In tanti iniziano a smarcarsi da Conte. Anche la parte PD, mai vicina
ai 5S, inizia a invitare il Premier e l'esecutivo, ad essere più veloce e
concreto nelle sue decisioni. Anche una parte dei media, iniziano a domandarsi se il Premier sia davvero supportato al suo interno.
Qualcosa sta cambiando. Con l'inizio della FASE 2, la politica tornerà ad essere protagonista, libera da questo finto senso di unità nazionale tenuto in piedi con la propagazione della paura. Si tornera' a far politica nelle sedi istituzionali, in quel Prlamento tenuto per troppo tempo chiuso. Si tornera' a sentire la voce di quella parte politica che ora e' stata obbligata a tacere. E quando ciò accadrà, Conte si troverà più solo.
Il M5S capirà ciò che sostengo da agosto, quando i grillini in perdita di consenso preferirono pur di stare al comando, di unirsi in quell'abbraccio incestuoso con il partito di Bibbiano. Che succederà? Probabile si avrà una crisi pilotata e molto probabilmente "accesa" da Renzi, si proprio da lui, colui che evitò lo scioglimento delle Camere con lo spauracchio dell'aumento dell'IVA, dando vita al Governo giallo-rosso e riuescendo a creare un suo partito senza passare dalle elezioni. Il suo obiettivo non tanto nascosto, era ed è quello di eliminare politicamente il M5S.
Dopo le elezioni del 2018, quando
Di Maio leader del partito con piu voti non volle sedersi al tavolo con
Berlusconi, leader della coalizione che vinse le elezioni. Nel contempo,
l'ex leader del PD, Renzi, non volle sedersi insieme a Di Maio. Si
arrivo' al terzo tentativo alla formazione di un esecutivo. Mattarella
consentì quella maggioranza elettorale, che partorì la nascita del
governo giallo-verde. Sappiamo poi le cose come andarono. Salvini
strappò. Ma da mesi i 5S già tramavano con Bruxelles, contribuendo alla
nomina di tutti i vertici attuali. Renzi era consapevole che alla lunga,
il PD si sarebbe divorato i 5S da vivi, come fanno i boa con le loro
prede. Nel rimapasto i ministeri piu' influenti passavano nelle mani al
PD. Di Maio fu tolto dal ruolo di Vice Premier. In seguto il partito gli
ha tolto la carica di leader. A novembre la crisi era aperta. Grillo
intervenne per dire che il movimento si ritirava per qualche mese.
L'anno si concludeva con la certificazione di una crescita ai minimi
storici: lo 0,3%, che ci rifilava all'ultimo posto nell'UE in compagnia
di Cipro.
Ma poi d'improvviso l'imponderabile ha congelato questa irrefrenabile caduta. Dalla Cina arriva il VIRUS e per incanto questa maggioranza, ritorna ad avere vita.
Vedremo quanto ancora puo' durare. E Renzi ancora una volta ne deciderà il destino