giovedì 24 novembre 2022

GOVERNARE CON LA PAURA. GOVERNARE CON LA POLITICA


Ai tempi del Covid, il Premier otteneva facile consenso dal suo popolo impaurito, attraverso l'irradiazione costante del terrore ( le bare portate dai camion militari) o con la rappresentazione scenografica del potere ( le sue dirette a reti unificate alle 23.30 per aumentare il pathos del pubblico a casa o la diretta dell' arrivo dei primi vaccini sotto la neve scortati da decine di mezzi delle Forze dell'Ordine ), il tutto sotto la vigile regia di Rocco Casalino il suo portavoce, ma di fatto, lo stratega della sua comunicazione
 
Con l'irradiazione della paura, la sua immagine cresceva a dismisura, proprio in un momento storico dove la compagine di Governo era al minimo del suo consenso ( fine del 2019 )
La pandemia fu adoperata per recuperare compatezza nell'Esecutivo e nella stessa compagine del M5S ( a fine 2019 Grillo fece fuori Di Maio e nomino' Crimi capo del Movimento )
 
La convocazione degli Stati Generali nella primavera del 2020 ( ben 450 super manager guidati da Colao ) nel ben mezzo di una pandemia, fu una kermesse futile, autocelebrativa, un espediente per irradiare fuffa al popolo e recuperare autorevolezza ( si parlo' di nuovo Rinascimento e di Modello Italia!)
 
Oggi il Premier deve trovare il consenso con le sue decisioni politiche. Ad alcuni piacciono, ad altri no. Sono decisioni scomode, divisive, dolorose ma di sicuro non possono essere etichetatte come strumento per la ricerca di maggior consenso. Tutt'altro
 
Ma e' molto meglio che ci sia un confronto anche duro tra le parti politiche e le diverse parti sociali, rispetto a governare il Paese sterilizzando il Parlamento, depauperandolo di fatto di ogni sua funzione e abindolandosi il popolo sotto irradiata ipnosi mediatica
 
Per 2 lunghissimi anni la democrazia era stata congelata. Con l'elezione del nuovo Governo, piaccia o non piaccia, la politica e' tornata svolgere il ruolo che le compete
 
 
 
 

venerdì 7 ottobre 2022

NO NATO. NO USA. NO GUERRA. I TEMPI CAMBIANO I COMUNISTI RESTANO


 

Ma  secondo voi, nel  caso, per  ipotesi fantastica, un giorno  vincessero le  forze di  estrema  sinistra  del Paese, le stesse  che hanno detto NO all'energia  atomica, alle  trivellazioni nell'Adriatico, all'estrazioni  in Basilicata, No alla TAV, ai termovalorizzatori, che ora dicono NO ai rigassificatori, per incanto la Nazione sarebbe smilitarizzata e deindustrializzata, diventando un intera distesa di campi di girasole?
 
I post-comunisti 68ini, sono ancora vivi e vegeti nel nostro Paese. Una parte e' piu' raffinata, istruita, ancora intrisa di ideologia marxista anticapitalista con una radicata avversione al filoatlantismo e agli USA. L'altra parte e' piu' popolare, rumorosa, interconnessa a mezzo social, ed e' rappresentata dalle Nuove Brigate Grilline.
 
Loro vorrebbero vivere in un mondo senza lavoro. Senza classi sociali. Un Paese trasformato in un Eldorado contemplativo. Una societa' surreale, quasi mistica. Una Woodstock permanente. Una collettivita' tenuta biologicamente in vita, attraverso una flebo istituzionale: il reddito universale.
 
Una societa' di soli diritti e nessun dovere. Una societa' dove il potere va al popolo che di fatto disconosce qualsiasi autorita', istituzione, regola democratica consuetudinaria, compresa quella del voto, considerato altresì, un cinico e pianificato strumento di sottomissione culturale.
 
Una comunita' tribale, liberticida, antisistemica, anarchico-antagonista. Un disegno fantastico, immaginifico, virtuale.
 
Ma che purtroppo, esiste

giovedì 6 ottobre 2022

LA POVERTA' AD INTERMITTENZA




Dopo 10 anni  di  Governo a guida  PD  con eccezione di 2 a  guida Giallo-Verde  (2018-2020)  in Italia rispuntano i poveri
 
Le Tv generaliste di sinistra, in primis La7, aprono stamane con le immagini di italiani in fila alla Caritas o ai mercati generali a cercare avanzi di frutta e ortaggi in decomposizione o a rovistare nella spazzatura per sopravvivere
 
Ci avevano detto che la poverta' fosse sparita dal Paese, grazie al M5S. D'improvviso nuovamente si parla di poverta'
 
Come mai? Forse perche' dopo oltre 10 anni di irradiazione salottiera radical-chic dove il primo problema sociale era incentrato a dare accoglienza e cittadinanza ai migranti ( fonte di arricchimento per le Onlus di sinistra) ci si ricorda delle condizioni socio-economiche degli italiani
 
O molto piu' probabile, perche' dopo 10 anni di spocchiosita' sinistra, di autotrionfalismo fine a se stesso, di sublimazione dell'UE e' tornata la destra al potere. E puntualmente, quando c'e' la destra al Governo, rispuntantano le immagini delle vecchiette affamate, la disperazione, il disagio, la fame
 
Ci si dimentica di oltre 2 anni di Covid. Ci si dimentica di una guerra in corso, dove anche le forze di sinistra e lo stesso M5S all'inizio, hanno dato l'appoggio incondizionato all'Ucraina. Dimenticanze come quelle post 2008 con la crisi finanziaria globale che costrinsero il Governo Berlusconi a dare le dimissioni a colpi di spread
 
Dimenticanze volute, create ad arte o film immaginifici come quello di aver detto agli italiani che la poverta' fosse sparita dalla Nazione
 
La sinistra quando perde, getta fango ovunque. Accende l'incendio sociale. Alimenta l'odio
 
Un film gia visto. Uno squallore indicibile

venerdì 23 settembre 2022

EMERGENZE: IL NUOVO ANTITODO CHE RESETTA LA POLITICA

Un breve ripasso per coloro (tanti) che hanno memoria corta

Dicembre 2019. PD e M5S erano in crisi profonda e in costante perdita di consenso. Grillo volle la testa di Di Maio che  perse la guida del  M5S,  sostituito da Vito Crimi. L'Italia  chiudeva  ultima  nella  zona UE come crescita del PIL allo 0,8%, al 28° posto insieme a Cipro.
 
Qualche mese prima, nacquero le sardine come movimento di piazza dal basso (in pratica militanti mossi dal PD) come forza che non protestava contro il Governo (caso unico al mondo) ma contro l'opposizione, nello specifico contro la Lega, a quel momento partito che sfiorava il 30%.
 
Marzo 2020. Arriva il Covid. Con la morte e l'irradiazione della paura, la politica pone fine al suo ruolo di contrapposizione democratica e sociale. Tutto viene resettato.
Si crea una emergenza senza fine che dura piu' di 2 anni e che vede ben 2 Governi succedersi, Esecutivi che vanno avanti a colpi di DPCM, con la relativa fine istituzionale del ruolo del Parlamento.
 
Nel marzo 2021, Zingaretti si dimette dalla guida del PD e viene sostituito da Letta che ritorna alla guida della Segreteria senza passare per le primarie, vista la criticita' in cui versa il partito. Ma e' ancora il Covid a dominare la vita politica, economica e sociale del Paese.
 
Nel frattempo, nel febbraio del 2022 inizia il conflitto in Ucraina o meglio tale conflitto iniziato nel 2014 si inasprisce con l'invasione della Russia nel Donbass. Il Governo emana sanzioni, insieme a tutti i paesi UE, sanzioni che provocheranno ricadute sull'economia dei paesi UE.
 
In questo lasso di tempo, le forze di CDX continuano a guadagnare consenso, specie FDI, indicata con ogni probabilita' come forza vincente alle imminenti elezioni del 25 settembre.
Negli ultimi giorni, la guerra in Ucraina, dopo una fase transitoria, pare stia riprendendo. 
Putin minaccia misure "estreme". L'occidente e' preoccupato.
 
Non vorrei che dopo che il popolo italiano avra' espresso il suo consenso nelle urne, non si crei una "rinnovata emergenza" questa volta bellica, che vada a resettare il nascente Governo e a bloccare nuovamente la dialettica parlamentare, nel nome dell'unita' nazionale (una panacea per gli sconfitti) dinanzi ad una catastrofe irradiata h24 a reti unificate per annullare lo spirito critico dei riceventi il messaggio, cosi come avvenne durante la teletrasmessa pandemia.
 
Come affermava Andreotti: " a pensar male si fa peccato...ma a spesso si indovina..."
 
Non seguitemi, sono un complottista...

domenica 7 agosto 2022

CALENDA CI RIPENSA. LETTA E' PIU' SOLO. MELONI RINGRAZIA

 

Letta proponeva un'alleanza elettorale, un'accozzaglia numerica, un tutti contro Meloni. La solita litania di una sinistra divenuta borghese che utilizza come slogan ormai desueto, la minaccia del ritorno al fascismo ma che non sa proporre nulla di nuovo, oltre il mantenimento del potere.

Calenda voleva un'alleanza di programma, di idee, di visione per il Paese.
 
Sarebbe nato, se mai fosse nato, un Governo ammucchiata, diviso su tutto.
 
Da una parte PD e Azione, filo-atlantisti, pro NATO, pro gassificatori, pro nucleare green, pro inceneritori.
Dall'altra due forze quelle di Fratoianni e Bonelli contro tutto cio'.
 
Peccato ci abbia messo 4 giorni per giungere ad una scelta che non avrebbe dovuto accettare da subito.
Ma il Segretario di Azione, e' stato onesto e coerente. Ha fatto prevalere le sue idee, il suo credo politico, in modo libero, autonomo e indipendente.
 
Ha lasciato di fatto, anche i suoi alleati, +Europa, Bonino e Della Vedova i quali con ogni probabilita', pur di continuare ad esistere, rimarranno sul carro del PD.
 
Correra' da solo, magari strizzando l'occhio al suo amico Renzi a sua volta distante da questo PD che ha imbarcato anche Di Maio, un voltagabbana senza dignita', per dare sostegno ad un partito che l'ha persa da tempo.
 
Letta e' piu' solo, o meglio, e' stato isolato. Ha con se solo la parte estrema della sinistra, quella piu reazionaria, quella antagonista, molto piu vicina ai 5S.
 
Ma Conte correra' da solo, cosi come impone il suo azionista di maggioranza, Grillo. Si tentera' di proiettare nell'immaginario grillino, la coerenza perduta.
 
Meloni e il centro-destra, ringraziano
 



 
 
 

giovedì 23 giugno 2022

DA BERLUSCONI A MELONI. QUANDO IL NEMICO DA ABBATTERE FA RICOMPATTARE IL NULLA POLITICO

 


Quante chiacchiere inutili in ordine alla scelta di Di Maio di pensare al suo futuro politico.
E quante domande sterili da parte dei giornalisti per sapere in quale zona politica ora, il neonato gruppo parlamentare, si andra' a collocare.
 
Quali saranno le distanze tra Di Maio e Conte, quale sara' il posizionamento ora dei 5S, quale il rapporto con il PD e con gli altri partiti che potrebbero formare il grande centro a sostegno della sinistra.
Il solito bla bla bla riempitivo degli studi televisivi, la solita fuffa mediatica per dare un senso programmatico a un insieme di partiti e leader che hanno come unico fine quello di finire la Legislatura e preparare le griglie di partenze per la prossima campagna elettorale.
 
Ma tanto si sa gia'. E gia' accaduto per il passato. Le sinistre, gli ex democristiani, l'area progressista, quella filo-europeista, oggi anche l'ambientalista, da ieri anche la pacifista, hanno un solo obiettivo: trovare un nemico unico, per dar senso alla loro esistenza.
Non un'idea di Paese, non una programmazione economica, nemmeno una serie di riforme necessarie alla Nazione. Ma un solo obiettivo, cercato in modo spasmodico per raggruppare il loro elettorato sempre piu' distante, distratto, anche deluso dal loro operato.
 
Trovare un nemico da abbattere, per dare un senso alla loro esitenza e nuovo entusiasmo al proprio elettorato. Un nemico su cui far convergere il nulla del proprio operato politico
Un tempo il collante salvifico per riunire una galassia politica frammentata del centro-sinistra che andava da Mastella a Bertinotti, fu BERLUSCONI.
 
Oggi a ricompattare tutti questi miracolati dalla pandemia e dalla guerra, emergenze che hanno tenuto in vita ed insieme una imbarazzante cozzaglia di Governo, sara' il nuovo nemico, nello specifico la nuova minaccia per la democrazia, per la liberta', per lo Spread e addirittura per la stessa tenuta dell'intera area UE.
 
In autunno il pericolo da scongiurare su cui si agiteranno con nuova spinta e vigore buona parte delle forze che compongono la maggioranza di Governo, sara' GIORGIA MELONI

martedì 21 giugno 2022

SE CADE IL GOVERNO SI FORMERA' UNA COALIZIONE URSULA DI STAMPO UE. GLI ITALIANI DOVRANNO SCEGLIERE. DRAGHI O MELONI. A CONVINCERLI CI PENSERANNO I MEDIA, CON IL TERRORE


 
Possibile crisi di Governo.

Di Maio non ha intenzione di dimettersi, ne' di uscire dai 5S.

Con ogni probabilita' sara' espulso dal Movimento rimanendo al suo posto a tessere la nuova rete di contatti politici per il suo futuro di uomo delle Istituzioni.Ma se ci sara' lo strappo al Governo, inizieranno in modo ancor piu' conclamato, le grandi manovre per la prossima Legislatura.

Mattarella come suo solito, non sciogliera' le Camere.
Ovvio, la motivazione sara' la crisi in Ucraina, il possibile ritorno del Covid, la crisi economica dovuta all'effetto boomerang che hanno creato le sanzioni ( la colpa ovvio sara' data a Putin ) e quella climatica, con un Nord ormai all'asciutto.
 
Si fara' appello, per l'ennesima volta, al senso di responsabilita', al dovere istituzionale e cosi l'estate e il prossimo autunno si organizzeranno le grandi manovre per rimanere in sella, ai posti di comando ancora una volta. Il tempo diventera' il piu' prezioso alleato di chi ora e' in palese difficolta' e tentera' la sua resurrezione.
 
Con ogni probabilita' non sara' varata una riforma elettorale. Ci sarebbe la tentazione di passare ad un proporzionale, soprattutto da parte dei piccoli partiti che rischierebbero di uscire dal Parlamento ( vedi i vari Toti, Lupi, Tabacci e gli stessi Calenda e Renzi ).
 
Ma ci potrebbe essere una nuova idea, un nuovo disegno alchemico, la realizzazione di una MEGA-AMMUCCHIATA-CLIENTELARE. Creare un grosso raggruppamento filo-europeista, dichiaratamente centrista, con tendenza a sinistra, quella di tipo DEM americana, in sintesi quella del pensiero unico omologato.
 
Nascerebbe un grosso raggruppamento URSULA dove dentro ci sarebbero tutti o quasi: PD, FI, meta' LEGA, Italia Viva, Calenda, i profughi dei 5S con a capo Conte messo li dal suo padrone Grillo, il nuovo partito che si fara' Di Maio e i vari piccoli raggruppamenti sopra citati. Il candidato Premier sara' MARIO DRAGHI, questa volta ancora piu' forte, perche eletto dagli italiani, "democraticamente".
E "democraticamente", i media condurranno le loro trasmissioni elettorali, dove il refrain piu' gettonato diventera' il seguente:
 Preferite Draghi Premier o la pericolosa e antidemocratica Destra nazi-fascista e quindi, la mancanza di corrente elettrica, di generi alimentari, lo Spread a 500?
 
Cosa sceglieranno gli italiani?


 

lunedì 20 giugno 2022

ACQUA DELLE FOGNE PER IRRIGARE I CAMPI. ISTANTANEA DI UNA NAZIONE FINITA

 

 

Un Paese che non ha mai avuto una programmazione economica, un'idea di Nazione.
Un Paese che ha dovuto sottostare ai dictat ambientalisti alla fine degli anni 80, contro la realizzazione di centrali atomiche, contro l'utilizzo delle piattaforme sul mare per l'estrazione di idrocarburi e quelli piu' recenti dei grillini ( ad uno ad uno pero', venuti meno ) in ordine alle grandi opere ( compreso le Olimpiadi a Roma )
Un Paese che pur attraversato da tanti fiumi, non ha mai pensato di realizzare vasche di accumulo, di aumentare il numero delle sue dighe, di creare laghi artificiali, di ottimizzare la sua rete idrica, ridotta ormai ad un colabrodo.
Ora che la siccita' avanza saremo costretti ad utilizzare le acque reflue, si avete capito, l'acqua delle fogne per irrigare i campi di buona parte del settentrione, zone in cui scarseggiano falde acquifere, caratteristica presente invece in tanti territori del Sud Italia. Se i fiumi si prosciugano, interi raccolti irrimediabilmente, saranno a breve a rischio.
 
Ecco, l'immagine, l'idea, il concetto, l'ultima speranza prima del disastro: usare acqua di fogna per continuare a produrre i prodotti dell'agricoltura. Cio, in modo impietoso e crudo, simboleggia in maniera inequivocabile, il livello di degrado, approssimazione, arretratezza in cui e' arrivato il nostro Paese. Un deserto economico, sociale, culturale che avanza, inesorabilmente.
 
Un tempo, la politica era amministrata dai "ladri" a cui veniva additato il disatro della cosa pubblica. Tangentopoli non rappresentava piu' uno spartiacque. Corruzione, clientelismo affarastico, malaffare regnavano ancora indisturbati nel mondo della politica e delle Istituzioni. Un tempo i malavitosi si avvinavano ai politici. Ora erano quest'ultimi ad avvicinare la malavita per ottenre consenso e potere.
Poi vennero gli "onesti" che avrebbero dovuto creare il cambio di passo, la nuova visione per il Paese, l'inzio di una nuova era, un periodo dove la poverta' sarebbe stata abolita, il merito premiato e le Istituzioni aperte come una scatoletta di tonno. La loro presenza ha invece soltanto arrecato ulteriore danno al Paese. Pressapochismo, protagonismo, impreparazione, improvvisazione, divisioni interne, arrivismo, hanno fatto si che gli esponenti del cambiamento rimanessero a marcire in quella scatoletta di pesce, il cui fetore di carne avariata inizia a far sentire il suo olezzo nauseabondo nel Paese.
Poi venenro i "migliori", i cattedratici, coloro che avrebbero dovuto utilizzare al meglio i fondi UE, risorse sprecate dai precedenti "onesti" e dare il definitivo cambio di passo alla Nazione.
 
Con la scusante di 2 emergenze ( prolungate a dismisura proprio per celare i propri fallimenti ) e con la definitiva scelta scellerata di partecipare alla guerra con l'invio di armi e con una serie di sanzioni che in poche settimane si sono trasformate in devastanti boomerang per il Paese, stiamo assistendo al defitivo fallimento della politica italiana, sempre piu' schiava delle direttive UE, sempre piu' soggetta al pensiero unico dominante di matrice DEM-USA. Un Paese divenuto semplice approdo nel mediterraneo per lo sbarco di disgraziati dall'Africa e grande hasset in (s)vendita per le multinazioni mondiali.




venerdì 6 maggio 2022

L'UE VERSO IL BARATRO. UNA PIANIFICATA EUTANASIA

 


Nell'UE, specie in Italia, l'agonia all'inizio, sara' lenta, quasi impercettibile. Ci dara' l'illusione che tutto e' come prima.
I singoli Governi degli stati membri, continueranno a fare annunci di interventi e di aiuti per le rispettive nazioni, i cui popoli saranno abilmente "distratti" dall'irradiazione mediatica del conflitto.
Poi, d'improvviso, come un gorgo, saremo risucchiati nella miseria.
 
L'UE, con le scelte sulla guerra in Ucraina, le sanzioni, la decisione di staccarsi a prescindere e definitavemente dalle fonti energetiche russe, ha deciso a tavolino la nostra eutanasia, un suicidio economico pianificato e la definitiva consegna nelle mani della Cina.
 
Gia' nell'autunno del 2021, almeno 3 mesi prima che iniziasse il conflitto, il gigante asiatico accumulava derrata alimentari, superiori al doppio del suo fabbisogno.
Evidentemente il leader asiatico gia' sapeva le intenzioni di quello russo. Dalla Russia ricevera' gas e petrolio, anche a prezzo ribassato per mandare avanti la sua produzione. In cambio garantira' la spravvivenza economica e alimentare al suo alleato politico e commerciale.
 
C'era da fare una scelta. Bisognava decidere con chi stare. Era da tempo in atto uno scontro tra due blocchi, EURO-USA contro EURO-ASIA. Dopo la pandemia, la guerra non ha fatto altro che accelerare tale spaccatura.
 
L'UE ha deciso di stare con gli USA. Il paese a stelle e strisce tornera' a svolgere il suo ruolo di soccorritore per un occidente affamato da un conflitto, dove l'UE, non si e' limitata ad essere un organismo neutro e a svolgere un'univoca ed esclusiva funzione di mediazione diplomatica, ma di fatto, ha svolto un ruolo attivo da organismo politico interventista, assumendosi tutte le responsabilita' e le conseguenze delle sue scelte.
 
Tali scelte, avranno effetti disastrosi.
D'altronde tutte le ricostruzioni, le rinascite, le riprese economiche, avvengono dopo i disastri.
E quello in atto, nell'UE, e' un disastro di proporzioni inaudite

lunedì 28 marzo 2022

PRENDERSELA CON DRAGHI E' DA MIOPI

 

Narcotizzati  dai media  sulle  svariate  emergenze che  si susseguono,  molti  non prendono  coscienza del disastro imminente per tante famiglie  italiane e tante  imprese che non riusciranno piu' a  tenere il mercato. Aver portato il diesel e la benzina a circa 1,80 euro per molti e' stato un dono caduto dal cielo, pur sapendo che tale " pacchetto sconto " e' valido fino al 30 aprile.
 
Molti incolpano Draghi di tale situazione. Il banchiere massone che gia' porto' sul lastrico la Grecia, ora sta  facendo la  stessa cosa qui da noi. Tra  l'altro, grazie  sempre ai  media servili,  lui  avrebbe  tutte  le giustificazioni di questo mondo,  poiche' dopo il  disastro  causato dal Covid, verso  il  quale   sono state prese  d'urgenza  faraoniche  misure d'emergenza,  ora c'e la crisi  causata dalla  guerra, verso  la quale il Governo di concerto all'UE, sta irradiando altri piani futuristi a lunga scadenza.
 
Nel frattempo le  famiglie non  possono  pagare le bollette  di luce e gas. Le imprese  devono cessare la produzione. Non c'e'  una visione  di Paese. Questa e' stata sostituita  dal pensiero  unico dominante, dal perseguire obiettivi comuni, pianificati e gestiti dall'UE.
 
Draghi e' la pedina perfetta per dirigere tale situazione. Lo avrebbe fatto anche andando al Quirinale. Come scrissi  a suo tempo,  sarebbe stato  il suo  dorato " rifugio Istituzionale ". Non ci avrebbe  messo personalmente la faccia,  ma  avrebbe  controllato  a distanza  un governo del Presidente,  un governo " bamboccio " magari con  Di Maio Premier, il perfetto  democristiano  di tutte le stagioni, il  signor si sempre e comunque, lo zerbino ideale, il raccoglitore di " pizzini " del Quirinale, con i quali l'inquilino del Colle avrebbe continuato a controllare la Nazione.
In tale maniera, con Draghi al Colle, si sarebbero creati i presupposti politici, per la nascita di un Governo di tipo Ursula, una sorta di rodaggio di 13-15 mesi, per fare abituare alla convivenza questo tipo di grande " ammucchiata clientelare " dove per l'assai presunto, presuntuoso e pretestuoso bene del Paese, tutte le forze politiche si sarebbero trovate ancora insieme. In pratica una forma di Ulivo allargato, dove continuerebbero a convivere M5S, PD, sinistre vecchie e nuove, FI, parte della Lega e tutta quella serie di personaggetti ormai al crepuscolo, gente che a mala pena raggiunge il 3% ( in alcuni casi anche molto meno ) come i vari Renzi, Calenda, Lupi, Toti, Bonino, Della Vedova.
 
Ma Draghi a mio avviso  non e'  colpevole di nulla. E' stato  incaricato di  diventare Premier  per  scelta Parlamentare, uno  dei tanti Premier non eletti. La  sua esistenza  la si  deve in  primis al Governo, un Governo ormai depotenziato nelle sue figure cardine, divenuti tutti Ministri che accettano i diktat del Premier in assoluta sudditanza.
Premier che, con un Parlamento esautorato dalle sue funzioni istituzionali, non pone mai veti e non e' nella possibilita' di poterlo fare, dato che quasi tutti i provvedimenti non sono messi a discussione. Draghi ripeto, e' il meno colpevole. Viene tenuto i vita da un Parlamento congelato dove tutti pensano a finire la Legislatura.
 
Un  tempo  votando i  ladri... sapevi   per  scelta, a  cosa  andavi  incontro... Poi  sono  venuti gli onesti  ( molto incapaci ) e  si  sono  comportati alla  stessa maniera ( ancora oggi rappresentano  il 33,5%  del Parlamento ) tra coloro che sono rimasti nella " setta pentastellata " e i fuorisciti nei vari gruppi misti o passati ad altri partiti.
Costoro sono peggiori. I primi rubavano soldi. I secondi hanno rubato sogni...

sabato 12 marzo 2022

LE CONTINUE EMERGENZE ALLA BASE DEL NUOVO SOCIALISMO CAPITALISTA

 

Con il Covid si diceva: nulla sara' come prima. E cosi e' stato.
Diverse le relazioni tra le persone, aumento dell'isolamento, maggiori le paure di ciascuno, e soprattutto tanti nuovi poveri, coloro che causa restrizioni e sopraggiunte difficolta', hanno perso le loro attivita'
Con la guerra, si ricomincia a dire la stessa cosa: nulla sara' come prima. E la "pellicola" mandata in onda, costante, martellante e' la medesima. Propagazione della paura, angoscia e descrizione di un futuro denso di incertezze, incognite e di un nuovo modo di concepire la societa' e la sua economia
Ma nulla e' capitato a caso o comunque cio' che e' successo probabilmente, ha soltanto accelerato cio' che era da tempo gia' stato preventivato, pianificato, auspicato come diverso modello di crescita, in particolar modo nell'occidente. E da un'emergenza all'altra, ci si abitua nostro malgrado, a dover vivere in una maniera differente, spesso o quasi sempre, decisa a livello politico e imposta dall'alto, e nel caso del Covid, per legge o meglio, per decreto legge.
Con il Covid si e' scoperto il lavoro a distanza, la didattica a distanza. Molti dopo la fine dei vari lockdown ( praticati specialmente nella zona UE ) hanno preferito continuare a svolgere la loro vita lavorativa ma anche socio-relazionale da casa, chiudendosi con piacere e per scelta, nella loro "capanna" sicura.
 
Ora con la guerra, le conseguenze saranno soprattutto economiche. I rincari dei costi dell'energia e del costo dei carburanti, porteranno inevitabilmente una serie di aumenti crescenti nella vita di tutti i giorni e cambieranno inevitabilmente, le abitudini di vita a centinaia di milioni di persone, specie quelli dell'area occidentale, nello specifico dell'area dell'UE.
Con il Covid, per legge, molti hanno dovuto sottoporsi a vaccinazione obbligatoria, per non perdere il proprio lavoro. Per legge si sono dovuti sottoporre ad una serie di obblighi per continuare a poter accedere a servizi essenziali per la loro vita, come l'accesso agli uffici postali, alle banche e ai luoghi pubblici.
Con la guerra, se questa guerra sara' lunga, tanti saranno costretti a modificare le loro abitudini. Ci sara' piu' poverta' diffusa anche in occidente. I costi dell'energia saranno cosi elevati che in tanti non potranno che pensare solo a lavorare. Molte attivita' continueranno a chiudere perche' impossibilitate a fronteggiare il rincaro dei costi dell'energia. Molti dovranno rinunciare all'auto e ai mezzi di trasporto privati, per sopraggiunte impossibilita' economiche.
 
Queste due tragedie, alla fine e alla lunga, per molti teorici del cambiamento forzato, saranno una sorta di panacea. La rincorsa verso un occidente green sara' piu' veloce. L'UE con ogni probabilita', decidera' per legge, come ha fatto per le auto a trazione termica, quando dovranno sparire definitivamente carbone, petrolio e combustibili fossili per scegliere il solare e anche l'atomica di nuova generazione (che pare ora piaccia anche ai verdi)
Un occidente sempre piu' interconnesso con i sistemi di digitalizzazione, dove i gruppi multinazionali sostitueranno la libera impresa privata spesso a carattere familiare, dove il denaro (per chi ancora lo avra') non dovra' essere piu' circolante, dove si creera' il reddito universale di sussistenza, per tenere in vita, sfamandola, una popolazione omologata, passiva e remissiva che non avra' altra alternativa di mantenimento. Dei consumatori controllati e indirizzati ad un consumo standardizzato verso prodotti controllati dalle multinazionali.
Una popolazione sempre meno critica, meno libera e condizionabile, perche' sempre piu' dipendente. Una popolazione sempre piu' integrata non per scelta ma per emergenza, dove l'accoglienza diventera' sempre di piu' una forma di economia pianificata e aggiuntiva a quella dei vari stati membri dell'UE e dove le diverse criticita' ( virus, guerre, siccita', alluvioni, cataclismi ) saranno sempre piu' forme di opportunita' e di ricompattamento politico per i governi e la politica sara' sempre piu' tendente al pensiero unico quello del socialismo capitalista.
L'uguaglianza sara' sempre piu' tra persone povere. Il potere economico sempre piu racchiuso a limitati gruppi di potere multinazionale

lunedì 7 marzo 2022

BASTA LA SALUTE. BASTA RIMANERE IN VITA. IL RESTO E' SUPERFLUO

 

Un  Paese  sovrano  avrebbe potuto decidere  di non  entrare in guerra. Ma  l'Italia è nell' UE, nell'EURO,  nella NATO e alleato con gli USA.
Inoltre è il Paese più indebitato d'Europa.
E quello con maggior dipendenza energetica.
Con il cappello in mano stiamo cercando nel mondo chi ci darà gas e petrolio per mantenere in essere il nostro sistema produttivo.
Draghi si riunisce con i leader europei per disegnare nuovi scenari energetici futuri, come se tale passaggio si potesse realizzare in pochi mesi.
Siamo al crepuscolo. Lo eravamo da tempo. Non ne avevamo coscienza.
Aspettavamo il PNRR, quindi nuovo debito, per cercare di rilanciare la nostra economia.
 
La guerra arriva nel momento di nostra maggior debolezza.
Il Governo italiano, unico nell' UE, ha rinnovato lo stato di emergenza.
L'emergenza porta il focus quotidiano su altre priorità.
La guerra distoglie la politica dai suoi impegni post pandemici.
Si parla di guerra lunga.
Si preannuncia che l'emergenza sarà lunga.
Si percepisce che le promesse, i disegni post-pandemia, saranno disattesi.
Dinanzi alla morte, alla sofferenza, alla disperazione, all'esodo di profughi le "cosucce" nazionali, restano quisquiglie.
 
I costi dell'energia, il costo del carburante, il lavoro, l'occupazione, la vita delle imprese, il PIL, la ripresa, il welfare, restano argomenti decontestualizzati.
Parlare dei problemi degli italiani ora, e' quasi scabroso, vile, disumano.
Diventeremo un Paese sempre piu povero.
Ma saremno felici di rimanere in vita.
I media hanno iniziato a lavorare in tal senso.
Il loro compito, e' farcene prendere coscienza

venerdì 4 marzo 2022

LA GUERRA IN UCRAINA E LA FINE DELL'UE

 

A mio avviso il conflitto durerà molto tempo. Volutamente, sarà un conflitto "controllato". L'obbietivo è indebolire al massimo l'UE.
L'UE e' caduta nel tranello tiratogli dalla  NATO. L'Ucraina  e'  solo il mezzo.  Intervenire  militarmente inviando armi, ma senza schierarsi.
Messa da  parte  la diplomazia,  si e'  scelto di perseguire  la  via  della  guerra o  meglio si e'  scelto di rafforzare militarmente il paese oggetto dello scontro, illudendolo che con questi aiuti possa sovvertire i reali rapporti di forza in campo.
 
La Russia nonostante le sanzioni continuera' nel suo intento.
L'invasione era  stata pianificata da tempo, nell' imbarazzante  impreparazione  dell'occidente che, con i servizi  di  intelligence, i  satelliti e  tutta  la modernita' operativa, avrebbe  dovuto accorgersi  dei movimenti in atto.
Ma l'occidente, specie l'UE, era impegnata in un'altra guerra, una guerra contro un nuovo nemico  verso il quale a .mio. modesto avviso,  ha dissipato  per  non   dire sprecato  tutte  le  sue  energie in  modo scriteriato,  da un  punto di  vista  economico, st rategico,  mediatico  e  politico.
Il nemico era. il COVID19.  Tutto  il resto, l'economia, l'energia, la sicurezza, la  liberta' per i popoli del vecchio  continente, in  particolar   modo quelli  dell'UE, non  aveva   piu' importanza
La Russia ha intuito  il  momento  dell' estrema  debolezza dell'occidente,  specie  dopo  la nomina  del nuovo  presidente  USA,  Biden e  ha deciso  che  era  giunto  il  momento  di  attaccare.
Russia che ha messo in conto tutte le sanzioni. Ma a sua volta e'  consapevole  che anche i  sanzionatori, subiranno  le  proporzionate  conseguenze,  in  primis  nel  campo  energetico.
 
E'  in  atto  lo  scontro  tra  2 blocchi.  EURO - USA  opposta all' EURO - ASIA.  E'  in  essere  la contrapposizione di  2  modelli  di  societa'.
Piu'  il conflitto  sara'  lungo,  piu'  la  zona  euro  diventera'  debole.
USA e CINA stanno alla finestra. Alla fine godranno di queste conseguenze.
L'Euro da sempre e' stato  un ostacolo al dollaro, moneta degli scambi petroliferi. Euro che da sempre e' stata moneta forte di paesi deboli. Figurarsi ora.
La CINA diventera' l'esportatore principale del vecchio continente, non solo per una serie di prodotti che da tempo hanno invaso i mercati occidentali. Dalla Cina inizieremo a importare anche grano, mais e molti generi alimentari.
 
Come per il Covid anche ora con la  guerra,  nulla sara'  piu' come prima. E' in atto  una fase di trapasso storico  per  l'occidente  e in particolar  modo  per la zona UE, da  cui inevitabilmente si  generera'  una nuova  forma  di  societa', sempre piu' debole,  piu'  povera,  piu'  dipendente.
Tali mutamenti  si  ripercuoteranno  sui popoli, quindi  sui  singoli  individui che  saranno  sempre  piu' gestibili, controllabili, condizionabili.
 
L'occidente e l'UE sono stati sempre un modello di liberta', fratellanza e di sviluppo. Ma la liberta' non e' nulla se non si ha una visione di futuro e soprattutto se non tutti condividono la stessa visione
L'UE da tempo era diventato un mastodontico carrozzone legiferante un lento e macchinoso organismo burocratico,  tecnocrate  e  finanziario.  Nulla  di  piu'.
La guerra  ha  palesato  tale  incontrovertibile  lentezza.
Non basta essere celeri nell'emettere sanzioni.
Non  basta  essere  programmatici  su nuove  promesse di prestito che  altro non  sono che nuovo debito futuro.
 
L'UE  resta  un  organismo  estraneo, artificiale,  surreale,  astratto  rispetto  l'evoluzione  delle  singole societa'  e  dei  singoli  popoli.
L'UK non era mai entrata nell'euro. E' uscita anche dall'UE.
Forse, presagiva in tempi non sospetti che il tempo dell'UE era finito




giovedì 3 marzo 2022

LA GUERRA: DOPO LA PANDEMIA, IL NUOVO DISTRATTORE SOCIOLOGICO

 


Una guerra molto strana
Una guerra a detta degli analisti, da tempo pianificata
Una guerra al tempo stesso, per altri, improvvisata
Una guerra molto mediatica
Una guerra inevitabilmente divenuta social
Una guerra che già si è stabilito durerà a lungo
Una guerra che permette alle persone di dimostrare in piazza
Una guerra che permette alle persone di potersi mettere al sicuro
 
Una guerra dove si contrappongono 2 blocchi: EURO-AMERICA e EURO-ASIA
Una guerra che oltre i 2 contendenti vede di certo uno sconfitto: l'UE
Una guerra che ricompatta la parte debole UE, che nel conflitto troverà la giustificazione ovvia, ai suoi ritardi per gli aiuti post pandemia
Una guerra che riabilita gli USA e la NATO non visti più come guerrafondai invasori
 
Una guerra che ribadisce la tendenza di questi ultimi 2 anni pandemici: la tendenza a trovare un'eguaglianza globale nella povertà, nella rinuncia, nell'omologazione del pensiero acritico
Una guerra che rimarca la tendenza globale verso la cancel-culture
Una guerra da condannare sempre, come tutte le guerre
Una guerra quella in Ucraina che scoppiò nel 2014 nel silenzio assoluto del mondo
Una guerra che avrà ripercussioni diverse. E non solo geo-politiche
 
Una guerra che più delle altre, celerà i limiti del nostro Governo a risolvere i problemi della Nazione che nella guerra troverà un grande distrattore mediatico

lunedì 7 febbraio 2022

COVID, UNA SVOLTA GEO-POLITICA-ECONOMICA-SOCIALE

 

 
Da subito mi accorsi che fosse in atto una guerra di potere, uno scontro tra 2 modelli politico-economici. 
 
Da un lato il liberismo occidentale, molto piu' vicino ai paesi anglosassoni o comunque pilastro di quelle democrazie liberali in cui governano forze moderate, conservatrici, piu' vicino al centro-destra, sia governi di social-democratici, governi di stampo repubblicano o per finire quelli in cui ci sono governi democratici ma di ispirazione nazionalista.Dall'altro, il modello socialista, statalista o neo-social-capitalista, con forte potere dato allo Stato centrale, o tipico di un regime mascherato da una parvenza democratico-partecipativa (elezioni dove si sa gia' chi vince...) un modello socio-politico in cui il cittadino diventava un ingranaggio dipendente e omologato, non piu' libero e indipendente, all'interno del sistema economico nazionale, controllato direttamente dal Governo centrale o in alcuni casi direttamente dal capo o dal leader dello Stato.

La pandemia (per me resta epidemia visto che sono morti nel mondo meno di 6 milioni di persone su di una popolazione di 7,8 miliardi di abitanti) e' stato solo un mezzo, un "vettore" di  trapasso sociologico, di natura socio-economica e relazionale per forzare i paesi in cui ancora insistono i modelli  liberali. Un pianificato espediente finalizzato a piegare questi modelli liberali e accettare questi nuove forme sociali,  economiche  e politiche,  modelli che  fanno del  dirigismo  economico  la loro forza
La  geo-politica-economica  oggi, e' sotto  il controllo  della Cina  e  della Russia.
L'UE ormai e' sempre di piu' un semplice l'avamposto USA per le sue basi NATO a controllare quegli Stati dell'ex URSS.
 
La Russia di Putin offre un contratto miliardiario alla Cina per fornire al gigante asiatico il suo gas ma, al contempo, e' pronta a lasciare al freddo buona parte dell'UE o comunque a far ricadere sull'occidente le conseguenze drammatiche del rincaro dei prezzi dell'energia. La Cina fa incetta di derrate alimentari, al di sopra del suo fabbisogno, per detenere il controllo dei mercati e quindi, dei prezzi, a livello planetario. Entrambe queste potenze ora si dirigono ad avere il controllo di quei paesi dove esistono i nuovi materiali preziosi le famose "terre rare".
I modelli di  dirigismo  economico  della  Cina  e della Russia diventano  un  must  da imporre agli altri paesi, con  le buone  o con le cattive. L'autoritarismo  centralizzato diventa  strumento  di controllo dei popoli, sempre di piu' masse omologate e predisposte ad ubbidire.
Gli USA  quando  governano i  repubblicani,  specie quando governava Trump,  erano  visti  come  dei cattivi e  pericolosi  colonizzatori,  produttori  di armi  ed  esportatori di  guerra.  Quando governano  i democratici,  ritornano  ad essere  fidati alleati.  Anche la nostra  politica par la  nuovamente  di  solido legame filo-atlantico.
 
Peccato che probabilmente sia troppo tardi. Peccato che qualcosa ahime', stia cambiando davvero. E sta cambiando anche velocemente. L'UE si trova improvvisamente a perdere dei riferimenti e ad accettarne altri, suo  malgrado,  nuovi  modelli  sociali,  politici ed  economici  e ad  accettarli  anche  in  fretta.
Forse in Italia, in tanti aspettavano questo momento, in  tanti auspicavano questa virata verso  forme di dirigismo centralizzato. Dopo oltre 75 anni  dalla fine del secondo  conflitto  mondiale, quando il nostro Paese scelse di stare con l'occidente, di rimanere un paese democratico e soprattutto liberale, oggi quella scelta gia' politicamente messa in campo dal M5S, con la Via della Seta, in tempi antecedenti al Covid, con la sopraggiunta pandemia e con l'irradiazione del terrore e di tutti quei provvedimenti che di sanitario hanno ben poco, ma di politico molto di piu', il Paese sta per svoltare
L'arrivo di Draghi, la riconferma di Mattarella, l'ipotesi di riproporre un sitema elettorale di tipo proporzionale per depotenziare sul nascere  le forze  di destra sovranista in forte ascesa nel Paese,  sono tutti  indicatori  preziosi  che  fanno  intuire  il nostro  Paese  dove  voglia  voltare.
 
A breve tante aziende chiuderanno, nel silenzio generale. Medie e piccole aziende soprattutto, da sempre la vera spina dorsare del tessuto economico nazionale. Botteghe, negozi, piccoli locali commerciali, ristoranti, pizzerie.
Ci sara' un periodo di trapasso. Dopo i morti per Covid (per una errata gestione della malattia) ci saranno i martiri economici. I primi saranno ricordati. I secondi ben presto dimenticati. Nascera' un nuovo modello di economia, dove sempre di piu il controllo sara' gestito da grossi gruppi multinazionali.
Probabilmente questa sarebbe stata la strada in ogni caso.
Il Covid ne ha accelerato il processo