lunedì 1 febbraio 2021

EPOCHE DIVERSE E DIVERSI ARGINI AL PROLIFERARE DEL COMUNISMO

 


A La7, nel  programma  condotto da Giletti, si e' scoperta  l'acqua  calda. Nel nostro Paese, la sinistra ha avuto da  sempre l'appoggio  prezioso di 2 bracci armati e militanti: media servili e Magistratura deviata
Napolitano (e non solo lui) ne era il regista.
Trovo davvero tragicomico per non dire imabarazzatamente grottesco, che il popolo italiano ora, creda ciecamente al presunto equilibrio superpartes che dovrebbe tenere Mattarella nella gestione della crisi politica. Cio' che sta accadendo e' identico a cio' che accadeva lustri or sono, quando si chiedeva l'impeachment del Capo dello Stato. Solo che, chi lo chiedeva a suo tempo, ora e' divenato a sua volta sistemico e organico al potere, un potere la cui gestione  deve stare da un'unica parte precisa: la sinistra.
 
Un  tempo, la  sinistra era  foraggiata, protetta e  incoraggiata nella sua azione dall'Unione Sovietica. Tangentopoli  accerto' il  malaffare della  politica  italiana e al tempo  stesso, mise  alla luce  del sole, i legami  profondi e  indissolubili  tra il  PCI e  l'URSS.  All'epoca  essere amici  dell'URSS voleva dire condividere la sua azione di riduzione delle liberta' nei paesi dell'Est europeo.
 Oggi  questo  alchemico  intreccio  si sta attuando  in  modo  nemmeno tanto silente e nascosto come all'epoca,  con il  regime comunista cinese. Il gigante  asiatico  ha avuto ponti d'oro  nel nostro Paese, grazie al  sodalizio  ufficiale  decretato  dalla Via della Seta. Oggi  essere amici della  Cina, vuol dire appoggiare la sua politica di restrizione delle liberta' verso chi non accetta il suo regime tirannico.
 
In questa fase storica  rappresentata da  una gravissima crisi  economica dovuta alle  conseguenze della pandemia,  il nostro paese  gia'  precedentemente debole e indebitato, potrebbe diventare  una sorta di maestoso  ma  pericolante  immobile  storico  in  svendita, preda  appettitosa  su cui  mettere le mani.
Se un tempo l'Europa  poteva essere un argine  alle pressioni del regime  sovietico, oggi l'UE  ( cosa diversa dall'Europa) divenuta un mastodontico carrozzone burocratico sotto il controllo dei banchieri, delle Borse e della speculazione finanziaria, di certo non potra' svolgere quell'azione di difesa rispetto all'espansionismo  liberticida  della Cina. Al contrario  potra' soltanto incoraggiarlo e favorirlo.
 
Inoltre, i paesi o i partiti  all'interno  delle singole  nazioni europee che  cercano di uscire fuori dal coro, per tutelare gli interessi nazionalistici, vengono considerati pericolosi soggetti destabilizzanti allo stesso sistema dell'UE. Il sovranismo viene ormai considerato non piu'  l'espressione della difesa  della tipicita' e delle  tradizioni  autoctone di una nazione, ma  come  una pericolosa forma di  destabilizzazione democratica dell'intero sistema europeo.
 
Nel mondo la massima espressione del sovranismo nazionalista e' stata rappresentata da Trump. Sappiamo come e' andata a finire la sua esprienza politica. Il mainstream dominante, servo di questa omologazione  del  pensiero  unico globalista, lo  ha  rappresentato come  il male assoluto,  l'uomo pericoloso da abbattere. Un po' come avveniva 10 anni or sono in Italia, quando Berlusconi divenne l'unico  collante che  riusciva a tenere unita  una sinistra al suo interno fortemente divisa,  tra anime riformiste, progressiste, massimaliste.
 
L'unica  speranza  perche'  nel mondo  rimanga come  baluardo  il liberismo  democratico e non l'esportazione di un regime libertario camuffato, e' che il nuovo inquilino della casa Bianca, Biden, seppur con tutte le differenze dal suo predecessore, ritorni a far prevalere la forza degli USA come modello di democrazia nel mondo, ultimo argine alla proliferazione di un social-comunismo mutato nelle forme ma non nell'ideologia che lo anima, usando ahime', anche la forza, espediente mai adoperato in 4 anni di amministrazione Trump

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