martedì 24 settembre 2013

E' INIZIATA LA SVENDITA

Telecom non e' piu' italiana. Gli spagnoli di Telefonìca, ne hanno acquisito il controllo. L'Italia da oggi, non ha piu' nessuna compagnia telefonica nazionale. Altri colossi erano gia' passati in mani straniere.
Giusto per ricordare, vi indico qualche marchio andato oltre confine: Parmalat, Fendi, Gucci, Loro Piana, Bertolli, Carapelli, Buitoni, Gancia, Algida, Motta, Perugina, Peroni, San Pellegrino, Bulgari, Gucci.
A breve, a quanto pare, anche l'Alitalia diventera' francese, passando sotto il controllo di Airfrance in condomino con l'olandese KML. Il salvataggio effettuato nel 2008, in piena campagna elettorale da Berlusconi, in nome  della conservazione di una patriottica italianita', non e' servita. La differenza che ora, con ogni probabilita', i francesi non si accolleranno i debiti, quindi il passaggio non sara' privo di tagli con ulteriore peggioramento dei livelli di disoccupazione.
La nostra competitivita' nei settori strategici e' in continua contrazione. Negli ultimi sei anni abbiamo perso il 20% della nostra produttivita'. Quella italiana, oltre ad essere una crisi economica, e' una crisi di sistema, una prolungata stasi deterministica nel come cambiare, innovare, rivoluzionare il nostro sistema produttivo. L'assurdo che la politica, per bocca di Napolitano, Letta e gli altri ministri economici, parla di piccoli passi in avanti, di barlumi di ripresa, di luce che finalmente si vede in fondo al tunnel. Tutte balle. Siamo messi proprio male. Il nostro Paese e' in svendita. Se prima erano la bocca di Berlusconi ed i suoi giochi di prestigio che ci proiettavano una percezione distorta della realta', ora sono i burocrati di Palazzo che ci continuano ad illudere.
Al nord migliaia di fabbriche hanno chiuso battenti. Al sud sono anni che assistiamo ad una sistemica ed irreversibile desertificazione economica. In questo scenario in tanti stanno lasciando il Paese, sia per offrire le loro braccia che i loro cervelli fuori i nostri confini.
La crisi sara' pure globale, ma la nostra politica da lustri ormai, non riesce a dare chiare risposte al problema.
Di questo passo, a breve, metteremo in vendita il nostro patrimonio architettonico e paseaggistico. Anche nelle normali famiglie, quando si devono fronteggiare improvvise burrasche, si mettono in vendita gioielli ed altri valori. Povera Italia!


mercoledì 11 settembre 2013

LA CONDANNA DI BERLUSCONI SANCISCE LA FINE DI UN CICLO POLITICO

Sono fuori dal mondo, lontani anni luce dalle problematiche dei cittadini. Offuscati nella mente, accecati nella vista, senza una seppur minima presa di coscienza di cio' di cui il Paese ha realmente bisogno. Sono i nostri politici della maggioranza, presi anima e corpo nell'ennesima battaglia pro o contro Berlusconi.
Basta! Non ne possiamo piu'. Il popolo e' stanco di essere dimenticato. Continuano a combattare intorno alle esigenze di un solo uomo. Ma che cada questo governo, anzi governicchio delle larghe intese o per meglio dire del grande inciucio, partorito dopo lungo travaglio grazie all'intercedere di Napolitano. Tutti a sostenere che la caduta dell'Esecutivo porterebbe grande instabilita' ed incertezze per i mercati, mettendo a repentaglio la stabilita' nel Paese. Ma che dicono? Come fanno a non vedere che ormai siamo nella merda da tempo? Fanno miseramente pena, sono ormai improponibili. Le loro incapacita' conclamate hanno messo il Paese in ginocchio, in una fase di non ritorno, in una forma di paralisi decisionale. Altro che spread!
Il paradosso, e' che la Presidente della Camera minaccia sanzioni contro i rappresentanti del 5stelle per aver occupato il tetto di Montecitorio, senza vedere che il Parlamento e' pieno di delinquenti conclamati, condannati ed inquisiti che si salvano dalle patrie galere trovando sucuro rifugio proprio all'interno delle stanze del Palazzo. Ma di che stanno parlando? I media convenzionali, organo di potere deviato e sottomesso al potere politico, propagano all'infinito il loro verbo, inseguendo e dando voce al nulla, all'effimero, come un mangianastri incantato che emette un suono stridente, diventato ormai ipnotico.
La prossima uscita di scena del capo del PDL, padrone indiscusso della destra italiana da un ventennio, determinera' la fine di un ciclo politico i cui interpreti, a destra ma anche a sinistra, erano da tempo diventati espressione di cio' che vive il Paese: un inesorabile declino.