mercoledì 17 febbraio 2021

LA CONCORDIA ISTITUZIONALE: QUANDO L'INTERESSE DELLA NAZIONE COINCIDE CON QUELLO PERSONALE

 


Mi fanno ridere quelli che ora dicono che il Governo Draghi e' un colpo di mano per spostare l'asse politico a destra.
Ma fino a pochi mesi fa, non veniva invocata la concordia istituzionale come espediente per fronteggiare al meglio la crisi?
Renzi ha provocato la crisi, certo.
Ma chi ha tenuto in vita la Legislatura? Il M5S
Se i grillini avessero staccato la spina, magari l'esecutivo non sarebbe partito.
Potevano farlo allo stesso modo, nell'agosto 2019, dopo lo strappo del Papete.
In quella occasione si fecero convincere da Renzi. All'epoca Renzi, era visto come un lungimirante statista.
Andare al voto, per l'ex Senatore PD avrebbe fatto aumentare l'IVA.
Mattarella che sapeva che con il voto avrebbe vinto a mani basse la destra, confermo' tale tesi, evitando di sciogliere le Camere.
Nel frattempo, Renzi formo' un suo partito in Parlamento, senza ricevere il consenso attraverso democratiche elezioni.
L'arrivo della pandemia, fece il resto.
Il Covid tenne in vita una maggioranza moribonda.
I 2 partiti di maggioranza PD e M5S infatti, nell'autunno 2019, erano in caduta libera nei consensi.
Di Maio fu la vittima sacrificale dei 2 azionisti di maggioranza del Movimento, Grillo e Casaleggio. Si decise di togliergli la leadership che fu affidata a Crimi. Il fondatore dei 5S disse pubblicamente che per un po' si sarebbero ritirati, per tornare dopo qualche mese, con qualcosa di nuovo.
Nel frattempo, come distrattore socio-politico-mediatico, furono create in "laboratorio" le Sardine, unica espressione di dissenso popolare non contro il Governo, ma contro l'opposizione. Unico caso al mondo. Oggi sembra davvero qualcosa di preistorico.
Ma da fine febbraio, le cose mutarono.
Con i morti, la malattita, la cinica propagazione della paura e del terrore, chi conduceva le redini del Governo, vide crescere il suo consenso in modo esponenziale.
Conte divenne una sorta di immaginetta sacra, un santino da tenere sempre addosso, come unica forma di speranza ( termine che alla stregua di "positivo", dato il responsabile del Dicastero della Salute, ha perso la sua accezione) in un momento di panico generalizzato.
Un anno di annunci, promesse, di uso del condizionale e del futuro.
Provvedimenti a colpi di DPCM esautorando del tutto, la funzione del Parlamento.
Si parlava di bazooka, di potenza di fuoco di 700 miliardi da utilizzare per la crisi. Sembrava davvero che fossero li, pronti, a disposione della Nazione.
Poi ci fu la "kermesse" degli Stati Generali una sorta di passarella internazionale, di sfilata di super-manager sempre con l'ottica di rasserenare il Paese ma soprattutto di allargare il proprio consenso.
E poi il potere dato al CTS, ad Arcuri, le zone a colori, le Primule, i contigentamenti, le chiusure, le riaperture, gli incentivi a pioggia, i monopattini, il bonus vacanze che pero' dopo rendeva affollate le spiagge, pero' il Virus circolava a quanto pare solo in Sardegna, in particolar modo al Billionaire.
E ancora il caos scuola, la DAD, i banchi a rotelle, le chiusure, le riaperture, i ritardi.
Ora si e' svoltata pagina.
Ovvio, i nostalgici di Conte, gli anti Draghi a prescindere, ora tiferanno per il prolungamento del caos. Caos che ricordo, e' stato da sempre annunciato da Grillo, come strategica e pianificata forma di organizzazione sociale, per giungere alla decrescita felice. Il fallimento eventuale, di Super Mario, sarebbe la loro vittoria.
Quelli che prima volevano la condivisione, lo spirito unitario, ora vedono soltanto una ammucchiata clientelare.
L'Italia e' un paese di 60 milioni di CT, esperti di calcio.
Ma e' anche un paese di fazioni politiche che si contrappongono in modo non analitico, ma con un atteggiamento accecato da vero tifo ultra'.
Staremo a vedere quando durera' questo tentativo di convivenza forzata. Penso che dati i tempi, mai come questa volta, durera' non tanto per l'interesse della Nazione ma per quello personale dei Parlamentari...

giovedì 11 febbraio 2021

CON DRAGHI CENTRO-DESTRA NEL GOVERNO. CON ELEZIONI CENTRO-DESTRA AL GOVERNO

 


I 209 miliardi dati dall'UE sono quelli che servono a mantenere in vita tutto il sistema. Non di certo quelli che servono a salvare solo l'Italia. In Italia tanti somari pensano che siano una conquista di Conte. Il problema che questa cifra e' vincolata a precisi programmi. Per tale motivo, visto che chi c'era prima non era in grado di produrre tale disegno programmatico e lo si e' scoperto solo grazie a Renzi, e' stato messo da parte. Mattarella non aspettava altro per evitare elezioni. Draghi era in attesa solo che la situazione precipitasse, come era piu' che preventivabile.
 
Trovo molto giusto che la Lega abbia deciso di sostenere Draghi. In tanti vedono nella Lega soltanto una forza xenofoba, separatista, antieuropeista. In tanti dimenticano che la Lega e' la compagine politica espressione di tante regioni del nord, che a prescindere dai motivi storico-antropologici antecedenti all'unita' d'Italia e ben noti, nel bene o nel male, rispecchia gli interessi di una classe impenditoriale fondamentale per la Nazione.
 
Le sorti di un Paese sull'orlo del precipizio, non potevano essere lasciate soltanto alla sinistra vecchia e nuova, quella organica nelle clientele affaristiche, il PD, partito vicino ai dipendenti pubblici e ai pensionati, e quella visionaria ma tanto ignorante, il M5S, una forza politica che auspicava il caos come forma pianificata per giungere alla decrescita felice.
A molti la cosa non piace? Se ne facciano una ragione. Altrimenti l'unica strada democratica esiste ancora: le elezioni.
 
Ma in tanti sanno, che sarebbe consegnare il Paese alla destra per 10 anni. Con Draghi parte del centro-destra con Berlusconi e Salvini gia' controlla l'esecutivo. Senza Draghi, andando ad elezioni, insieme alla Meloni, oggi per coerenza all'opposizione, il centro-destra sarebbe forza governativa assolutamente autonoma.
A voi scegliere

lunedì 1 febbraio 2021

EPOCHE DIVERSE E DIVERSI ARGINI AL PROLIFERARE DEL COMUNISMO

 


A La7, nel  programma  condotto da Giletti, si e' scoperta  l'acqua  calda. Nel nostro Paese, la sinistra ha avuto da  sempre l'appoggio  prezioso di 2 bracci armati e militanti: media servili e Magistratura deviata
Napolitano (e non solo lui) ne era il regista.
Trovo davvero tragicomico per non dire imabarazzatamente grottesco, che il popolo italiano ora, creda ciecamente al presunto equilibrio superpartes che dovrebbe tenere Mattarella nella gestione della crisi politica. Cio' che sta accadendo e' identico a cio' che accadeva lustri or sono, quando si chiedeva l'impeachment del Capo dello Stato. Solo che, chi lo chiedeva a suo tempo, ora e' divenato a sua volta sistemico e organico al potere, un potere la cui gestione  deve stare da un'unica parte precisa: la sinistra.
 
Un  tempo, la  sinistra era  foraggiata, protetta e  incoraggiata nella sua azione dall'Unione Sovietica. Tangentopoli  accerto' il  malaffare della  politica  italiana e al tempo  stesso, mise  alla luce  del sole, i legami  profondi e  indissolubili  tra il  PCI e  l'URSS.  All'epoca  essere amici  dell'URSS voleva dire condividere la sua azione di riduzione delle liberta' nei paesi dell'Est europeo.
 Oggi  questo  alchemico  intreccio  si sta attuando  in  modo  nemmeno tanto silente e nascosto come all'epoca,  con il  regime comunista cinese. Il gigante  asiatico  ha avuto ponti d'oro  nel nostro Paese, grazie al  sodalizio  ufficiale  decretato  dalla Via della Seta. Oggi  essere amici della  Cina, vuol dire appoggiare la sua politica di restrizione delle liberta' verso chi non accetta il suo regime tirannico.
 
In questa fase storica  rappresentata da  una gravissima crisi  economica dovuta alle  conseguenze della pandemia,  il nostro paese  gia'  precedentemente debole e indebitato, potrebbe diventare  una sorta di maestoso  ma  pericolante  immobile  storico  in  svendita, preda  appettitosa  su cui  mettere le mani.
Se un tempo l'Europa  poteva essere un argine  alle pressioni del regime  sovietico, oggi l'UE  ( cosa diversa dall'Europa) divenuta un mastodontico carrozzone burocratico sotto il controllo dei banchieri, delle Borse e della speculazione finanziaria, di certo non potra' svolgere quell'azione di difesa rispetto all'espansionismo  liberticida  della Cina. Al contrario  potra' soltanto incoraggiarlo e favorirlo.
 
Inoltre, i paesi o i partiti  all'interno  delle singole  nazioni europee che  cercano di uscire fuori dal coro, per tutelare gli interessi nazionalistici, vengono considerati pericolosi soggetti destabilizzanti allo stesso sistema dell'UE. Il sovranismo viene ormai considerato non piu'  l'espressione della difesa  della tipicita' e delle  tradizioni  autoctone di una nazione, ma  come  una pericolosa forma di  destabilizzazione democratica dell'intero sistema europeo.
 
Nel mondo la massima espressione del sovranismo nazionalista e' stata rappresentata da Trump. Sappiamo come e' andata a finire la sua esprienza politica. Il mainstream dominante, servo di questa omologazione  del  pensiero  unico globalista, lo  ha  rappresentato come  il male assoluto,  l'uomo pericoloso da abbattere. Un po' come avveniva 10 anni or sono in Italia, quando Berlusconi divenne l'unico  collante che  riusciva a tenere unita  una sinistra al suo interno fortemente divisa,  tra anime riformiste, progressiste, massimaliste.
 
L'unica  speranza  perche'  nel mondo  rimanga come  baluardo  il liberismo  democratico e non l'esportazione di un regime libertario camuffato, e' che il nuovo inquilino della casa Bianca, Biden, seppur con tutte le differenze dal suo predecessore, ritorni a far prevalere la forza degli USA come modello di democrazia nel mondo, ultimo argine alla proliferazione di un social-comunismo mutato nelle forme ma non nell'ideologia che lo anima, usando ahime', anche la forza, espediente mai adoperato in 4 anni di amministrazione Trump