CONTE CHIUDE A NAPOLI. QUI C'E' ANCORA TANTA GENTE IN PREDA AL DELIRIO MISTICO

 


#GiuseppeConte, colui che in piena pandemia teneva dirette Facebook dopo le 23, su indicazione di #RoccoCasalino, per far accrescere la sua immagine di Messia sceso in terra a salvare gli italiani dal "Vairus cinese ", colui che e' stato prima attaccato, ridicolizzato, offeso dal suo padrone d'azienda #BeppeGrillo, per poi diventare il suo fedele direttore d'azienda, di un Movimento che grazie alla pandemia e' ancora esistente perche' siamo in uno stato di emergenza permanente da vero regime che non ci permette di avere una vita normale, figurarsi di sciogliere le Camere...conclude la campagna delle amministrative a Napoli.
#Napoli, la citta' dove c'e' ancora tantissima gente in preda al delirio mistico grillino, gente che ancora si illude che coloro che gridavano onesta', onesta' fossero i salvatori della Nazione. Un Movimento che ha tradito i suoi ideali, ha mancato tutte le sue battaglie sui NO e che ha governato con tutti in Parlamento, pur di rimanere attaccato alle sue poltrone ( che sono ancora ahime' tante, visto il risultato ottenuto nel 2018 ), altro che aprire la scatoletta di tonno...
Napoli, dove il candidato sostenuto dal #M5S, #GaetanoManfredi, si presenta con ben 13 liste (navigato e collaudato sistema clientelare adoperato da #VincenzoDeLuca) piu' ovviamente il mantenimento del #RDC, "istituzionalizzato" voto di scambio che, a queste latitudini e' sempre una preziosa arma utilizzata dagli imbonitori di professione di turno. A queste latitudini, la gente e' ancora "invasata" dalla delirante comunicazione pentastellata e crede per davvero, nella possibilita' di vivere un Eldorado...
Magari Conte, nel suo intervento finale, spieghera' ai napoletani come trovare i circa 3 miliardi di debito, per sanare le casse comunali, dopo circa 30 anni di "prosciugamento" perpetuato dal centro-sinistra...
Ma visto che nel logo, il Movimento ha aggiunto la data 2050 ( per prolungare all'infinito l'irradiazione del film propagandistico ) con la scritta " #UnNuovoInizio ", ci sara' tanto di quel tempo per poter rimandare l'avvio di tale metamorfosi, per la gioia dei nuovi inquilini che si andranno ad insediare sulle poltrone dell'amministrazione cittadina




lunedì 27 settembre 2021

A NAPOLI IL SISTEMA TEDESCO E' GIA' OPERANTE

 


I Tg di regime  che seguono  il  mainstream  imperante,  hanno affermato che il voto in Germania          influenzera' l'intera Europa.
Il nostro Parlamento,  su indicazione  di Mattarella,  sentiti  Napolitano e  Monti,  ha  pianificato (posticipandole) anzi tempo, la data delle nostre votazioni amministrative,  fissandole per il prossimo 3/4 ottobre.
Si sapeva che la Merkel fosse alla fine della sua eperienza da cancelliera. Si sapeva che la Germania sarebbe passata ai social-democratici. E cosi e' andata.
Il risultato e'  stato  raggiunto. I nostri  Tg  hanno subito evidenziato il cambio  avvenuto in Germania, presentandolo come apripista per l'intera UE.
Subito, i  piu' interessati a tale esito, sono  stati i leader dei 2 partiti  (piu' deboli alla fine del 2019)  ma che hanno gestito la prima parte della pandemia a loro vantaggio, PD e M5S e che ora si sono trovati insieme a parte dell'opposizione al Governo, per questioni di mero controllo nella gestione dei prossimi fondi UE.
Sia Letta  che  Conte hanno  marcato il successo  dei social-democratici. Ora la Germania,  oltre che a mantenere la sua posizione forte nei confronti dell'Italia e anche guidata da una formazione politica piu' vicina a questi partiti.
Conte e Letta  erano raggianti, euforici,  quasi invasati. Hanno subito  ribadito la necessita' di  seguire l'esempio  tedesco, (che poi e' quello del  mainstream dominante), mirante alla digitalizzazione,  alla riconversione  green e alle  politiche giovanili ( quest'ultimo da sempre di moda, da quando io  ero ragazzo...)
Nello specifico delle elezioni italiane, possiamo rimarcare come Napoli stia anni avanti... Qui vincera' di certo il sistema social-democratico. A Napoli imperversa il radicamento cronicizzato del clientelismo di sinistra che ha il grosso del suo serbatotio nella sanita', nei baronati universitari e nell'associazionismo territoriale. Il PD ne rappresenta la sua massima espressione. PD che a Napoli, sceglie di allearsi con il M5S, trovando ulteriore linfa e vigore nell'istituzionalizzato "voto di scambio" rappresentato dal RdC, arma  di persuasione elettorale pentastellata.
La cittadinanza ha gia' espresso in anticipo l'esito delle prossime votazioni.  Tutti i sondaggi  indicano tale previsione. Non a caso, il candidato a Sindaco, Manfredi, e' supportato da ben 13 liste, metodo vincente gia' collaudato con successo, dal Governatore campano Vincenzo De Luca, altro principale sponsor e sostenitore della candidatura del Rettore della Federicco II.
Il futuro inquilino di Palazzo San Giacomo, trovera' un debito pubblico che sfiora i 3 miliardi di euro, frutto di trenta anni di amministrazione di centro-sinistra.
Ai napoletani pare piaccia che le cose restino cosi...

mercoledì 15 settembre 2021

AMMINISTRATIVE A NAPOLI: 4 FILM DI 4 REGISTI

 


- Via Caracciolo diventera' un lungo arenile sabbioso con acque sempre balneabili.
- Corso Umberto sara' trasformato in un grande boulevard pedonale di 1,8 km.
- La metro confermera' la sua leadership mondiale, seconda solo a quella di Tokio. 🙂
- Il Parco della Rimembranza, sara' trasformato in una fitta pineta mediterranea.
- Scampia sara' trasformata in una periferia modello, piena di servizi per i suoi cittadini.
- Finalmente sara' bonificata l'Ilva di Bagnoli, riconvertita in un polmone verde per la citta', in cui saranno realizzati impanti sportivi per i napoletani.
- I mezzi pubblici diventeranno sempre piu' efficienti, con nuovi autobus, la linea filobus collinare a pieno regime, la cumana ammodernata.
- La zona orientale, Ponticelli, sara' recuperata, anche nel suo arenile.
- I giovani, grazie a maggiori opportunita', resteranno a Napoli, grazie a nuovi investimenti mirati a creare nuova occupazione.
- La sicurezza diventera' materia primaria, con l'installazione di telecamere per l'intera area urbana.
- La raccolta differenziata della spazzatura, raggiungera' in 6 mesi il 95% dopo aver raggiunto il 70%... 🙂 con il primo cittadino uscente.
 
Nei film andati in onda in campagna elettorale, commissionati dai vari partiti che si contendono Palazzo San Giacomo, per coscienza, nessun "regista" si e' azzardato a irradiare quello piu' fantastico:
 
" l'azzeramento del debito locale, giunto a ben 2,4 miliardi di euro "
 
Un augurio a tutti i candidati!

lunedì 9 agosto 2021

L'IMPOSIZIONE NEL LOGO DEL 2050: UN MARCHIO DI CONCLAMATO E ACCETTATO "STATO VEGETATIVO IMPOSTO"

 


In una fase epocale caratterizzata da un blocco neurologico degli individui, incentrato e focalizzato univocamente su tutto cio' che ruota intorno al Covid, ai vaccini, all'esibizione dei patentini verdi per i momentanei e fugaci momenti di permesso di liberta' a scadenza... il pagliaccio, l'artefice del caos e della decrescita felice, si avete capito, il capo-padrone del movimento dove 1 valeva 1 ma alla fine 1 corre da solo e riesce pure a vincere 🙂 quello che andava in giro con il casco antisputi... nella sua creativita' delirante, ha pensato di imporre sul logo della setta il numero 2050...una sorta di proiezione cognitiva futurista che visualizza per iscritto lo stato di narcosi indotta progressivo ed irreversibile in cui e' sprofondata la gran parte della popolazione...fino a tale data...si determinera' in tale maniera una sorta di "mettersi a folle" permanente...evitando qualsiasi altra forma di pensiero e quindi di azione cerebro-intellettiva...magari con cadenza biennale si inventeranno altri stati di emergenza, magari intorno alle zanzare come vettore di nuove pandemie... o come la scarsita' di acqua oligomineralmente pura...o come la necessita' di cibarsi di crocchette per umani bilanciate, per favorire il riequilibrio dell'eco-sistema globale...in circa 30 anni di attivita' la setta avra' nuovi interessanti argomenti da proporre, per favorire l'acquisizione di nuovi adepti, con la mantenuta e confermata promessa del mantenimento del RDC...espressione manifesta della volonta' di accettare passivamente questo stato vegetativo imposto...e come premio fedelta' ai suoi tesserati...
Mantenere l'emergenza, crearne ad arte altre, serve anche a questo.
A distrarre la massa, il gregge, da altri e piu' importanti problemi, ai quali magari, non si e' interessati o non si e' in grado di trovare soluzioni. E la gente, rassegnata, si illude in un rassicurante e futurista programma di impegno per il Paese, addirittura legandosi a degli scaltri imbonitori in un legame trentennale, indissolubile


venerdì 16 luglio 2021

IL RISCHIO NON E' IL CONTAGIO. BENSI L'AUTONOMIA COGNITIVA DEI SINGOLI

 


Sara' una guerra fino all'ultimo neurone lucidamente connesso a quello che restera' del proprio sistema nervoso.

Chi nella vita ha patito sofferenze, chi ha saputo subire dolorose rinunce, chi si e' saputo adattare d'improvviso alla tempesta del proprio vissuto, sara' piu' pronto a questo tipo di infinita partita a scacchi, questa sorta di costruito labirinto ipnotico, questa forma di reality basato sull'irradiazione costante di una irrefrenabile ansia, di un incessante terrore, di una diffusa incertezza che "convenzionalmente" oggi riduciamo al Covid.
 
Qui si tratta di resistere non tanto alla possibilita' di prendere il contagio.
Qui e' in gioco la salute mentale, la lucidita' cognitiva, l'indipendenza intellettuale di ciascuno, perche' e' davvero sottile il precario equilibrio in cui stiamo vivendo ormai da oltre 17 mesi.
 
A prescindere dall'indipendenza e dall'agiatezza economica di chi per sua fortuna non conosce privazioni, disagi e sofferenze e' evidente che la societa' oggi non e' piu' la stessa e non tornera' ad essere quella di prima, perche' cosi e' stato deciso.
Il salto quantico siociologico-relazionale c'e' stato. Dietro non si ritorna.
 
Oggi si e' davanti ad un bivio: scegliere di diventare parte di una massa acritica, passiva, recettiva che viene gestita a colpi di app o tentare di rimanere dei soggetti pensanti con una propria indipendenza cognitiva, decisionale

venerdì 9 aprile 2021

IL GRIDO DI PROTESTA DOVREBBE ESSERE DI TUTTI

 


Penso a tutti coloro che non soffrono questa crisi e che forse per loro fortuna, in questa crisi hanno addirittura visto aumentare il loro tenore di vita.
Costoro per queste chiusure tuttavia, stanno rinunciando a tante cose.
 
Tra loro c'era chi amava andare in palestra per mantenere il fisico scolpito.
Chi giocava al calcetto con gli amici o con i colleghi di lavoro.
Chi era un frequentatore di piscine e si teneva in forma con il nuoto
Chi frequentava i corsi di pilates, di yoga e amava vivere a contatto del suo coach.
Chi andava sempre al ristorante, in pizzeria con amici e parenti.
Chi invece preferiva il pub per le sue birre artigianali.
Chi amava mangiare shushi e immergersi nell'atmosfera dei locali giapponesi.
Chi amava andare a cinema a vedere tutti i film appena usciti.
Chi a teatro, non perdeva una sola prima.
Chi amava ballare e ogni settimana cambiava locale
Chi non rinunciava mai al parrucchiere, tutte le settimane.
Chi amava sciare, specie a inizio primavera quanto c'e' tanta neve ancora sulle piste e le giornate sono piu' lunghe.
Chi non rinunciava mai ad andare allo stadio, non si perdeva mai una partita della sua squadra del cuore
Chi non rinunciava all'estetista per tenere in ordine le sua mani, il suo corpo.
Chi amava fare shopping ma non nei centri commerciali, ma dal suo negoziante di fiducia di calzature e abbigliamento.
Chi amava tanto viaggiare, vedere posti nuovi, farsi l'immancabile selfy sulla spiaggia di grido o nella piazza della famosa citta' d'arte.
Chi credeva nella scuola come fondamentale presidio formativo, non solo per la crescita culturale, ma soprattutto psicologica, relazionale dei propri figli.
 
Ma a voi, piace vivere in questa maniera triste, dimessa, passiva, da semplici organismi biologici viventi? Ma davvero pensate che fatto salvo il vostro tenore di vita, tutto il resto sia secondario?
A noi imprenditori che siamo chiusi per legge, ci dicono di protestare, di scendere in piazza, di organizzarci, di fare sentire il nostro sdegno.
Ma a voi, chiedo, vivete bene cosi? Siete felici? Quale e' la vostra visione della vita? Solo quella di "vegetare" in sicurezza?
Ma per voi questa e' vita?
Anche voi dovreste protestare. Anche voi dovreste unirvi al nostro grido di disperazione.
Per noi e' una questione di sopravvivenza.
Per voi una questione di liberta'.
La liberta' non e' data dal danaro. Non vi illudete.
La liberta' e' data dalla possibilita' di poter scegliere.
E voi, come noi, tante cose non le potete piu' scegliere.
Dovete ubbidire. In silenzio.
 
Reagite. Ribellatevi. Provate a vedere se siete ancora vivi

lunedì 5 aprile 2021

LETTERA ALLA MELONI

 


Gentile On. Meloni, sono contento di vederLa in prima linea a battersi al fianco di chi sta davvero patendo queste scelte scellerate del nostro Governo. Sono altresì contento di vederLa combattiva all'opposizione, unica forza politica che non ha dato sostegno ne' al precedente Governo Conte, ne' all'attuale Governo Draghi.
 
Spesso, a noi comuni mortali, che ci limitiamo a gridare il nostro sdegno e far sentire la nostra insofferenza tramite la rete, ci viene detto che siamo dei poveri leoni da tastiera, gente che sa solo fare un po' di sterile rumore, o per dirla alla napoletana ( citta' da dove Le scrivo ) di chiassosa ammuina nascondendosi nella rete, nel comodo della sua abitazione.
Cosa dovremmo fare? Scendere in piazza? A chi dovremmo affidare il nostro grido di dolore? A qualche comitato improvvisato? A qualche neo-organizzazione per i diritti delle categorie martoriate da queste folli decisioni governative? Dovremmo unirci a gruppi di facinorosi, deliquenti, gruppi ultra' o altre organizzazioni anche violente che poco hanno a che dividere con chi cerca soltanto di svolgere la sua attivita' degnamente, con decoro e passione?
 
Io sono un ristoratore, nello specifico un imprenditore agrituristico che si trova il locale interdetto per legge ma che, con estrenui sacrifici, deve pensare comunque a tenere in vita la sua azienda che non e' composta soltanto dal ristorante, ma che e' fatta di terreno coltivato e zone verdi dedicate al pubblico.
Quando potra' ancora durare questo calvario? Quali i veri aiuti, concreti, solidi, rapidi, tangibili a chi come me e come tante altre categorie chiuse e interdette per legge, saranno trovati e distribuiti a chi si trova in questa situazione assurda?
 
Le scrivo non solo perche' mi trovo vicino al suo pensiero e alle sue iniziative. Ma Le scrivo soprattutto per spronarLa a creare qualcosa di piu' concreto, fattivo, visibile per le categorie da Lei difese ma ahime', devo constatare al momento, soltanto a parole. Perche' gentile Onorevole, Lei non puo' limitarsi soltanto a fare proclami sulle sue pagine. Lei non puo' ridursi a diventare a sua volta un leone da tastiera ( in questo caso ci sta leonessa..ma non per accontentare la Boldrini...). Lei deve sentire innata l'esigenza di veicolare questo malcontento in un' azione decisa, concreta, vastamente popolare. Lei deve sentire il bisogno, innato, viscerale, di stare materialmente a contatto con le categorie da Lei difese, quelle categorie di imprenditori da Lei sempre supportate ma, finora, soltanto tramite annunci, post, dichiarazioni, proclami. In pratica soltanto chiacchiere. Da Lei c'e' da aspettarsi di piu'.
 
A lei non manca coraggio, decisionismo, intraprendenza. Lei e' una donna del fare. Lei e' una patriota. Lei non puo' limitarsi a starsene ferma senza agire. Lei e' una persona vicino al popolo, alla gente, a chi ora sta soffrendo. Lei deve avere il coraggio di osare. Di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Lei deve avere il coraggio, la fermezza, la lungimiranza di organizzare una ma anche piu' giornate di protesta, di risveglio critico, di pacifica mobilitazione, di orgoglio Nazionale. Non puo' vederci morire, in silenzio, nell'indifferenza. Noi ristoratori, insieme a chi opera nel settore turistico, alberghiero, B&B, nell'eno-gastronomia, nel settore Grandi Eventi, insieme a tutte le altre categorie ora chiuse per legge dallo Stato, siamo una parte vitale, pulsante dell'economia nazionale. Lei non puo' abbandonarci.
Lei pero', me lo consenta, non puo' piu' soltanto limitarsi a questo tipo di opposizione convenzionale. Viviamo una criticita' epocale. Viviamo un momento storico drammatico per la sua unicita'. Servono azioni concrete, visibili, a loro modo eclatanti. Lei non puo' soltanto sentirsi nel giusto occupando gli scranni dell'opposizione. Lei dovrebbe osare di piu'. Dovrebbe, ripeto, veicolare e polarizzare in modo manifesto, il malcontento del Paese, risvegliare chi e' rassegnato, chi non ha piu' speranza, chi ha ormai rinunciato a lottare. Lei, a mio avviso, deve scendere in campo organizzando una giornata di MOBILITAZIONE GENERALE. Solo in questa maniera potra' sentirsi davvero tra la gente. Solo in questa maniera Lei sara' davvero la nostra paladina, la nostra eroina, la nostra leader patriota.
Mi scusi se sono stato forse troppo diretto. Ma sono un sanguigneo come Lei.
 
Con stima, le rinnovo i miei piu' cordiali saluti!
dott. Angelo D'Amore




martedì 30 marzo 2021

UNA MATTANZA CHIRURGICA CON LA SUPERVISIONE DELL'UE

 

Se riflettete, le chiusure delle attivita' imprenditoriali, sono state fatte per quei settori dove si presume, sulla carta, ci sia una maggiore evasione. Ristoranti, B&B, Alberghi, Palestre, Piscine, Centri estetici, Parrucchieri, Discoteche, Abbigliamento, Calzature.
Il Virus continua a circolare tranquillamente anche con queste chiusure forzate. I dati lo confermano. Quindi queste chiusure non hanno una motivazione scientifico-sanitaria, ma socio-economica per decisione politica. La gente difatti, si riversa egualmente per le strade. Per riunirsi, per senso di svago, ovvio. Ma soprattutto per fare acquisti in tutti gli esercizi commerciali rimasti aperti, un'infinita'. Per spostarsi con i mezzi pubblici.
 
Queste decisioni, visto che non sono frutto di improvvisazione e visto che non scongiurano l'aumento dei contagi, anzi sembra proprio che al contrario gli stessi non calino, rispondono ad una strategica e "chirurgica" pianificazione. Il disegno e' far cessare queste attivita'. Per sempre.
Un tempo, queste erano rilevate da altri imprenditori, spesso gente di dubbia provenienza, semplici speculatori o persone che dovevano "pulire" danaro proveniente da attivita' illecite.
Il sistema pero' rimaneva lo stesso. La giostra continuava a girare.
Oggi invece, si mira a fare una pulizia piu' radicale.
L'obiettivo e' far subentrare grossi gruppi multinazionali, magari a loro volta come spesso gia' succede per le grosse catene di supermercati, soggetti finanziari che comunque sono collusi con ambienti per cosi dire non proprio puliti, ma che consentirebbero al tempo stesso, una grossa emersione del lavoro e una notevole dichiarazione di reddito.
In tale maniera, il sistema contributivo sarebbe salvo e anche il gettito fiscale, garantito.
La piccola impresa, specie quella a carattere familiare, la vera spina dorsale del rilancio economico degli anni 60', il volano del boom economico italiano, cessera' per sempre.
 
A tanti questa situazione piace. Da sempre lo scontro sociale ed ideologico e quindi anche la conseguente divisione politica, in Italia, vede contrapposte queste 2 categorie: lavoratori garantiti tassati a monte e piccoli imprenditori, per i primi, soggetti da combattere e ostacolare in ogni forma.
La pandemia ha acuito questa spaccatura, esasperando al contempo, tale contrapposizione in modo palese, incontrovertibile.
Il sistema Nazione pero', deve continuare a funzionare in qualche maniera comunque. Quindi e' giunto il momento di varare scelte anche dolorose, cruenti, ma salvifiche per tenere in vita il sistema pubblico. L'Italia da anni cresceva poco. Il debito pubblico era ormai da lustri fuori controllo. La pandemia per assurdo, ha accelerato scelte che forse non sarebbero mai state prese e che avrebbero allungato questa agonia. Oggi, con la scusante Covid, i governanti hanno carta bianca. Possono decidere qualsiasi cosa, apperentemente per salvare gli italiani, in sostanza per salvare una parte di Paese che non poteva piu' continuare ad andare avanti nella maniera precedente.
 
Si potra' sempre dire: e' l'Europa che ce lo chiede.
Ora ce lo chiedera' con piu' forza, visto che a breve, inizieranno ad arrivare i primi soldi ( a debito ) per i quali saranno disegnati nuovi scenari di spesa e di progetto che di sicuro favoriranno sempre di piu' i grossi gruppi societari a discapito delle piccole imprese.
I morti di Covid saranno sempre commemorati.
I martiri economici, presto dimenticati

giovedì 18 marzo 2021

NON PARLO PIU' DI COVID

 


Non parlero' piu' di Covid.
Non serve a nulla. Ed e' solo snervante.
Io sono una persona poliedrica, penso di discreta cultura ( non solo per gli studi conseguiti ma soprattutto per vita vissuta ) e sento limitata la mia creativita' mentale, quindi di analisi, nell'argomentare sempre delle stesse cose da piu' di anno a questa parte.
Ognuno ha le sue convinzioni. Rispettabilissime. Ci mancherebbe. 
Essere confuso come un negazionista pero', e' offensivo.
 
Il Covid, ovvio, esiste. La Terra non e' piatta. Penso di arrivarci anch'io.
Ma seguire dissertazioni da qui, dalle piu' svariate persone che si assurgono a fare lezioni di virologia, replicando come pappagalli al mainstream dominate, a dei virologi usciti dal nulla che invece di lavorare stanno a fare intrattenimento televisivo, davvero e' patetico.
La Pandemia ( per me epidemia, visto che ha fatto 2.5 milioni di vittime su una popolazione di 7.8 miliardi di persone) esiste.
 
Esiste altrettanto, la deriva geo-politico-economico-sociale che ne e' scaturita, contribuendo a conferire al mondo, in modo cinico, pianificato e strategico, una metamorfosi sociologica sconvolgente, per altri fini, che di certo, sempre a mio personale parere, non sono soltanto sanitari. Tutt'altro.
I danni economici passeranno. Saremo acquistati dal miglior offerente. Il nostro valore di Paese e' in caduta libera. I danni cognitivi, sociali, relazionali, comportamentali, saranno di gran lunga peggiori. Si vedranno nel medio termine.
 
Inoltre, l'Italia, non essendo un Paese sovrano, non ha potere decisionale sulla questione.
Siamo osservatori passivi delle decisioni prese dall'UE e messe in atto dal nostro Governo, un Governo con una maggioranza bulgara che per finto senso di Patria e ipocrita responsabilita' istituzionale, ma per mero interesse politico-personale, dira' sempre si ai dictat provenienti da Bruxelles. Questo nostro stato subalterno, continuera' a persistere. Non potremmo mai decidere nulla in casa nostra. E non solo in ordine ai vaccini, quali acquistare e da quali paesi. Non potremmo decidere nemmeno le nostre politiche economiche, quanto latte o olio produrre, quanti pomodori e anche quanto debba misurare la larghezza di una vongola prodotta nelle nostre acque territoriali.
 
Per fortuna e per mio diletto, posso argomentare di altro.
Lascio a voi la continuazione nelle interazioni sul tema pandemico.
Penso ne avrete ancora per molto tempo.
Buon prosieguo!

domenica 14 marzo 2021

OGGI LA SINISTRA AVREBBE PIU' SEGUITO CON SARTORI CHE LETTA

 


#Letta oggi, sembrerebbe un dinosauro rispetto il declino avvenuto in politica nel csx. Il pagliaccio con il casco, ha reso normale caos, inettitudine, delirio, ignoranza. Il colto Enrico, sarebbe davvero difficile da capire.
 
Il PD per ritrovare linfa, consenso, seguito, e soprattutto voti dopo essersi ormai disintegrato, dovrebbe affidare la segreteria al nuovo che avanza a sinistra: #MattiaSantori, il capo delle #sardine.
 
#Conte cosi, leggittimerebbe il suo ruolo di leader in quell'area politica come membro insignito dall'elevato, il capo della setta, a riferimento putativo del nulla, espressione in cui e' sprofondata la sinistra in epoca pandemica.
 
Un leader social, microfonato dal guru e guidato da Bruxelles che raggrupperebbe tutte le anime nuove di quella parte politica che anche per avvenuta decantazione, non potranno piu' essere considerate soltanto legate alla parte culturalmente impegnata del Paese. L'ignoranza avanza ovunque. Ahime', anche a sinistra

lunedì 8 marzo 2021

PANDEMIA E TRAPASSO SOCIO-RELAZIONALE


Un tempo c'era il confronto-scontro tra ideologie.
Oggi c'e' il tentativo palese di imporre il pensiero unico di base medico-scientifica. A tale dottrina non e' ammesso contradditorio. Chi si oppone e' considerato un negazionista. Viene isolato, perche' considerato un "untore" cerebrale per la collettivita', quindi un soggetto pericoloso e destabilizzante verso il proliferare e il radicarsi del regime sanitario globalista. In una società che tendeva verso il policonfessionalismo, il multietnicismo, l'apertura ai mercati, d'improvviso si cerca di imporre un modello unitario di comportamento e di relazione basato sull'isolamento, sull'esasperazione dell'individualismo e sulla chiusura verso il prossimo.
 
Se un tempo si era giunti ad avere una societa' composta da masse di persone che si incontravano pur restando a volte entita' distanti, semplici specchi in cui ciascuno ritraeva la propria immagine riflessa, oggi, in tempo pandemico, assistiamo ad un violento trapasso sociologico, consistente nel tentativo di creare una societa' materialmente distanziata, dove l'altro, divenuto gia' da prima, spesso una " semplice sagoma movente che emette suoni ", diventa al tempo stesso un potenziale soggetto nemico sanitario.
 
A breve ci saranno 2 desertificazioni: quella economica, con il dissolvimento di tutte le micro imprese, specie quelle a carattere familiare; e la desertificazione relazionale, dove con le persone si instaureranno contatti sempre di piu a distanza, nel lavoro, nel tempo libero e finanche tra i componenti della stessa famiglia, sempre piu' un insieme di realta' distanti, ciascuna delle quali immersa nel proprio microcosmo virtuale

 

mercoledì 17 febbraio 2021

LA CONCORDIA ISTITUZIONALE: QUANDO L'INTERESSE DELLA NAZIONE COINCIDE CON QUELLO PERSONALE

 


Mi fanno ridere quelli che ora dicono che il Governo Draghi e' un colpo di mano per spostare l'asse politico a destra.
Ma fino a pochi mesi fa, non veniva invocata la concordia istituzionale come espediente per fronteggiare al meglio la crisi?
Renzi ha provocato la crisi, certo.
Ma chi ha tenuto in vita la Legislatura? Il M5S
Se i grillini avessero staccato la spina, magari l'esecutivo non sarebbe partito.
Potevano farlo allo stesso modo, nell'agosto 2019, dopo lo strappo del Papete.
In quella occasione si fecero convincere da Renzi. All'epoca Renzi, era visto come un lungimirante statista.
Andare al voto, per l'ex Senatore PD avrebbe fatto aumentare l'IVA.
Mattarella che sapeva che con il voto avrebbe vinto a mani basse la destra, confermo' tale tesi, evitando di sciogliere le Camere.
Nel frattempo, Renzi formo' un suo partito in Parlamento, senza ricevere il consenso attraverso democratiche elezioni.
L'arrivo della pandemia, fece il resto.
Il Covid tenne in vita una maggioranza moribonda.
I 2 partiti di maggioranza PD e M5S infatti, nell'autunno 2019, erano in caduta libera nei consensi.
Di Maio fu la vittima sacrificale dei 2 azionisti di maggioranza del Movimento, Grillo e Casaleggio. Si decise di togliergli la leadership che fu affidata a Crimi. Il fondatore dei 5S disse pubblicamente che per un po' si sarebbero ritirati, per tornare dopo qualche mese, con qualcosa di nuovo.
Nel frattempo, come distrattore socio-politico-mediatico, furono create in "laboratorio" le Sardine, unica espressione di dissenso popolare non contro il Governo, ma contro l'opposizione. Unico caso al mondo. Oggi sembra davvero qualcosa di preistorico.
Ma da fine febbraio, le cose mutarono.
Con i morti, la malattita, la cinica propagazione della paura e del terrore, chi conduceva le redini del Governo, vide crescere il suo consenso in modo esponenziale.
Conte divenne una sorta di immaginetta sacra, un santino da tenere sempre addosso, come unica forma di speranza ( termine che alla stregua di "positivo", dato il responsabile del Dicastero della Salute, ha perso la sua accezione) in un momento di panico generalizzato.
Un anno di annunci, promesse, di uso del condizionale e del futuro.
Provvedimenti a colpi di DPCM esautorando del tutto, la funzione del Parlamento.
Si parlava di bazooka, di potenza di fuoco di 700 miliardi da utilizzare per la crisi. Sembrava davvero che fossero li, pronti, a disposione della Nazione.
Poi ci fu la "kermesse" degli Stati Generali una sorta di passarella internazionale, di sfilata di super-manager sempre con l'ottica di rasserenare il Paese ma soprattutto di allargare il proprio consenso.
E poi il potere dato al CTS, ad Arcuri, le zone a colori, le Primule, i contigentamenti, le chiusure, le riaperture, gli incentivi a pioggia, i monopattini, il bonus vacanze che pero' dopo rendeva affollate le spiagge, pero' il Virus circolava a quanto pare solo in Sardegna, in particolar modo al Billionaire.
E ancora il caos scuola, la DAD, i banchi a rotelle, le chiusure, le riaperture, i ritardi.
Ora si e' svoltata pagina.
Ovvio, i nostalgici di Conte, gli anti Draghi a prescindere, ora tiferanno per il prolungamento del caos. Caos che ricordo, e' stato da sempre annunciato da Grillo, come strategica e pianificata forma di organizzazione sociale, per giungere alla decrescita felice. Il fallimento eventuale, di Super Mario, sarebbe la loro vittoria.
Quelli che prima volevano la condivisione, lo spirito unitario, ora vedono soltanto una ammucchiata clientelare.
L'Italia e' un paese di 60 milioni di CT, esperti di calcio.
Ma e' anche un paese di fazioni politiche che si contrappongono in modo non analitico, ma con un atteggiamento accecato da vero tifo ultra'.
Staremo a vedere quando durera' questo tentativo di convivenza forzata. Penso che dati i tempi, mai come questa volta, durera' non tanto per l'interesse della Nazione ma per quello personale dei Parlamentari...

giovedì 11 febbraio 2021

CON DRAGHI CENTRO-DESTRA NEL GOVERNO. CON ELEZIONI CENTRO-DESTRA AL GOVERNO

 


I 209 miliardi dati dall'UE sono quelli che servono a mantenere in vita tutto il sistema. Non di certo quelli che servono a salvare solo l'Italia. In Italia tanti somari pensano che siano una conquista di Conte. Il problema che questa cifra e' vincolata a precisi programmi. Per tale motivo, visto che chi c'era prima non era in grado di produrre tale disegno programmatico e lo si e' scoperto solo grazie a Renzi, e' stato messo da parte. Mattarella non aspettava altro per evitare elezioni. Draghi era in attesa solo che la situazione precipitasse, come era piu' che preventivabile.
 
Trovo molto giusto che la Lega abbia deciso di sostenere Draghi. In tanti vedono nella Lega soltanto una forza xenofoba, separatista, antieuropeista. In tanti dimenticano che la Lega e' la compagine politica espressione di tante regioni del nord, che a prescindere dai motivi storico-antropologici antecedenti all'unita' d'Italia e ben noti, nel bene o nel male, rispecchia gli interessi di una classe impenditoriale fondamentale per la Nazione.
 
Le sorti di un Paese sull'orlo del precipizio, non potevano essere lasciate soltanto alla sinistra vecchia e nuova, quella organica nelle clientele affaristiche, il PD, partito vicino ai dipendenti pubblici e ai pensionati, e quella visionaria ma tanto ignorante, il M5S, una forza politica che auspicava il caos come forma pianificata per giungere alla decrescita felice.
A molti la cosa non piace? Se ne facciano una ragione. Altrimenti l'unica strada democratica esiste ancora: le elezioni.
 
Ma in tanti sanno, che sarebbe consegnare il Paese alla destra per 10 anni. Con Draghi parte del centro-destra con Berlusconi e Salvini gia' controlla l'esecutivo. Senza Draghi, andando ad elezioni, insieme alla Meloni, oggi per coerenza all'opposizione, il centro-destra sarebbe forza governativa assolutamente autonoma.
A voi scegliere

lunedì 1 febbraio 2021

EPOCHE DIVERSE E DIVERSI ARGINI AL PROLIFERARE DEL COMUNISMO

 


A La7, nel  programma  condotto da Giletti, si e' scoperta  l'acqua  calda. Nel nostro Paese, la sinistra ha avuto da  sempre l'appoggio  prezioso di 2 bracci armati e militanti: media servili e Magistratura deviata
Napolitano (e non solo lui) ne era il regista.
Trovo davvero tragicomico per non dire imabarazzatamente grottesco, che il popolo italiano ora, creda ciecamente al presunto equilibrio superpartes che dovrebbe tenere Mattarella nella gestione della crisi politica. Cio' che sta accadendo e' identico a cio' che accadeva lustri or sono, quando si chiedeva l'impeachment del Capo dello Stato. Solo che, chi lo chiedeva a suo tempo, ora e' divenato a sua volta sistemico e organico al potere, un potere la cui gestione  deve stare da un'unica parte precisa: la sinistra.
 
Un  tempo, la  sinistra era  foraggiata, protetta e  incoraggiata nella sua azione dall'Unione Sovietica. Tangentopoli  accerto' il  malaffare della  politica  italiana e al tempo  stesso, mise  alla luce  del sole, i legami  profondi e  indissolubili  tra il  PCI e  l'URSS.  All'epoca  essere amici  dell'URSS voleva dire condividere la sua azione di riduzione delle liberta' nei paesi dell'Est europeo.
 Oggi  questo  alchemico  intreccio  si sta attuando  in  modo  nemmeno tanto silente e nascosto come all'epoca,  con il  regime comunista cinese. Il gigante  asiatico  ha avuto ponti d'oro  nel nostro Paese, grazie al  sodalizio  ufficiale  decretato  dalla Via della Seta. Oggi  essere amici della  Cina, vuol dire appoggiare la sua politica di restrizione delle liberta' verso chi non accetta il suo regime tirannico.
 
In questa fase storica  rappresentata da  una gravissima crisi  economica dovuta alle  conseguenze della pandemia,  il nostro paese  gia'  precedentemente debole e indebitato, potrebbe diventare  una sorta di maestoso  ma  pericolante  immobile  storico  in  svendita, preda  appettitosa  su cui  mettere le mani.
Se un tempo l'Europa  poteva essere un argine  alle pressioni del regime  sovietico, oggi l'UE  ( cosa diversa dall'Europa) divenuta un mastodontico carrozzone burocratico sotto il controllo dei banchieri, delle Borse e della speculazione finanziaria, di certo non potra' svolgere quell'azione di difesa rispetto all'espansionismo  liberticida  della Cina. Al contrario  potra' soltanto incoraggiarlo e favorirlo.
 
Inoltre, i paesi o i partiti  all'interno  delle singole  nazioni europee che  cercano di uscire fuori dal coro, per tutelare gli interessi nazionalistici, vengono considerati pericolosi soggetti destabilizzanti allo stesso sistema dell'UE. Il sovranismo viene ormai considerato non piu'  l'espressione della difesa  della tipicita' e delle  tradizioni  autoctone di una nazione, ma  come  una pericolosa forma di  destabilizzazione democratica dell'intero sistema europeo.
 
Nel mondo la massima espressione del sovranismo nazionalista e' stata rappresentata da Trump. Sappiamo come e' andata a finire la sua esprienza politica. Il mainstream dominante, servo di questa omologazione  del  pensiero  unico globalista, lo  ha  rappresentato come  il male assoluto,  l'uomo pericoloso da abbattere. Un po' come avveniva 10 anni or sono in Italia, quando Berlusconi divenne l'unico  collante che  riusciva a tenere unita  una sinistra al suo interno fortemente divisa,  tra anime riformiste, progressiste, massimaliste.
 
L'unica  speranza  perche'  nel mondo  rimanga come  baluardo  il liberismo  democratico e non l'esportazione di un regime libertario camuffato, e' che il nuovo inquilino della casa Bianca, Biden, seppur con tutte le differenze dal suo predecessore, ritorni a far prevalere la forza degli USA come modello di democrazia nel mondo, ultimo argine alla proliferazione di un social-comunismo mutato nelle forme ma non nell'ideologia che lo anima, usando ahime', anche la forza, espediente mai adoperato in 4 anni di amministrazione Trump