Se riflettete, le chiusure delle attivita' imprenditoriali, sono state fatte per quei settori dove si presume, sulla carta, ci sia una maggiore evasione. Ristoranti, B&B, Alberghi, Palestre, Piscine, Centri estetici, Parrucchieri, Discoteche, Abbigliamento, Calzature.
Il Virus continua a circolare tranquillamente anche con queste chiusure forzate. I dati lo confermano. Quindi queste chiusure non hanno una motivazione scientifico-sanitaria, ma socio-economica per decisione politica. La gente difatti, si riversa egualmente per le strade. Per riunirsi, per senso di svago, ovvio. Ma soprattutto per fare acquisti in tutti gli esercizi commerciali rimasti aperti, un'infinita'. Per spostarsi con i mezzi pubblici.
Queste decisioni, visto che non sono frutto di improvvisazione e visto che non scongiurano l'aumento dei contagi, anzi sembra proprio che al contrario gli stessi non calino, rispondono ad una strategica e "chirurgica" pianificazione. Il disegno e' far cessare queste attivita'. Per sempre.
Un tempo, queste erano rilevate da altri imprenditori, spesso gente di dubbia provenienza, semplici speculatori o persone che dovevano "pulire" danaro proveniente da attivita' illecite.
Il sistema pero' rimaneva lo stesso. La giostra continuava a girare.
Oggi invece, si mira a fare una pulizia piu' radicale.
L'obiettivo e' far subentrare grossi gruppi multinazionali, magari a loro volta come spesso gia' succede per le grosse catene di supermercati, soggetti finanziari che comunque sono collusi con ambienti per cosi dire non proprio puliti, ma che consentirebbero al tempo stesso, una grossa emersione del lavoro e una notevole dichiarazione di reddito.
In tale maniera, il sistema contributivo sarebbe salvo e anche il gettito fiscale, garantito.
La piccola impresa, specie quella a carattere familiare, la vera spina dorsale del rilancio economico degli anni 60', il volano del boom economico italiano, cessera' per sempre.
A tanti questa situazione piace. Da sempre lo scontro sociale ed ideologico e quindi anche la conseguente divisione politica, in Italia, vede contrapposte queste 2 categorie: lavoratori garantiti tassati a monte e piccoli imprenditori, per i primi, soggetti da combattere e ostacolare in ogni forma.
La pandemia ha acuito questa spaccatura, esasperando al contempo, tale contrapposizione in modo palese, incontrovertibile.
Il sistema Nazione pero', deve continuare a funzionare in qualche maniera comunque. Quindi e' giunto il momento di varare scelte anche dolorose, cruenti, ma salvifiche per tenere in vita il sistema pubblico. L'Italia da anni cresceva poco. Il debito pubblico era ormai da lustri fuori controllo. La pandemia per assurdo, ha accelerato scelte che forse non sarebbero mai state prese e che avrebbero allungato questa agonia. Oggi, con la scusante Covid, i governanti hanno carta bianca. Possono decidere qualsiasi cosa, apperentemente per salvare gli italiani, in sostanza per salvare una parte di Paese che non poteva piu' continuare ad andare avanti nella maniera precedente.
Si potra' sempre dire: e' l'Europa che ce lo chiede.
Ora ce lo chiedera' con piu' forza, visto che a breve, inizieranno ad arrivare i primi soldi ( a debito ) per i quali saranno disegnati nuovi scenari di spesa e di progetto che di sicuro favoriranno sempre di piu' i grossi gruppi societari a discapito delle piccole imprese.
I morti di Covid saranno sempre commemorati.
I martiri economici, presto dimenticati
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