A La7, nel programma condotto da Giletti, si e' scoperta l'acqua calda. Nel nostro Paese, la sinistra ha avuto da sempre l'appoggio prezioso di 2 bracci armati e militanti: media servili e Magistratura deviata
Napolitano (e non solo lui) ne era il regista.
Trovo davvero tragicomico per non dire imabarazzatamente grottesco, che il popolo italiano ora, creda ciecamente al presunto equilibrio superpartes che dovrebbe tenere Mattarella nella gestione della crisi politica. Cio' che sta accadendo e' identico a cio' che accadeva lustri or sono, quando si chiedeva l'impeachment del Capo dello Stato. Solo che, chi lo chiedeva a suo tempo, ora e' divenato a sua volta sistemico e organico al potere, un potere la cui gestione deve stare da un'unica parte precisa: la sinistra.
Un tempo, la sinistra era foraggiata, protetta e incoraggiata nella sua azione dall'Unione Sovietica. Tangentopoli accerto' il malaffare della politica italiana e al tempo stesso, mise alla luce del sole, i legami profondi e indissolubili tra il PCI e l'URSS. All'epoca essere amici dell'URSS voleva dire condividere la sua azione di riduzione delle liberta' nei paesi dell'Est europeo.
Oggi questo alchemico intreccio si sta attuando in modo nemmeno tanto silente e nascosto come all'epoca, con il regime comunista cinese. Il gigante asiatico ha avuto ponti d'oro nel nostro Paese, grazie al sodalizio ufficiale decretato dalla Via della Seta. Oggi essere amici della Cina, vuol dire appoggiare la sua politica di restrizione delle liberta' verso chi non accetta il suo regime tirannico.
In questa fase storica rappresentata da una gravissima crisi economica dovuta alle conseguenze della pandemia, il nostro paese gia' precedentemente debole e indebitato, potrebbe diventare una sorta di maestoso ma pericolante immobile storico in svendita, preda appettitosa su cui mettere le mani.
Se un tempo l'Europa poteva essere un argine alle pressioni del regime sovietico, oggi l'UE ( cosa diversa dall'Europa) divenuta un mastodontico carrozzone burocratico sotto il controllo dei banchieri, delle Borse e della speculazione finanziaria, di certo non potra' svolgere quell'azione di difesa rispetto all'espansionismo liberticida della Cina. Al contrario potra' soltanto incoraggiarlo e favorirlo.
Inoltre, i paesi o i partiti all'interno delle singole nazioni europee che cercano di uscire fuori dal coro, per tutelare gli interessi nazionalistici, vengono considerati pericolosi soggetti destabilizzanti allo stesso sistema dell'UE. Il sovranismo viene ormai considerato non piu' l'espressione della difesa della tipicita' e delle tradizioni autoctone di una nazione, ma come una pericolosa forma di destabilizzazione democratica dell'intero sistema europeo.
Nel mondo la massima espressione del sovranismo nazionalista e' stata rappresentata da Trump. Sappiamo come e' andata a finire la sua esprienza politica. Il mainstream dominante, servo di questa omologazione del pensiero unico globalista, lo ha rappresentato come il male assoluto, l'uomo pericoloso da abbattere. Un po' come avveniva 10 anni or sono in Italia, quando Berlusconi divenne l'unico collante che riusciva a tenere unita una sinistra al suo interno fortemente divisa, tra anime riformiste, progressiste, massimaliste.
L'unica speranza perche' nel mondo rimanga come baluardo il liberismo democratico e non l'esportazione di un regime libertario camuffato, e' che il nuovo inquilino della casa Bianca, Biden, seppur con tutte le differenze dal suo predecessore, ritorni a far prevalere la forza degli USA come modello di democrazia nel mondo, ultimo argine alla proliferazione di un social-comunismo mutato nelle forme ma non nell'ideologia che lo anima, usando ahime', anche la forza, espediente mai adoperato in 4 anni di amministrazione Trump
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