martedì 14 dicembre 2021

LA MELONI METTA DA PARTE IL SUO "ATTEGGIAMENTO BIPOLARE"

 
FDI per bocca del suo Segretario, Giorgia Meloni, attacca ogni giorno il Governo. Fa parte del suo ruolo di opposizione. E fa bene a farlo.

Anche sul prolungamento dello stato di emergenza, critica duramente l'operato di Draghi, Speranza e di tutto il CTS per la l'inutilita' dei provvedimenti presi che di certo non hanno fermato il contagio, ma che nel contempo, hanno ulteriormente indeboilito l'economia.
 
Bene. Quando pero' il Segretario Giorgia Meloni, decidera' di staccarsi dai suoi 2 alleati di cdx, FI e Lega che tengono in vita questo Governo infame?
Quando intuira' che da sola FDI potrebbe rappresentare l'unica forza di Destra social-nazionale,  vicino  alle imprese, alle famiglie, ai giovani, agli ultimi?

Quando intuira' che la Lega al  Sud, e' un  alleato zavorra,  controproducente  a far crescere il  consenso e la penetrazione della Destra nel Mezzoggiorno?

 
Nella vita, specie in questo delicato momento sanitario, sociale, economico, politico e sociologico, ci vorrebbe il coraggio di osare, di gettare il cuore ma anche la ragione, oltre l'ostacolo.
Sostengo  la   Meloni ma   nella  liberta'   intellettuale  che  da sempre  mi  contraddistingue,  penso  che polemizzare giustamente ogni  giorno contro  Draghi e i suoi alleati sia doveroso. Ma  se cio' viene fatto per avere 2 piedi in una sola scarpa, la vedo una strategia opportunista.
 
Ora la Meloni punta a riunificare le forze di destra nella famiglia dei Conservatori. Se tale cosa e' funzionale soltanto ad un cambio di lessico per rendere la destra meno criticabile rispetto a quando si ostentava il principio del sovranismo, magari, in epoca dove le masse seguono in modo acritico cio' che le circonda, potrebbe pure essere una giusta motivazione, anche se in pratica effimera.
Se invece, con il termine Conservatori, la Meloni cerca  di cucire un  nuovo abito addosso i suoi  alleati  per continuare il suo cammino politico in loro compagnia, considero questa scelta doppiamente errata.
 
I limiti della coalizione e le diversita' tra queste forze rimangono in modo nitido. FI e' un partito moderato che cerca di ricostruire un grande centro vicino ai popolari europei. La Lega sta cercando di darsi una nuova immagine. Un tempo partito separatista, poi partito antieuropeista, ora un partito di Governo e potere, molto piu' vicino a Bruxelles, un partito che resta comunque molto vicino alle imprese del Nord e alle loro esigenze che qui al Sud viene a fare folkolore propagandistico, su tematiche identiche da anni ( lotta all'immigrazione clandestina, sicurezza ) ma che antropologicamente non potra' mai raccogliere consenso, perche' i meridionali anche se in condizione di conclamato svantaggio, hanno una qualita umana che li contraddistingue: la dignita'. E per dignita', non potranno mai appoggiare una forza politica che considerava questo popolo inferiore.
 
La Meloni dovra' decidere se mettere fine al suo "atteggiamento bipolare". Diventare l'unica leader della destra italiana o continuare a convivere con questi 2 partiti molto differenti dal suo credo, per mere logiche di convenienza.

 

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