venerdì 27 giugno 2025

PER CAVALCARE IL CAOS, C'E' BISOGNO DI FORZA...DELLA "FORZA DEL POPOLO"...

 

Vi dara' fastidio, non lo riuscite ad accettare, per voi e' solo forza della comunicazione. Ma l'agenda mondiale, in questo momento storico, la detta Donald Trump.
Il prezzo del greggio e' in caduta libera. Lo stretto di Hormuz nel Golfo Persico e' libero. La pace tra Israele e Iran tiene.
E ahime', l'UE ha ceduto sulla richiesta dello Zio di aumentare le spese militari al 5% del Pil fino al 2035.
Dico ahime', poiche questo creera' in primis una spaccatura all'interno dell'UE e poi un periodo di indebolimento e di fibrillazione interna, degli stessi Stati membri. Lo Zio ha dichiarato che dovremmo vedercela da soli, perche lui pensa in primis, al suo Paese.
 
Questo si sapeva. Il problema che i governi amici e alleati devono seguire l'agenda. I Governi non amici, comunque la seguiranno, perche' stanno all'interno di un sistema compelsso che si chiama Unione Europea. E soprattuto quando ci sono emergenze, come quella del Covid, quella climatica, quella bellica, tutto si appiattisce, tutto diventa omologato, tutto si plasma su di un'univoco pensiero. La Spagna prova a fare barricate, ma ormai a prescindere dalla decisione di Sanchez, il Governo in terra Iberica ha le ore contate, quindi magari, il prossimo esecutivo cambiera' rotta. Ma cio' non evitera' un graduale, progreessivo e irreversibile indebolimento di tutto il sistema UE.
Quindi come da manuale, prosegue la recita, prosegue il film dove tutti sono spettatori passivi, incanalati in prestabiliti percorsi di omologata ricezione mediatica, e dove giusto per provare ad esistere, le singole opposizioni dei vari stati membri, in particolar modo quella italiana, provano ad urlare per cercare ancora di esistere.
 
In questo contesto ad esempio, il Campo Largo, dopo essersi diviso appunto sulla questione del riarmo, si compattera' per andare a manifestare in Ungheria contro il cattivo governo Orban, in merito alla manifestazione degli LGBT-Plus che si terra' in terra Magiara.
Tutto e' in mutamento. Tutto e' in transizione. Tutto si regge su di un precario equilibrio. C'e' chi ne ha preso coscienza. C'e' chi continua a insistere a tirare acqua al proprio mulino, a pensare al proprio orticello di clientele, compiacenze, affarismi.
 
E poi c'e' chi nel caos, cerchera' di cavalcarlo, provando a propagare una voce nuova, diversa, alternativa e di contrasto al sistema, un sistema che si regge soprattutto sui media, sul loro controllo, e su come tale controllo possa gestire le masse.
L'informazione diventa una sorta di film, dove agli spettatori viene data una continua spettacolarizzazione delle criticita' esistenti, con il fine di irradiare terrore, paura. Nella paura le masse si tengono in pugno. Nella paura, vince chi riesce ad avere il potere, il controllo della comunicazione. In questo momento il regista e' Trump. C'e' chi ne e' consapevole. C'e' chi ne' consapevole e non lo accetta. C'e' chi ne e' consapevole, sa di essere spettatore, e recita il suo ruolo, non passivamente, ma cercando di diventarne attore protagonista...
 
Per cavalcare il caos, e' necessario avere Forza. Un Popolo che ha Forza, puo' cavalcare il caos. Con Forza del Popolo, il caos sara' cavalcato.

martedì 24 giugno 2025

GUERRE CON AVVISO DI CHIAMATA

 

Ma se al mio vicino di casa, lo avviso, dicendogli che entro 3 ore lancio una fioriera dal balcone sulla sua auto, secondo voi, oltre a telefonare i carabinieri, togliera' precauzionalmente l'auto da dove e' parcheggiata?...
 
Le guerre con avviso di chiamata, sono guerre cinematografiche utilizzate per altre finalita'...
Al tempo del Covid, faceste le corse ad acquistare la mascherina. Poi iniziaste a fare le corse per mettervi in fila per farvi i tamponi.
Poi vi metteste in fila per farvi il vaccino. Una, due, tre, in alcuni casi anche quattro volte.
 
Questa guerra reale, che a breve diventera' mediaticamente globale, potra' durare ancora per molto. Magari ad un certo punto, vi diranno di acquistare non piu' le mascherine ma le maschere antigas, o vi proporranno delle piccole casette rifugio antiatomico da mettere nei garage del vostro condominio, proponendovele come bonus-guerra da scaricare dal 740.
 
Solo nel terrore potranno controllarvi. Solo con la paura riceverete passivamente il loro messaggio.
l'UE ha imposto il riarmo. O meglio, di aumentare le spese militari oltre la normale soglia gia' esistente. C'e' bisogno di creare un clima di tensione per dare un senso a qualcosa che un senso non ce l'ha.
 
La mascherina divenne il vostro salvagente in mare aperto. Il vaccino il vostro elisir per l'immortalita'. Adesso le armi diventeranno la vostra sicurezza.
Se non ti vaccinavi, morivi e facevi morire. Quando arrivarono i primi vaccini tra le strade innavate dei passi alpini, ci fu la diretta a reti unificate.
 
Ora l'irradiazione mediatica e' incentrata sulle bombe, sui missili, sui jet militari, tutte cose che esistono da sempre ma sulle quali le masse ne dovevano prendere coscienza.
Da oltre 50 anni in Medioriente e in altre parti del mondo ci sono guerre. Guerre sanguinarie. Guerre molto lunghe. Ma in questo momento storico, si deve parlare esclusivamente di cio'. Perche' oggi, le masse, divenute gregge, viaggiano su di un'univoca frequenza recettiva.
 
Fin quando non ci sara' un nuovo pastore...i percorsi di transumanza resteranno gli stessi...
E' L'europa che ce lo chiede

lunedì 23 giugno 2025

LE GUERRE STELLARI PER GIUSTIFICARE IL RIARMO


Le crisi tendono a compattare i partiti.
Cosi fu con il Covid, cosi ora e' per la crisi Mediorientale.
Nelle crisi il pensiero unico, pone fine ai personalismi, ma fa cessare anche i differenti posizionamenti sulle tematiche generali.
Nelle crisi la diplomazia prevale sulle divisioni. Ma alla fine trionfa l'unicum sovrapolitico, che diventa omologato dictat per le masse riceventi.
Per irradiare questa forma di univoco messaggio acritico, neutro, fluido, superpartes, c'e' bisogno inanzittutto di preparare i potenziali soggetti riceventi a riceverlo.
E per far cio', in primis c'e' l'assoluta esigenza di propagare terrore, tramite l'irradiazione costante e incessante di notizie mirate in tal senso.
I media diventano fondamentali a tal scopo. Con i morti del Covid bisognava generare paura, finalizzata a creare angoscia, incertezza, panico.
Solo cosi alle masse si poteva far indossare la pezza sul volto, si poteva tenerle impaurite in casa, predisporle al vaccino come siero di certezza salvifica.
 
Ora accadra' la stessa cosa per la guerra. Dal conflitto tra Russia e Ucraina, passando a quello tra Israele e Palestina ed ora a quello tra Israele e Iran.
Solo cosi potra' essere irradiato piu' facilmente il messaggio del riarmo, necessario processo di potenziamento del sistema di difesa militare Europeo, soprattutto in virtu' del dichiarato disinteresse dell'amministrazione Trump a continuare a dare sostegno materiale alla NATO.
Non a caso, sulla questione, anche i partiti di opposizione italiana sono molto divisi e proprio a questi, ha lanciato un messaggio di unita' e compatezza la Premier Meloni.
 
Pochi magari, in questa crisi, riescono a porsi delle domande, a rimanere neutri rispetto a cio' che viene propinato dai media convenzionali.
Ad esempio, in primis che il processo di transizione GREEN voluto dall'UE su raccomandazione dei DEM americani, durante l'amministrazione Biden, sia stato un vero flop.
La crisi dell'automotive e' sotto gli occhi di tutti. L'auto elettrica non ha avuto i consensi sperati. Intere catene di montaggio sono ferme. La Volkswaghen ha chiuso le sue linee operative. Il gruppo Stellantis e' in crisi cronica.
Tanti miliardi gettati nel cesso. Magari queste maestranze potranno essere rimpiegate nel breve, nell'industria bellica. Ma per far cio', bisogna prima creare le "GUERRE STELLARI"

giovedì 5 giugno 2025

ULTIMA SPIAGGIA PER LA SINISTRA: LANDINI PREMIER

 

Circa il raggiungimento del Quorum, penso che ottimisticamente le sinistre riunite, possano arrivare tra il 42 e il 45%. O almeno e' il mio auspicio, perche' altrimenti ci dovremmo sorbire per mesi prediche, piagnistei e deliri autoglorificanti rivolti al Governo, con inviti a rassegnare dimissioni anticipate (a sinistra le dimissioni vengono chieste con cadenza settimanale)
 
Di certo andranno a votare tutti quelli che votano a sinistra ma che magari nel 2022 non hanno votato, perche' non si riconoscevano in quei candidati (degli scappati di casa). L'8 e 9 Giugno sara' una sorta di ultimo grido a sinistra, una sorta di canto del cigno.
Penso comunque che il Quorum non venga raggiunto.
 
A quel punto consiglierei ai vari partiti di sinistra di riunirsi sotto un unico simbolo, quello della C.G.I.L. proponendo per le elezioni del rinnovo del Parlamento del 2027, Landini candidato Premier.
Cosi facendo, ci saranno circa due anni di campagna elettorale, basata sull'odio sociale e sulla ricerca della RIVOLTA di piazza, per cercare di recuperare consenso nel Paese.
 
Cosa che scatterebbe da subito, in caso di successo dei Referendum. La RIVOLTA di piazza diventerebbe il costante, unico e univoco argomento di campagna elettorale.
 
L'alternativa alle Destre, e' lo scontro sociale
 
8 e 9 Giugno #iononvoto #stopislam

venerdì 9 maggio 2025

CRISTIANESIMO ALLA BASE DELLA NOSTRA CULTURA DI NAZIONE

Con moderata sorpresa, ho notato che in tanti si sono appassionati d'improvviso, alle vicende religiose proprie della Chiesa.

Tra il periodo di malattia di Papa Francesco, la successiva morte, i funerali imponenti celebrati a San Pietro, l'attesa del Conclave e la nomina di Leone XIV, milioni di persone si sono avvicinate a loro modo alla cristianita'.
 
Nell'era social, dell'emulazione omologata, far passare per piu' tempo immagini, discorsi ( non troppo lunghi data la limitata capacita' recettiva dei fruitori...) inerenti la Chiesa, la Fede, la Cristianita', la liturgia, la preghiera, potrebbe recuperare magari, un po' di anime perdute e, nel contempo, riportare il cattolicesimo al centro della nostra tradizione, della nostra cultura, della storia della nostra Nazione, cattolicesimo inteso unicamente come ramificazione del cristianesimo che riconosce come massima autorità religiosa la Chiesa apostolica cattolica romana e nel Papa il suo capo supremo!
 
Ricordate?... " io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana...molti ridevano, molti continueranno a ridere...
 
L'Italia e' anche la sede e il cuore del cristianesimo mondiale.
In tanti magari lo avevano dimenticato o forse questa stessa centralita', era diventata un intralcio alla diffusione della multiconfessionalita' e al proliferare della cancel culture.
 
Le vecchie sinistre ideologizzate, spesso atee, hanno sempre puntato sulla laiceita' dello Stato, come unico valore fondamentale. La Chiesa era sempre vista come ingerente. Le nuove sinistre progressiste, si sono aperte all'Islam, alla cancel culture, all'eliminazione del crocifisso dalle aule scolastiche. La cristianita' e' anche valore culturale e, nel nostro Paese, anche simbolo identitario

lunedì 5 maggio 2025

LA DESTRA CHE VINCE DA FASTIDIO. VA FERMATA. MA COSI CRESCERA' ANCORA DI PIU'

 


La Corte Costituzionale  Rumena annullo' il voto democratico del dicembre 2024  e  respinse il ricorso del vincitore delle elezioni, il sovranista della Destra conservatrice Georgescu.
 
Risultato? Nella nuova tornata elettorale, in netto vantaggio un candidato ancora piu' a Destra, Simion, che al momento raggiunge il 40% dei consensi, in attesa del ballottaggio.
Anche questa volta le elezioni saranno annullate se sara' confermato vincitore?
 
Nell'UE il voto e' espressione democratica solo quando vince la sinistra progressista o comunque quei partiti piu' sistemici al centralismo tecnocratico di Bruxelles?
 
In Germania a distanza di pochi mesi dalle elezioni, la seconda forza politica democraticamente eletta che ha superato il 20% dei consensi, la AFD, partito di Destra, e' stato considerato anticostituzionale dall'Intelligence tedesca e rischia con molta probabilita' di essere sciolto per ingerenza della Magistratura, nonostante il suo consenso interno oggi sia aumentato e si attesti al 25% (in pratica un tedesco su 4 con questo ragionamento potrebbe essere una seria minaccia per la Germania. Ma di che parliamo?... 
 
Cio' che accaduto in Romania, a breve accadra' anche in Francia, dove Marine Le Pen per intervento della Magistratura e' stata esclusa dalla corsa all'Eliseo.
E' normale che stia accadendo tutto cio? E' normale fermare il consenso democratico con l'ingerenza della Magistratura?
 
E tale interventismo militante, non potrebbe generare un effetto boomerang o un serio pericolo di rivolta sociale? O forse proprio questo si sta cercando di produrre, cioe' uno scontro sociale di dimensioni inaudite per riportare poi le masse all'ordine, attraverso gli ormai noti e pianificati stati di crisi emergenziale?

lunedì 17 marzo 2025

SINISTRA CONFUSA E DIVISA. IN PIAZZA PER CONTARSI

 

Una piazza per l'Europa. La sinistra si riunisce per cercare di esistere o almeno per provare a farlo. Si raduna in cerca di patetica visibilita', clamore, rumore mediatico. Rivendica, invoca, urla la centralita' dell'UE, in questo delicato momento storico.
Una piazza fatta di anime diverse, di diverse idee sul tema, di una differente concezione della liberta', della guerra, delle armi. Una piazza dove accorrono i soliti intellettuali di sinistra, artisti, cantanti, attori e giornalisti di quella corrente e tanti Sindaci di quella parte politica. Tutti presenti. Tutti a contarsi.
 
Una piazza schizofrenica, dove ciascuna forza politica di quel raggruppamento autoproclamatosi Campo Largo, va per fatti suoi, o addirittura e' del tutto assente e distante, come Giuseppe Conte e i 5S e Matteo Renzi, sempre piu' lontano dal suo ex compagno di avventura Carlo Calenda.
Un Calenda che in Italia vale circa il 2% che sale sugli scudi, rivendica ad una platea di settantenti, l'importanza del riarmo europeo, della nascita di un esercito europeo, dell'importanza dell'UE come baluardo a difesa della democrazia, della liberta' e appunto della pace. Un Calenda che almeno in Italia prova ancora ad esistere, visto che alle ultime elezioni europee non e' riuscito nemmeno ad entrarci a Bruxelles...
 
E la Schlein cosa dice sul tema? E il PD segue la sua Segretaria? Il maggior partito della sinistra italiana, d'improvviso si ritrova diviso, per l'ennesima volta, e mentre si parla dell'Ucraina, gia' si ipotizza un nuovo Congresso per deligittimare la Segretaria, mentre la posizione del partito e' ben lontana da quella dell'area socialista seduta sugli scranni del Parlamento europeo.
E nella stessa piazza ci sono pure Bonelli e Fratoianni (fresco di annuncio di vendita della sua Tesla...), l'anima da sempre pacifista della sinistra che comunque deve farsi vedere in piazza, per marcare il territorio con tanto di bandiere e sciarpe arcobaleno.
 
Ma questa sinistra cosi variegata e al contempo contrapposta, quale approccio avrebbe avuto oggi, se le elezioni americane fossero state vinte da Kamala Harris, cosi come davano i pronostici fino a due mesi prima del 4 Novembre?
E se l'amministrazione DEM, avesse tranquillamente continuato a sostenere il supporto logistico e finaziario all'Ucraina, disinteressandosi del parere del paesi zona UE, ci sarebbe stato lo stesso clamore, la stessa propensione all'attivismo civico, all'impegno fattivo, al convolgimento della popolazione sul riarmo, sulla pace, sul ruolo dell'UE in un contesto di guerra?
Se avesse vinto la Harris tutto sarebbe continuato a scorrere senza sussulto. La linea decisionista e interventista statunitense avrebbe avuto il benestare della sinistra italiana ed europea, Calenda non avrebbe avuto la sua giornata di visibilita' e quasi sicuramente la Schlein avrebbe dormito sonni piu' tranquilli. Quando alla Casa Bianca c'e' un Democratico, gli USA non sono piu' guerrafondai, ma esportatori di diritti, democrazia e liberta'.
 
E invece alla sinistra italiana ed europea e' andata male. E' stato rieletto Donald Trump, il guerrafondaio che vuole la pace, che vuole far riporre le armi, che vuole disinteressarsi della guerra in Ucraina, che vuole mediare con Putin, che vuole di fatto porre fine alle ostilita'. Trump che antepone la pace all'UE. Che va da Putin ma che al suo insediamento invita la Meloni, ma non la Von der Leyen...
E come reagisce a tale cosa la sinistra italiana? Vuole il riarmo, vuole l'interventismo di Bruxelles, vuole l'esercito europeo. Oppure non vuole queste cose, ma sta comunque in quella piazza per patetica ricerca di visibilita'. Non piu' sventolando le bandiere rosse. Ma con la bandiera blu con le dodici stellePotrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "CONTRORDINE KOMPAGNI! PACE GUERRA SANFNZO25"

venerdì 21 febbraio 2025

L'EUROPA O VA A DESTRA O NON SI FA


Criticavano Giorgia Meloni per essere "serva" degli Stati Uniti e ubbidiente ai dictat di Trump e Musk.
Appena Trump ha chiamato Putin per mettere fine alla guerra in Ucraina, tutti stanno correndo con il cappello in mano ai piedi dell'inquilino della Casa Bianca, ( iniziando da Macron e Sholz, leader in crisi profonda nei loro rispettivi paesi), per recuperare posizioni rispetto l'Italia, la cui Premier e' stata l'unico capo di Governo zona UE, ad essere invitata all'insediamento del Presidente USA.
 
La Meloni si trova in posizione scomoda. A livello diplomatico, formalmente, deve essere vicino Zelensky. A livello strategico e prospettico, resta l'interlocutrice preferita di Trump. 
Il conflitto russo-ucraino sta volgendo al termine ma l'UE conferma le sue divisioni, la sua fragilita'.
I sovranismi avanzano. Molti vedono cio' come un pericolo per la tenuta dell'UE. 
Ma l'UE in questi ultimi lustri, non aveva fatto che sgretolare l'autonomia decisionale dei singoli stati membri. Molti paesi, compreso l'Italia, hanno svoltato a Destra. A breve, con ogni probabilita' lo fara' la Germania. Nel medio periodo, probabile, seguira' anche la Francia.
 
Magari un giorno, l'UE diventera' piu' forte e coesa, riscoprendo il suo ruolo storico di "vecchio continente" quando la maggior parte dei paesi membri avra' governi di Destra che faranno tornare ad essere Bruxelles l'epicentro politico, commerciale e finanziario nel mondo e non piu' la sede tecnocratica, burocratica e amministrativa, la cui principale e univoca funzione era diventata lo smistamento di politiche dirigiste e l'imposizione di provvedimenti legislativi, spesso di carattere restrittivo e limitante per i cittadini membri.
 
In questo momento storico, nonostante le tante difficolta', l'Italia ha riscoperto la sua centralita' in Europa, grazie all'asse Conservatore Roma-Washington. Ma la centralita' fondamentale rimane la sua posizione strategica nel centro del Mediterraneo, area di incontro tra Nordafrica ed Europa, tra Europa e Medioriente. Questa posizione cosi preziosa non puo' piu' relegare l'Italia ad un ruolo remissivo e acquiescente di politiche decise da altri.
 
Se Sovranismo vuol dire decidere le sorti del proprio destino, comandare in casa propria, recitando nel contempo, un ruolo da protagonista all'interno della zona UE e per il bene della stessa UE, ben venga il Sovranismo anche negli altri stati membri.
 
Come disse Giorgio Almirante in un suo discorso a Piazza del Popolo a Roma nel 1979 durante la campagna elettorale delle prime elezioni europee: " l'Europa o va a Destra o non si fa..."

domenica 16 febbraio 2025

APPARTENENZA E APPARENZA

L'essere fluido non e' solo una predisposizione sessuale che solitamente puo' essere vissuta in eta' adolescenziale o magari anche da adulti, quando si puo provare gusto e attrazione fisica verso lo stesso sesso.

L'essere fluido a volte, puo' determinare una predisposizioone dilatata all'accettazione della realta' circostante, una sorta di sottomissione omologata a cio' che ci propone il contesto sociale vissuto, le relazioni, il lavoro, la normale quotidianita'.
 
Si vive il proprio contesto in maniera passiva, uniforme, uniformandosi alla massa, al gruppo, che diventa gregge consuentudinario, standardizzato, addomesticato.
Ci si confronta con l'altro, perche' nell'altro bisogna trovare il proprio simile, uno "specchio mobile" che emana il riflesso del proprio io vuoto.
 
Illusoriamente nell'altro, si cerca di trovare un senso di appartenenza ma molto spesso o per meglio dire, quasi sempre, non si fa altro che condividere un senso di apparenza, una sorta di comune percorso di transumanza su determinati sentieri gia' prestabiliti, svuotati della propria identita'.
 
Nell'era in cui si e' cercato di imporre la filosofia del politically correct, la grande mistificazione accaduta e' proprio questa: confondere l'appartenenza con l'apparenza, che equivale all'accomunare in modo inappropiato l'esteriorita' fluida dell'apparire appunto, alla concretezza e alla primordialita' dell'essere, inteso come identita' resistente e non resiliente

giovedì 14 novembre 2024

A.A.A. CERCASI NUOVA SINISTRA DISPERATAMENTE


Il pericolo prima era Trump. Ora e' Musk
 
In Italia lo fu Berlusconi. Poi lo divenne Salvini. Ora la minaccia e' Meloni
 
La Sinistra continua a demonizzare l'avversario senza fare proposte e programmi condivisi, senza trovare leader credibili e soprattutto carismatici
 
Sul finire del 2019 PD e M5S erano in piena caduta libera nei consensi. Grillo fece fuori Di Maio e nomino' Crimi capo del partito. Nacquero le Sardine (per volonta' di Prodi) movimento non contro il Governo, ma contro l'opposizione, unico caso simile al mondo. Mattia Santori divenne una sorta di nuovo "JF Kennedy"... Si temeva che il Governo Giallo-Rosso (nato dopo lo strappo del Papete) comunque non potesse durare
 
Poi arrivo' la manna salvifica. Arrivo' il Covid. Con la pandemia, la paura, i morti, queste due forze politiche, maggioranza di Governo nata in Parlamento, soppravvissero comunque. Conte con la regia di Casalino divenne il Messia Salvatore di un popolo terrorizzato dalla narrazione pandemica. Poi venne Draghi. Ci fu il 3° governo in meno di 3 anni dal voto, con FDI unico partito all'opposizione. La politica fu congelata per un altro anno e mezzo
 
Ma quando il popolo ando' a votare le Destre tornarono a governare. E ora che si e' ristabilito l'asse politico con i Repubblicani alla Casa Bianca, ricordando che la nostra Premier e' anche Presidente dei Conservatori europei, il Governo italiano puo' solo tranne vantaggio
 
Molti non se ne capacitano. Ma e' tutto inesorabilmente vero.
Le sinistre dovrebbero fare un mea culpa. Tentare di riorganizzare la loro agenda. Scegliere nuovi leader e creare un unico programma condiviso
 
Ma sara' difficile. In essa convivono anime diverse, leader contrapposti, idee diverse, diverse posizioni su politica estera, politica economica. Difficile anche il loro linguaggio, la loro comunicazione, sempre meno diretta, meno comprensibile, priva di empatia e coinvolgimento verso i propri elettori. Non resta loro che unirsi nell'odio per l'avversario politico. Ma cio' si e' visto non basta. E non paga

lunedì 23 settembre 2024

IO OMOLOGATO. IO LIBERO

Anime sempre piu' distanti. Menti sempre piu' chiuse, isolate, silenti. Viviamo un'epoca di progressivo logoramento e impoverimento relazionale. 
Gli individui proiettano verso l'esterno il proprio io, un io sempre piu' vuoto, effimero, fragile. Provano a darsi forza, coraggio, vigore, elevando o cercando di innalzare, in modo patetico, la propria immagine, fatta di surreale elaborazione plastica, con il fine di infondere verso l'altro, una decisa e profonda percezione di sicurezza, un convinto stato di realizzazione, successo, fama, prestigio.

Tanti involucri  vuoti che  si riempiono  di costruita spocchia,  per apparire  convintamente  vincenti. Tante sagome comunicanti, che emettono "suoni" vacui, opachi, a volte stridenti, di un certo stato di realizzazione, preferibilmente, materiale.
 
Tali contenitori vuoti, normalmente, condividono queste forme di esternalizzazione comportamentale, in gruppo. Nel branco, si sentono piu sicuri. Vedono riflesso, il proprio io, nel proiettarsi verso l'altro, ricevendone momentanea sicurezza percettiva.
Una sorta di copia ed incolla cumulativo, dove ciascuno cela il suo vuoto, nel vuoto esistenziale del suo simile. Un rimbalzo riflesso, di pochezza, precarieta', fragilita', solitudine, mascherato da sorrisi costruiti, chimici stati di indotta alterazione positiva, frasi di circostanza e tanta ipocrisia bigotta.
 
In tale contesto, il gruppo di involucri, diventa gregge passivo, omologato, malleabile, da incanalare su prestabiliti percorsi di transumanza socio-relazionale.
 
Chi non fa parte di tale contesto, viene emarginato, visto con diffidenza, escluso, considerato diverso. Il suo "suono" emette vibrazioni differenti, alternative, nette, contrastanti nella loro armonia, e per questo, non percepite dalla massa omologata.
Il diverso non ha bisogno di riflettersi nello specchio opaco del suo simile. Non ha l'esigenza di mettersi una maschera (che divenne mascherina) per convincersi di esistere in quanto affine al suo omologo. Il suo io, e' unico, non necessita di mimesi rappresentativa per rapportarsi al mondo circostante.
La sua crescita e' avvenuta per lenta, costante e graduale osmosi, tramite un certosino lavoro interiore, fatto di sofferenza, rinunce e sforzo instancabile.
 
Il fuori dal coro, ha fatto uscire prepotentemente la sua anima tenuta nell'ombra, ed e' diventato libero

giovedì 8 febbraio 2024

PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI: IL CANTO DEL CIGNO DI UN SETTORE SENZA SPERANZA

 

Continuo a sostenere che le proteste degli agricoltori non produrranno gli effeti sperati. Ci sara' soltanto un allungamento dell'agonia del settore.I prezzi dei prodotti raccolti non potranno mai essere competitivi e quindi concorrenziali, con quelli dei prodotti provenienti da fuori la zona UE. Ci sono paesi dove la manodopera costa 10-20 volte in meno rispetto a quella della zona UE. C'e' nel mondo, tanta disponibilita' di terra da coltivare con costi di produzione bassissimi, quindi con margini di resa per i grandi gruppi multinazionali, enormi.

30 anni or sono, il settore industriale per mantenersi in vita delocalizzo' altrove il suo comparto e la relativa filiera.
Ancor oggi, i colossi industriali delocalizzano in paesi in via di sviluppo o del terzo mondo o comunque in zone dove il costo della manodopera e' piu' basso. E' l'unica strada per cercare di far mantenere competitivi i prodotti finali.
Per spiegare meglio il concetto, una utilitaria, d'improvviso non potrebbe mai costare 5.000 euro, per non parlare di quelle elettriche.
Lo stesso concetto dovrebbe essere spiegato per l'agricoltura.
 
Se l'imprenditore ha costi di produzione tripli, quadrupli o 10 volte superiori rispetto al suo collega del Marocco, della Tunisia, della Cina, dell'India ma anche del Brasile e di tanti altri posti nel mondo dove c'e' tanta disponibilita' di terreni e dove c'e' una enorme disponibilita' di manodopera a basso prezzo, i prodotti zona UE e in particolar modo quelli italiani, non avranno nessuna speranza di poter competere, tranne quei particolari prodotti di nicchia (a loro volta indeboliti dalla concorrenza sleale o nella maggior parte dei casi dal plagio illegale).
Una fabbrica si puo' delocalizzare. Un terreno no.
 
Si sta facendo tanto rumore ora, per mere questioni di contrapposizione politica perche' a giugno si votera' per il rinnovo del Consiglio Europeo. Di sicuro, anche questa volta, gli agricoltori sono stati usati per fare da cassa di risonanza per gli interessi di altri. Il comparto e' destinato ad una lenta e irreversibile agonia.
Provate a chiedere ad un imprenditore agricolo italiano, specie del sud, se lui oggi, fosse disposto a investire in frutteti, in uliveti, in vigneti o anche in produzione sotto serra il suo capitale.
Provatelo a chiedere. Poi mi farete sapere.
Un kg di pesche viene pagato meno di 50 centesimi, stesso discorso per i pomodori, l'uva da vino puo' arrivare a 50-60 centesimi. Prezzi piu' o meno identici a quelli offerti circa 20 anni or sono. Il prezzo finale e' rimasto piu' o meno immutato. Mentre tutto il resto e' in questi 20 anni quasi raddoppiato. Di cosa parliamo?...
 
Questa e' la cruda realta' della campagna. Quando poi comprate la frutta ai supermercati, il vino, i pomodori ma soprattutto l'olio evo, molti non sanno nemmeno a quanto questi prodotti vengono pagati in campagna.
Provate a chiedere ad un imprenditore se ha facile accesso al credito, pur mettendo a garanzia i suoi terreni. Provate a chiederlo. Vedete cosa vi risponde.
L'agricoltra e' morta. Da tempo. Almeno da 20 anni.
 
Non c'entra il cambiamento climatico. Il produttore agricolo, continua a produrre con margini esigui di guadagno. Lo fa perche' e' innamorato del suo lavoro. Lo fa perche' spesso e' propreitario dei suoi terreni e non potrebbe abbandonare qualcosa a cui e' legato da motivi affettivi. Quindi continua a produrre perche' non sa fare altro. Nel frattempo passa il tempo. Passano gli anni.
E, mentre tutto aumenta, il suo prodotto finale ha piu' o meno lo stesso ricavo. L'agricoltore si rende conto che non gli conviene. Se ne e' reso conto da tempo. Ma ha continuato a produrre o in perdita o magari con esigui guadagni. Magari ha fatto anche investimenti. Ha allargato i suoi capannoni, avra' comprato nuove attrezzature. Ma spesso tutto cio' e' stato fatto a debito. L'ennesimo debito di una travagliata vita imprenditoriale. Ma oggi, con ogni probabilita', quel debito non potra' essere onorato o con ogni probabilita', un nuovo debito non potra' essere richiesto.
Oggi sfoga la sua frustrazione, ma perche' ha trovato qualcuno che e' stato bravo, opportunista e scientemente cinico, a farlo scendere per strada a bloccare tutto.
Ma anche questa volta, l'ennesima, l'agricoltore sara' stato usato.
 
E' solo questione di tempo. A breve, se ne rendera' conto...Potrebbe essere un'immagine raffigurante mietitrebbia e testo

venerdì 22 dicembre 2023

CORRERE NELLA PALUDE

 

Tutto corre
Tutto e' veloce
Tutto passa. E in fretta
L'irrefrenabile turbinio, rende tutto fugace, frenetico
Frenesia schizofrenica portatrice di volatilita', effimera eccitazione
Frettolosamente, tutto piu' velocemente si dimentica
Nulla viene inciso nella mente
 
A volte, pero', tutto ci appare maledettamente fermo, immobile
Magneticamente ipnotico
Tutto diventa fluido, impalpabile, inconsistente
Il tempo nella sua contrazione, porta a dilatare l'attesa
L'attimo sembra fermarsi. Impantanarsi in una palude
Allora si inizia a correre. O si tenta di farlo
Si corre, per cercare di non fermarsi
Fermarsi induce a pensare
Pensare produce pensieri
A volte, cattivi pensieri
 
La percezione di cio' che ci circonda, e' momentanea, ingannevole
Il virtuale diventa reale
Un reale standardizzato, omologatamente replicato
Abitudinaria transumanza che si opacizza
Istanti sempre uguali che cerchiamo di fermare con uno scatto
Fermo immagine di vita vissuta
Un selfy, specchio dell'io momentaneo
Un io che vive di solo oggi
Perche' il passato ci porta tristezza

Il futuro, nebulosa incertezza

venerdì 13 ottobre 2023

PERIODO BLU. DOVE IL COLORE FA RIMA CON IL DOLORE


Dopo il Covid pensavamo che il peggio fosse superato.
Pensavamo che  nulla potesse essere  barattato con la liberta' e che la liberta'  fosse il valore  supremo, assoluto, imprescindibile.
Di fronte alla privazione della liberta', susseguita a breve tempo dall'obbligo vaccinale, ci illudevamo che, passata la "tempesta" le nostre vite avessero avuto nel breve periodo, un ritorno alla normalita'.
 
E poi, cosa e' accaduto realmente? Davvero si e' tornati a come eravamo? Davvero e' ripresa la nostra vita in modo regolare?
I nostri rapporti, le nostre relazioni abituali, il nostro approcciarci al prossimo e' lo stesso di quello che avevamo abitualmente prima?
Ritengo assolutamente di no.
 
Le difficolta' sociali, economiche ahime', sono rimaste, forse si sono anche a loro modo accentuate. Lo stato di emergenza, di allerta, e' stato sdoganato per tutta una serie di altre criticita', facendo diventare permante quel senso di cronica incertezza, di propagato terrore, di mediatico allarme che, a questo punto, possono ritenersi ciniche forme di una pianificata strategia sociologica del nostro tempo. Nella paura, le masse sono molto piu' influenzabili e quindi molto piu' gestibili e, alla lunga, si innamorano dei propri carnefici.
 
Cio' ovviamente ha contribuito in modo definitivo a mutare la percezione che si riceve tra le persone. Ma soprattutto sono le persone ad essere cambiate. Gli sguardi sono diversi. I pochi sorrisi sono soltanto di apparenza. Tutti sono assolutamente piu' aggressivi, arroganti, saccenti, spocchiosi, distanti. L'egoismo diventa la norma. Il prossimo non esiste.
 
Si aspettava con ansia al tempo del Covid di ritornare ad avere quel contatto umano a noi tanto caro e abituale. Ma forse gia' all'epoca, non si era avuta la giusta percezione di vivere in una societa' fatta da individui plasticamente vicini ma intimamente distanti. Un insieme di soggetti che formalmente e materialmente insieme, a contatto gli uni con gli altri, pensavano illudendosi, di allontanare gli spettri della solitudine che in tanti interioremente, gia' percepivano in modo importante.
 
Invece ci siamo trovati immersi in una societa' molto piu' incazzata, impaziente, stressata dove l'individualismo, l'egoismo, l'utilitarismo sono divenuti caratteri dominanti del vivere quotidiano e dove chi ha, possiede, gode di uno stato di grande agiatezza, e' sempre piu esibizionista e vive in una assoluta forma di sfacciato edonismo e chi, al contrario, vive ai margini, in difficolta', in disagio, e' sprofondato in preoccupanti forme depressive anche latenti e quindi non realmente percepite, o in pericolose derive aggressive, alla lunga devastanti.
 
Una societa' sempre piu' malata, ma sempre meno capace di riconoscere, accettare e porre rimedio al suo disagio, perche' fatta da individui sempre piu' isolati, meno comunicanti su argomentazioni e concetti sani e di spessore, nonostante ci sia una comunicazione tra gli stessi molto piu' capillare, continua e diffusa sulle varie piattaforme social ma dove nel contempo, il livello delle argomentazioni tra gli stessi, dei messaggi proposti, verte su contenuti progressivamente e  irreversibilmente  scadenti.
In questo interscambio connettivo,  ciascuno nell'altro, cerca uno specchio  al proprio io.  Uno specchio su cui ritrovare riflessa la propria immagine,  un'immagine ahime', sempre piu' vuota,  fragile, effimera.
 
Se si potesse rappresentare artisticamente il periodo che stiamo vivendo, senza dubbio potremmo definirlo come il periodo BLU del Maestro Pablo Picasso, dove il colore...fa rima con il dolore...



venerdì 29 settembre 2023

ANCHE PER IL BRADISISMO SARA' EMERGENZA "MEDIATICA"?

 


Negli ultimi anni, abbiamo assitito inermi e passivi ad alcuni fenomeni mediatici a cui e' stato dato il nome di EMERGENZA che a mio avviso, restano pianificate sperimentazioni di massa dalle finalita' sociologiche e interelazionali.
 
Il COVID e' stato una sorta di passaggio storico, di spartiacque di una societa' gia' da tempo dipendente e influenzabile dai mezzi social, in una societa' dove, attraverso tali strumenti, il controllo capillare della popolazione acquisisce i caratteri del normale vivere quotidiano.
 
La diffusione della PAURA e del TERRORE a loro volta, sono gli elementi dominanti per poter realizzare tale sottomissione. Nella paura, le masse riceventi il messaggio, diventano piu' mansuete e quindi, molto piu' gestibili ai comandi di chi detiene il potere.
 
Le EMERGENZE assumono un ulteriore aspetto molto importante per chi detiene il potere. Sono degli abili DISTRATTORI SOCIOLOGICI. Il loro fine e' portare l'attenzione su di un mega problema che diventa colossale, apocalittico per dare molta minore importanza ad un'infinita serie di problemi e bisogni del vivere quotidiano ai quali ovvio, per sopraggiunte necessita' straordinarie, non si da piu' loro la dovuta attenzione.
 
Le EMERGENZE poi, al tempo stesso, sopperiscono all'incapacita' di crescita economica dei paesi interessati dalle stesse. Anzi, per assurdo, la giustificano e rendono cosi normale la creazione di nuovo debito che, i vari paesi coinvolti, vanno a determinare non potendo semplicemente con i loro asset produttivi esistenti, colmarne o invertirne per tendenza.
 
Il COVID prima, la GUERRA in UCRAINA poi, adesso l'EMERGENZA MIGRANTI, diventano preziosi vettori comunicativi per chi detiene il potere e, al tempo stesso, grossi contenitori vuoti su cui far convergere l'attenzione delle masse riceventi passive che, in tali eccezionalita', rinunciano alla rivendicazione di propri diritti primari o comunque a necessita' e bisogni storicamente pregressi ai quali si posticipa ulteriolmente il dare risposta.
 
Ci sono poi reali sciagure, eventi eccezionali non previsti, come alluvioni, terremoti e disastri vari dove l'EMERGENZA diventa da subito un grosso contenitore mediatico, per poi essere nel breve, circoscritto e velocemente rimesso nel cassetto. Tutti ricordano i terremoti de l'Aquila, dell'Emilia, di Ischia le alluvioni sempre in Emilia e nella stessa isola verde. Create gestioni commissariali emergenziali, sulle quali poi, non si hanno piu' notizie.
 
Le EMERGENZE poi, diventano passarelle politico-istituzionali dove chi detiene il potere lo aumenta a dismisura ( DRAGHI - MELONI - in Campania DE LUCA ) o chi lo vedeva vacillare da tempo, lo recupera ampiamente ( CONTE ).
Negli ultimi giorni nella mia Regione, la Campania, stiamo assistendo ad un'altra martellante situazione emergenziale: il BRADISISMO DELL'AREA FLEGREA. Da sempre tale area e'  interessata da questo fenomeno naturale. Certo, negli ultimi giorni lo sciame sismisco e' in costante aumento, ma nella storia si sono gia' vissute spesso tali situazioni.
 
La differenza con il passato qual'e'? L'avvento dei social e il cavalcare la paura, ingigantirla, come strumento per tenere sotto controllo la popolazione. Se per lustri nessuno si e' opposto alla cementificazione selvaggia di tali zone, cosi come quelle alle pendici del Vesuvio, se nessuno ha mai pagato per le sue omissioni o le sue complicita', quale misura estrema migliore anche se assai dolorosa che un forzato allontanamento della popolazione dai luoghi di residenza, come preventivo e a questo punto postumo e cinico metodo di deresponsabilizzazione politico-istituzionale?
Non vorrei che si prendesse la palla al balzo e il fenomeno diventi di interesse nazionale, per dare modo ai governanti nazionali e locali di fare sfoggio della loro " efficiente macchina organizzativa emergenziale".
 
Non lo auguro assolutamente, ma li vedrei gia', il Generale di turno nominato Commissario Straordinario per il BRADISISMO, insieme alla Premier Meloni e al Governatore De Luca, prendere le luci della ribalta nell' assicurare le popolazioni interessate dall'EMERGENZA, di non temere il momentaneo ma chissa' forse definitivo allontanamento dalle proprie zone di residenza, citta' di Napoli compresa, verso luoghi che gia' oggi, sono stati indicati nelle varie parti del Paese. Il putiferio social, la paralisi oggettiva nelle zone interessate, le interviste alla popolazione, l'ingigantito caos e tutte le trasmissioni TV a fare cassa con l'auditel.
 
No. Per amore della mia terra, di questo spettacolo macabro non vorrei mai esserne testimone

mercoledì 20 settembre 2023

L'ESODO BIBLICO DALL'AFRICA, VA GESTITO CON TRAGHETTI DI LINEA

 

Se la questione migranti e' un problema Europeo si organizzassero traghetti di linea pagati dall'UE evitando il traffico di essere umani. Cosi facendo, si limiterebbe il commercio di persone e si eviterebbero disastri e incidenti in mare quindi, perdite di vite umane.
I traghetti sui quali potrebbero navigare comodamente e in sicurezza migliaia di "viaggiatori" africani, potrebbero effettuare una sorta di crociera nel mediterraneo, lasciando nei vari paesi che si affacciano su queste acque, un certo numero di profughi o migranti economici.
Potrebbero al tempo stesso, effettuarsi corse settimanali al di fuori dello Stretto di Gibilterra, portando altri cittadini africani verso il Portogallo e poi su verso il mar del Nord, quindi in Olanda, Germania e paesi Scandinavi.
Il mio non e' sarcasmo.
Se tutti gli analisti affermano che questo esodo non avra' fine e che fino al 2050 ci sara' una crescita esponenziale di tale problema, meglio organizzarsi in modo per cosi dire ordinario.
Ma purtroppo oggi, si vive di emergenza. Con l'emergenza si fa propaganda. Con l'emergenza si fa auditel. Con l'emergenza si plasma l'opinione pubblica. Con l'emergenza si tiene il popolo sotto schiaffo. Con l'emergenza si fa nuovo debito pubblico. Nell'emergenza si tralasciano i problemi ordinari, quotidiani che, nel tempo, diventano normali manifestazioni del vivere il proprio tempo ( inflazione, disoccupazione, denatalita', caro mutui, caro affitti, caro carburanti, debito pubblico, ritardo infrastrutturale, eccesso di burocratizzazione ).
Oggi il problema migranti sta assumendo le stesse caratteristiche che ebbe il Covid: un mega distrattore sociologico e una salvezza per chi detiene il potere che, invece di gestirlo in prima persona, demanda all'UE le responsabilita' e le decisioni a riguardo
 
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sabato 29 luglio 2023

NELL'EPOCA DELLA CULTURA OMOLOGATA, IL NEGAZIONISMO DIVENTA UN CONCETTO ALLA MODA


Va di moda parlare di negazionismo e additarlo ad una visione del mondo retrogada, culturalmente limitata e piu' propriamente di ispirazione sovranista-conservatrice. La differenza e' che in origine, tale termine era adoperato contro coloro che negavano una evidenza accertata storicamente o scientificamente. 
Oggi, negazionista e' colui che nega una certa visione delle cose sulle quali non ci sono nel contempo, assolute e comprovate verita', ma unicamente l'irradiazione di un omologato e standardizzato pensiero dominante, al quale tutti dovrebbero adattarsi senza porsi domande, dubbi, curiosita', perplessita'. Negazionista e' colui il quale e' fuori dal coro, non su certezze dogmatiche, ma appunto, per una personale, critica ed intellettualmente libera, visione delle medesime.
 
A coloro che sono convinti che il negazionismo sia cio' mi limito ad indicare che oggi, nel 2023, noi italiani insieme agli altrti abitanti del continente europeo, con l'utilizzo dell'auto elettrica, del pannello solare, del cappotto termico e della carne creata con le cellule staminali, dovremmo salvare il mondo, scongiurando l'annunciato e, al tempo stesso apocalittico, surriscaldamento globale.
 
Il tutto mentre dall'altra parte del mondo, nel continente asiatico, 2 giganti economici, come Cina e India con oltre 3 miliardi di abitanti, continueranno a espandere le loro economie tramite l'utilizzo di fonti energetiche fossili, infischiandosene altamente di tutti i trattati e di tutti gli accordi finalizzati alla riduzione della produzione dei gas serra.
 
Tutto ok. Continuate cosi. Auguri
p.s.   se siete  davvero  cosi rispettosi  dell'ambiente,  non siate "peccatori" e non fate i bigotti:  quando  fa caldo, non vi limitate a fare i tipi formalmente corretti sfoggiando al parco la vostra borraccia di metallo. Siate coerenti. Evitate altresi l'uso dell'aria condizionata

domenica 11 giugno 2023

GRIGIO. IL COLORE DI QUESTO TEMPO

Grigio. Il colore di questo tempo. Tempo di declinio dove al costante grigiore cromatico meteorologico si abbina la "tonalita" triste e senza colore del vivere quotidiano. Il nero almeno, ha un suo perche'. E' una tonalita' decisa. E' un colore senza compromessi.

Ma il grigio no. E' il colore dell'eterna indecisione, del permanente rinvio di ogni scelta. E' il colore dell'adattamento, termine oggi divenuto RESILIENZA, cioe' la capacita' di limitare il proprio essere alle avversita' della vita, una vita grigia per l'appunto.

Il grigio di questa epoca e' sinonimo di una vita senza sussulto, senza emozione, senza certezze.
Grigio e' diventato un modo d'essere, uno stile di vita.
Una vita dove tutto ci viene proposto in modo omologato
Grigio e' l'essere massa acritica, passiva, replicante, quiesciente.
Il grigio toglie il colore a cio' che e' colorato.

Tutto diventa nebuloso, inespressivo, pallido, impercettibile, neutro.
Una rosa brillante in un contesto di nuvoloso grigiore, perde la sua vivacita'.
Un sorriso smagliante all'interno di un contesto di grigiore comunicativo tra persone omologate, passive e allineate (sagome vuote, riflesse in specchi opacizzati ) si trasforma in qualcosa di negativo, venendo percepito quindi, come espressione di solarita', indipendenza, positivita', energia, empatia, ma considerato come inopportuno, proprio perche' "luce pura" e per tale motivo, percepito come fastidioso riverbero isolato, in un contesto oscuro e tenebroso.

Grigio e' sinomino di rassegnazione, arrendevolezza. Una vita grigia, una vita sempre uguale, incanalata in prestabiliti ( da altri ) binari.
Essere grigi e' vivere senza orizzonti. O meglio e' vivere cercando un orizzonte non visibile, perche' nascosto dietro nuvole comportamentali e cognitive che non conoscono e non ammettono l'interfacciarsi alla multivariegata cromaticita' vivace.
Un acquerello e' un trionfo di vita. In un acquerello, in un azulejos il grigio non e' presente.
Il grigio e' tristezza. Il grigio e' rassegnazione.

Ma il grigio e' anche calcolo, pianificato cinismo.
Una faccia grigia e' un volto calcolatore, perfido, opportunista.
Vivere in modo grigio per molti e' una scelta. Per alcuni un opportunita'.
Vivere nella nebbia, resta a prescindere, una vita di merda

martedì 14 marzo 2023

LA SCHLEIN ALLA LUNGA INDEBOLIRA' IL PD

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La base del PD, non voleva la Schlein ma Bonaccini. Ma nei gazebo alle primarie si sono sovvertiti i pronoistici. La vittoria a mio avviso e' maturata anche grazie ai tanti voti giunti dagli elettori grillini.
 
Una volta assunta la Segreteria, anche ai colonelli andava bene un volto nuovo, finalmente una donna anche a sinistra. Un nuovo leader che comunque doveva seguire la base, una base molto variegata e connessa a territori molto diversi del Paese.
 
Ma la Elly si e' subito montata la testa. Ha strizzato l'occhio al M5S pensando di avere ampi poteri decisionali. A breve si rendera' conto, che i maggiori ostacoli li avra' all'interno del suo partito, dove ci sono troppi leader con diverse idee, spesso diverse dalle sue.
 
Un partito che vuole tornare ad essere maggioranza e ambisce a tornare ai livelli di quando Renzi ne era il Segretario, non  puo'  soltanto  parlare di lotta  al  fascismo ( una  sorta  di  delirio allucinogeno )  di  diritti LGBT, di utero in affitto, di liberalizzazione della cannabis, di Ius Soli e di accoglienza ai migranti
A tanti italiani di sinistra, queste argomentazioni non interessano.
 
La sinistra era quella forza politica vicino agli ultimi, alla classe operaria, ai disoccupati, ai braccianti. La nuova sinistra divenuta salottiera, intellettuale, vicino ai poteri forti e le loro ramificate clientele, ha assunto altresì un'impostazione piu' sistemica, di apparato
 
La Schlein e' distante per cultura, vissuto ed esperienza politica da queste categorie. A suo modo e' uno spirito libero piu vicino ai DEM statunitensi che alla social-democrazia europea. Per tali motivi, il suo percorso sara' ad ostacoli e indebolira' alla lunga il PD il cui elettorato scegliera' o di seguire Conte o di convergere su Calenda e Renzi
 
In sintesi, non bastera' la Meloni al Governo per far ricompattare il PD